"Libera" e l'impegno sociale sui beni confiscati alle mafie
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"Libera" e l'impegno sociale sui beni confiscati alle mafie
Libera è un'associazione italiana nata il 25 marzo 1995 con l'obiettivo di incoraggiare la società civile a lottare contro le mafie e promuovere legalità e giustizia. Libera è riconosciuta come associazione di promozione sociale dal Ministero della Solidarietà Sociale e sostiene l’effettiva applicazione della legge n. 109/96, sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie, la quale promuove l'assegnazione dei patrimoni e delle ricchezze di provenienza illecita nei confronti di tutti quei soggetti che abbiano la possibilità di erogare servizi e attività di promozione sociale e lavoro.
La restituzione alla collettività dei beni sottratti alle mafie favorisce, da un lato, l'educazione alla legalità e, dall'altro, l'utilizzo di una risorsa economica che produce beni e servizi d’utilità pubblica. A partire dalla rete che si crea attorno a queste operazioni si trovano idee per realizzare forme di welfare, ricchezza diffusa e benessere collettivo.
L’azione di Libera riguarda sia la promozione e l'attuazione di progetti per la valorizzazione dei beni immobili e aziendali confiscati - affinché si traducano in opportunità di lavoro, in stimolo alla partecipazione civile e in luoghi di crescita della buona economia - sia lo sviluppo e il rafforzamento delle reti territoriali, attraverso attività di formazione, animazione e partecipazione.
Un'iniziativa meritevole di attenzione è quella che Libera promuove oramai da un po' di anni e che riguarda campi di volontariato e formazione sui beni confiscati alle mafie. Quest'azione, che mira a sostenere e valorizzare il riutilizzo sociale dei beni confiscati, riceve ogni anno moltissime adesioni da parte di volontari che optano per un'estate all'insegna della partecipazione attiva e della responsabilità civile. Inizialmente il progetto, denominato E!State Liberi, rappresentava uno strumento, oltre che di partecipazione e solidarietà, soprattutto di sostegno alle cooperative; invece, negli ultimi anni esso ha contribuito all'avviamento di migliaia di volontari che, attraverso la formazione interna ed esterna all'associazione, ha reso possibile attivare progetti di valorizzazione anche sui territori di provenienza degli volontari di Libera. Tramite questi campus, Libera intende realizzare percorsi di approfondimento sui temi dell'ambiente, dell'alimentazione, dell'ottimizzazione dei beni storico-culturali attraverso la promozione di campagne sociali e politiche.
Nel 2013 è stata, inoltre, lanciata la campagna "Impresa Bene Comune" che propone, in una logica di responsabilità sociale d’impresa, il rilancio del sistema produttivo del Made in Italy e quindi dell'economia nazionale. Partendo dal sostegno e dalla solidarietà, pure fondamentali, nei confronti di associazioni e cooperative impegnate nell'uso sociale dei beni confiscati, si potrebbe così prefigurare un impegno diretto nel trasformare le aziende confiscate alle mafie in un “bene comune”, a beneficio dello sviluppo economico nazionale, della legalità e della tutela del lavoro.
Oggi, deve essere quindi pienamente possibile immaginare di trasformare i proventi di attività illecite, come quelle mafiose, che sono il cancro della nostra società, in opportunità di riscatto economico e sociale che diano la possibilità di valorizzare l’individuo, contribuendo al benessere collettivo e al miglioramento della vita delle persone, favorendo nel frattempo l'importanza etica del volontariato e del "non profit"..
La restituzione alla collettività dei beni sottratti alle mafie favorisce, da un lato, l'educazione alla legalità e, dall'altro, l'utilizzo di una risorsa economica che produce beni e servizi d’utilità pubblica. A partire dalla rete che si crea attorno a queste operazioni si trovano idee per realizzare forme di welfare, ricchezza diffusa e benessere collettivo.
L’azione di Libera riguarda sia la promozione e l'attuazione di progetti per la valorizzazione dei beni immobili e aziendali confiscati - affinché si traducano in opportunità di lavoro, in stimolo alla partecipazione civile e in luoghi di crescita della buona economia - sia lo sviluppo e il rafforzamento delle reti territoriali, attraverso attività di formazione, animazione e partecipazione.
Un'iniziativa meritevole di attenzione è quella che Libera promuove oramai da un po' di anni e che riguarda campi di volontariato e formazione sui beni confiscati alle mafie. Quest'azione, che mira a sostenere e valorizzare il riutilizzo sociale dei beni confiscati, riceve ogni anno moltissime adesioni da parte di volontari che optano per un'estate all'insegna della partecipazione attiva e della responsabilità civile. Inizialmente il progetto, denominato E!State Liberi, rappresentava uno strumento, oltre che di partecipazione e solidarietà, soprattutto di sostegno alle cooperative; invece, negli ultimi anni esso ha contribuito all'avviamento di migliaia di volontari che, attraverso la formazione interna ed esterna all'associazione, ha reso possibile attivare progetti di valorizzazione anche sui territori di provenienza degli volontari di Libera. Tramite questi campus, Libera intende realizzare percorsi di approfondimento sui temi dell'ambiente, dell'alimentazione, dell'ottimizzazione dei beni storico-culturali attraverso la promozione di campagne sociali e politiche.
Nel 2013 è stata, inoltre, lanciata la campagna "Impresa Bene Comune" che propone, in una logica di responsabilità sociale d’impresa, il rilancio del sistema produttivo del Made in Italy e quindi dell'economia nazionale. Partendo dal sostegno e dalla solidarietà, pure fondamentali, nei confronti di associazioni e cooperative impegnate nell'uso sociale dei beni confiscati, si potrebbe così prefigurare un impegno diretto nel trasformare le aziende confiscate alle mafie in un “bene comune”, a beneficio dello sviluppo economico nazionale, della legalità e della tutela del lavoro.
Oggi, deve essere quindi pienamente possibile immaginare di trasformare i proventi di attività illecite, come quelle mafiose, che sono il cancro della nostra società, in opportunità di riscatto economico e sociale che diano la possibilità di valorizzare l’individuo, contribuendo al benessere collettivo e al miglioramento della vita delle persone, favorendo nel frattempo l'importanza etica del volontariato e del "non profit"..
0000725296- Messaggi : 16
Data d'iscrizione : 14.04.16
RE: "LIBERA" E L'IMPEGNO SOCIALE SUI BENI CONFISCATI ALLE MAFIE
Ho trovato molto interessante il tuo intervento poiché oltre a trattare di un'associazione importante per il nostro Paese come Libera, cercando altre informazioni di approfondimento sul sito www.libera.it, ho potuto notare che, come associazione, si munisce di un vero e proprio "Codice Etico" redigendo la "Carda della Donazione": per garantire la massima trasparenza a tutela dei donatori, nel rispetto della natura dell'associazione, per fornire il sostegno economico indispensabile per le iniziative e le attività e per garantire il massimo livello di indipendenza da qualsiasi potere politico ed economico. Inoltre adotta criteri etici anche per la raccolta di fondi delle aziende come: legalità e trasparenza; imprenditoria cooperativa; il commercio equo e solidale; la produzione di prodotti biologici; il credito e la finanza etica; che abbiano intrapreso un percorso di responsabilità sociale d'impresa; che operino nel rispetto dell'ambiente; che rispettino i diritti dei lavoratori; che abbiano una produzione culturale di impegno sociale (editoria, spettacolo, arte...). Non solo si preoccupa di rispettare essa stessa i valori principali etici e morali tipici della RSI, ma si circonda di sole aziende che, di conseguenza, rispettano l'ambiente, i lavoratori e noi consumatori. Associazione che conoscevo solo per il suo impegno nella lotta contro la criminalità organizzata, ma ora l'ho potuta "vedere"sotto un altro profilo di eco-sostenibilità e trasparenza.
0000722558- Messaggi : 18
Data d'iscrizione : 30.03.16
Re: "Libera" e l'impegno sociale sui beni confiscati alle mafie
E' molti importante sottolineare l'intesse sociale trasversale di associazioni antimafia come Libera. L'azienda non solo incentiva la rinascita e lo sviluppo industriale delle zone corrotte dalla mafia tramite il riutilizzo delle risorse a queste sottratte, ma interviene impegnandosi socialmente tramite uno sviluppo sostenibile nel pieno rispetto dell'ambiente. L'antimafia non è solo lotta alla mafia, ma anche tutela del nostro tessuto sociale tramite l'adozione di un Codice Etico e di una RSI molto forte. Il rapporto tra mafia e ambiente, purtroppo, è molto forte.
Molto spesso si parla di ecomafie per definire quelle organizzazioni criminali a stampo mafioso, che ricavano buona parte dei loro guadagni dallo smaltimento illegale dei rifiuti; a maggior ragione credo che tante altre associazioni antimafia dovrebbero prendere esempio dall'operato ecosostenibile svolto da Libera, al fine di sensibilizzare i cittadini alla materia ambientale nelle mafie.
Molto spesso si parla di ecomafie per definire quelle organizzazioni criminali a stampo mafioso, che ricavano buona parte dei loro guadagni dallo smaltimento illegale dei rifiuti; a maggior ragione credo che tante altre associazioni antimafia dovrebbero prendere esempio dall'operato ecosostenibile svolto da Libera, al fine di sensibilizzare i cittadini alla materia ambientale nelle mafie.
0000727612- Messaggi : 15
Data d'iscrizione : 06.04.16
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