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Agricoltura Sociale

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Messaggio  0000725811 Ven Mag 13, 2016 11:36 am

La RSI è una strategia di sviluppo competitivo che fa leva sull’idea che le imprese possano farsi carico di bisogni sociali più ampi, andando oltre la sola sfera economica. Per RSI si definisce l’attitudine dell’impresa nel soddisfare, con il proprio operato e al di là degli obblighi di legge, le legittime attese sociali e ambientali, oltre che economiche, dei portatori d’interesse interni ed esterni.
L’Agricoltura Sociale offre un esempio in questo senso. Con il termine Agricoltura sociale (AS), infatti, si indica l’insieme delle pratiche realizzate a beneficio di soggetti a bassa contrattualità (persone con handicap fisico o psichico, psichiatrici, dipendenti da alcool o droghe, detenuti o ex‐detenuti) o indirizzate a fasce della popolazione (bambini, anziani) per cui risulta carente l’offerta di servizi.
Si tratta, quindi, di attività e servizi che vengono progettati e realizzati in risposta a problematiche ed esigenze locali, contestuali, specifiche, impiegando le risorse dell’agricoltura e della zootecnica per promuovere azioni terapeutiche, educative, ricreative, di inclusione sociale e lavorativa e servizi utili per la vita quotidiana.
Possono essere distinte diverse attività riconducibili all’agricoltura sociale:
- Inserimento lavorativo di persone con difficoltà temporanee o permanenti (handicap psico‐fisico, problemi psichiatrici, dipendenze da alcool o droghe, detenzione, ecc.) in aziende agricole o cooperative sociali agricole, con forme contrattuali differenti, dal tirocinio al contratto a tempo indeterminato o, nel caso delle cooperative, come soci lavoratori;
- attività di formazione per soggetti a bassa contrattualità;
- Offerta di attività di co‐terapia, in collaborazione con i servizi socio‐sanitari, per persone con difficoltà temporanee o permanenti (handicap psico‐fisico, problemi psichiatrici, anziani, ecc.);
- Offerta di servizi a bambini e anziani.
Analizzando le realtà presenti nelle diverse regioni, si nota la presenza di esperienze svolte in aziende agricole produttive (imprese familiari, cooperative sociali agricole, imprese singole) ma anche attività realizzate in altri contesti, come testimoniato dalla presenza di orti terapeutici presso ospedali o centri diurni, attività agricole presso istituzioni carcerarie o aziende annesse alle università agrarie o agli istituti tecnici agrari.
L’agricoltura sociale si caratterizza per la presenza attiva di più soggetti che progettano e gestiscono le attività: imprese, cooperative sociali, comuni, associazioni, ecc.
Spesso la collaborazione tra i diversi soggetti si basa su accordi realizzati a livello locale che rispondono a esigenze specifiche mettendo in sinergia competenze e professionalità disponibili, con costi molto più bassi rispetto ai servizi socio‐ sanitari di norma erogati dai servizi pubblici.






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Messaggio  0000726160 Ven Mag 13, 2016 12:05 pm

Voglio fornirti due esempi perfetti del panorama italiano. Le cascine Sguazzarina e Basalganella sono attive nel settore dell’agricoltura sociale rispettivamente dal 1999 e dal 2009. La Cascina Sguzzarina è un’azienda agricola di 17 ettari situata a Castel Goffredo (Mantova), a orientamento cerealicolo foraggero in cui si coltivano anche alberi da frutto e un bosco e dove si allevano animali come pecore, polli, capre, anatre, oche, maiali e asini.
Le attività sociali svolte dalla Cascina Sguzzarina sono molteplici, in primis l’agriturismo d’azienda ospita i pazienti seguiti dal Centro psicosociale locale che partecipano ai lavori in azienda grazie a una borsa di lavoro messa a disposizione dal Dipartimento di salute mentale dell’ospedale “Carlo Pomo” di Mantova che prevede contributi per l’inserimento di persone con difficoltà.
Oltre alle attività svolte con il Centro psicosociale, l’azienda Sguzzarina ospita persone con disabilità con soggiorni di 2-3 notti. Tra le altre attività sociali svolte dall’azienda, si organizzano anche Cene al buio in partnership con l’associazione di non vedenti Api & Aci per far provare ai normovedenti, per una sera “al buio”, l’emozione di non vedere con gli occhi ma di contare sugli altri organi di senso.

Altro esempio di agricoltura sociale tutto italiano è dato da Cascina Basalganella che integra attività con disabili e bambini. La fattoria didattica Cascina Basalganella si trova analogamente alla precedente nel mantovano, ma questa volta a Ceresara. Chi intende avviare attività di agricoltura sociale dovrà innanzitutto ricercare collaborazioni con centri ed enti che si occupano di persone diversamente abili così da realizzare progetti di attività continuative mirate alla terapia occupazionale. E’ proprio la prima mossa fatta dalla Cascina Basalgonella che nel 2011 ha avviato un primo progetto in collaborazione con la Cooperativa Bucaneve di Castel Goffredo.
Dal 2011 a oggi, 7 ragazzi accompagnati da 2 educatori lavorano quotidianamente in fattoria per la cura degli animali. I ragazzi si occupano della pulizia delle stalle, di alimentare cavalli, asini, galline e conigli. Nel tempo rimanente il gruppo di ragazzi raccoglie frutta e ortaggi.

Purtroppo, in agricoltura, voglio sottolineare,non esistono assunzioni specifiche per le persone diversamente abili o altri tipi di aiuti, quindi bisogna tenere costantemente d’occhio gli eventuali bandi e proposte delle Camere di Commercio, delle Regioni e di altri enti che hanno a cuore tali problematiche.

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Messaggio  0000728563 Sab Mag 14, 2016 12:57 pm

Sygenta, è un Gruppo mondiale interamente dedicato all'Agrobussiness. Ha lanciato a livello mondiale The Good Growth Plan - Gli impegni concreti per il futuro dell’agricoltura”. Si tratta di un piano con il proposito di guidare il radicale cambiamento della produttività agricola mondiale in modo sostenibile; gli obbiettivi prefissati sono da raggiungere entro il 2020 in ambito di incremento nella produzione di cibo sano e di qualità, gestione efficiente delle risorse naturali, tutela dell’ambiente e della biodiversità, lotta allo spreco, al degrado ambientale, e alla povertà. Si vuole contribuire inoltre al raggiungimento degli obiettivi del Programma di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.
In Italia tutto ciò rispecchia nel progetto di filiera Grano Armando che è il primo marchio di pasta a porre l’accento, oltre che sulle procedure di produzione, anche sulla qualità e l’origine delle materie prime. La filiera Grano Armando è un modello di sviluppo sociale e territoriale che garantisce all’agricoltura del sud e centro Italia un futuro sostenibile.
L'obiettivo di Sygenta e Grano Armando è produrre pasta di alta qualità 100% grano italiano insieme agli agricoltori del nostro Paese.
Infine vi è l’obiettivo di formare sulla sicurezza alimentare, la tutela del lavoratore e dell'ambiente è quantificato dal training erogato a 11.935 lavoratori agricoli tramite l’organizzazione di 228 corsi, per un impegno complessivo di 330 ore di formazione.
I dati sul successo di The Good Growth Plan sia a livello internazionale sia in Italia testimoniano l'impegno di Syngenta a fianco degli agricoltori nello sviluppo di un’agricoltura realmente sostenibile.

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Messaggio  0000722544 Sab Mag 14, 2016 8:00 pm

Proprio la settimana scorsa mi sono imbattuta su questo articolo pubblicato dal Ministero delle politiche agricole che cosi diceva
:"Mille giovani del servizio civile nazionale per l'agricoltura sociale
(06/04/2016)

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che è stato siglato questa mattina dal Ministro Maurizio Martina e dal Sottosegretario del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali Luigi Bobba l'accordo per il progetto cofinanziato di impegno di mille giovani del servizio civile nazionale in esperienze di agricoltura sociale in tutta Italia.L'intesa quadro tra Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale, Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Ministero delle Politiche Agricole alimentari e forestali prevede che i mille giovani possano lavorare in progetti di agricoltura sociale con attività come:

- Inserimento lavorativo di persone con difficoltà temporanee o permanenti (handicap psico‐fisico, problemi psichiatrici, dipendenze da alcool o droghe, detenzione, ecc.) in aziende agricole o cooperative sociali agricole;

- Formazione, soprattutto con forme come la borsa lavoro e il tirocinio, per soggetti a bassa contrattualità, finalizzate anche all'inserimento lavorativo;

- Offerta di attività di co‐terapia, in collaborazione con i servizi socio‐sanitari, per persone con difficoltà temporanee o permanenti (handicap psico‐fisico, problemi psichiatrici, anziani);

- Offerta di servizi alla popolazione: bambini (agri‐nidi, attività ricreative, campi scuola, centri estivi), anziani (attività per i tempo libero, orto sociale, fornitura di pasti, assistenza).

"L'Italia - ha affermato il Ministro Martina - è ancora una volta all'avanguardia sul fronte dell'inclusione sociale e della formazione sul lavoro. Avremo mille giovani del servizio civile nazionale che potranno dare il loro contributo nei progetti di agricoltura sociale. Significa contare su volontà e passione dei ragazzi che potranno entrare in contatto con esperienze del terzo settore. Diamo così un'attuazione immediata all'importante legge sull'agricoltura sociale approvata in Parlamento, sostenendo concretamente anche percorsi di formazione in questo mondo. Guardare alla terra significa guardare al futuro, compreso quello professionale".

"Abbiamo inserito un altro tassello importante in ambiti fondamentali per la crescita dei nostri giovani. - queste le parole del Sottosegretario Bobba commentando l'accordo siglato - La cultura dell'ambiente, dell'alimentazione ed anche dell'agricoltura sono infatti tematiche attualissime e rappresentano uno sbocco economico e occupazionale per il nostro Paese, che potranno arricchire ancora di più il percorso dei ragazzi del servizio civile. Se poi si pensa - continua l'On. Bobba - che è di questi giorni l'approvazione da parte del Senato della legge delega di riforma del Terzo Settore, in cui il Servizio Civile Nazionale diventa Universale, ovvero accessibile a tutti, questo accordo ha un ruolo chiave. Infatti la firma del protocollo consentirà a ulteriori 1000 giovani di poter svolgere il Servizio Civile Nazionale - conclude il Sottosegretario - rendendo sempre più concreto l'impegno del Governo ad offrire tale opportunità ad un numero sempre crescente di giovani".
E' un piacere sapere che le nostre istituzioni si muovono per l'agricoltura sociale.

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