Il CONI e l'approccio dello sport alla responsabilità sociale.

Anche il mondo dello sport e delle istituzioni che lo rappresentano a livello nazionale fanno parte di un insieme di mercato che produce posti di lavoro e servizi. Il tutto è però unito dalla volontà, e spesso dalla passione, di fare sport. E' quindi maggiormente caratteristico accostare attività sportiva, sopratutto quando agonistica, all'impatto sociale che essa può avere su tutti i suoi "stakeholder".
E' questo un aspetto sempre più d'interesse della massima istituzione sportiva nazionale: il CONI. Le sue "buone pratiche" di responsabilità sociale si muovono sui diversi binari dell'inclusione e coinvolgimento degli stakeholder, dell'attenzione alle persone, della governance trasparente e della rendicontazione trasparente. Ne risultano i seguenti obiettivi:
- Ispirare le giovani generazioni e favorire la partecipazione all’attività sportiva, dentro e fuori la scuola, anche per combattere il problema dell’obesità e preparare gli atleti del futuro.
- Promuovere lo sport e la cultura sportiva, a tutte le età e a tutti i livelli, per migliorare il benessere fisico, psichico e sociale.
- Favorire la costruzione, attraverso lo sport e i valori olimpici, di una società realmente multiculturale, inclusiva, integrata e sostenibile.
- Utilizzare lo sport come elemento di sviluppo ed empowerment in situazioni e aree di disagio sociale.

In particolar modo la concentrazione del CONI è sempre più rivolta, oltre al reciproco ascolto con le altre organizzazioni sportive, alla canalizzazione delle proprie energie sul mondo della scuola e più in generale dell'educazione. E' interesse del CONI infatti utilizzare lo sport come strumento per ispirare ed educare le giovani generazioni, incrementandone l'autostima e la capacità di socializzazione ed interazione. Si parte dalla formazione dei professori di educazione fisica, alla costruzione di progetti e rapporti di partership tra istituzioni scolastiche e sportive. Spesso il CONI fa uso dei propri atleti come testimonial ed esempi positivi per le nuove generazioni. Si spazia dalla realizzazione d'incontri e convention più ampi sulla corretta alimentazione e sulla promozione di uno stile di vita attivo, fino alla pratica che i ragazzi ed altri possono avere godendo di periodi di prova gratuita che il CONI prevede così da permettere a tutti di poter approciarsi in forma libera e gratuita alle varie discipline sportive.

A questo si aggiungono le linee guida del Comitato Olimpico Internazionale sul messaggio di sostenibilità ambientale che anche lo sport deve avere, praticare e a sua volta diffondere. Dal 2014 infatti, come riscontrato dal primo bilancio di sostenibilità del CONI, è stato effettuato un importante sforzo di misurazione dell'impatto ambientale delle strutture e degli impianti del CONI.

Insomma una cultura del rispetto e del fair play che va oltre i campi sportivi e che cerca di fare proprie quelle "preoccupazioni" su cui lo sport e le istituzioni che lo rappresentano possono incidere nell'ottica di una responsabilità sociale a 360°.