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LA BANCA ETICA

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Messaggio  0000588170 Gio Mag 05, 2016 2:23 pm

Vorrei segnalare l'esperienza di Banca Etica, un istituto bancario che può rappresentare un valido strumento per perseguire fini sociali. Questa realtà nacque dall'impegno di migliaia di cittadini ed organizzazioni che si interrogarono sulla necessità di utilizzare il denaro in modo responsabile.

La politica del credito di Banca Etica definisce il perimetro di azione entro il quale sviluppare l'attività creditizia. La banca si è data un proprio statuto e la coerenza di quest'ultimo con l'attività operativa è la base del patto di fiducia che stringe con risparmiatori e soci.

La peculiarità di tale istituto bancario è la valutazione del merito creditizio alla luce sia di elementi economici che di elementi non economici (la valutazione della sensibilità sociale, ambientale, etica).

La misurazione puntuale di obiettivi non economici è fondamentale, rappresenta un percorso "obbligatorio e necessario" per la sua idea di responsabilità sociale.

Si impegna a fare impresa secondo i principi della RSI adottando criteri di eticità nell'attività di intermediazione finanziaria; perseguendo relazioni industriali innovative; estendendo il principio della responsabilità anche alle conseguenze delle proprie azioni fino ad includere la catena di fornitura; adottando strumenti non autoreferenziali per una verifica della responsabilità sociale delle scelte e dei comportamenti aziendali; partecipando attivamente alle campagne promosse dalla società civile; collaborando con altre organizzazioni ad iniziative orientate alla difesa dei diritti umani e alla promozione della cultura della responsabilità sociale d'impresa.

Infine vorrei sottolineare che da credito solo a certe categorie, escludendone altre.
Si impegna a sostenere il sistema welfare (servizi sociosanitari, housing sociale, microcredito assistenziale); l'efficienza Energetica e le Energie Rinnovabili; l'ambiente (gestione dei rifiuti, riciclaggio delle materie prime, produzioni eco-compatibili); il biologico (produzione e commercializzazione di prodotti biologici); le cooperazione internazionale (cooperazione allo sviluppo riconosciuta dal Ministero degli Affari Esteri e/o da Istituzioni Sovranazionali, microfinanza, finanza etica e solidale); il commercio equo e solidale; le realtà economiche con forte connotazione sociale come le organizzazioni che gestiscono beni confiscati alla mafia e tutte le imprese socialmente responsabili.
Allo stesso tempo esclude la possibilità di finanziare quelle realtà economiche che ostacolano lo sviluppo umano, in particolare la produzione e commercializzazione di armi; attività con evidente impatto negativo sull’ambiente; l'utilizzo e sviluppo di fonti energetiche e di tecnologie rischiose per l’uomo e l’ambiente; lo sfruttamento del lavoro minorile, violazione dei diritti della persona; chi non rispetta le garanzie contrattuali; gli allevamenti animali intensivi che non rispettino i criteri previsti dagli standard della certificazione biologica; l'esclusione/emarginazione delle minoranze o di intere categorie della popolazione; rapporto diretto con regimi che notoriamente non rispettino i diritti umani e/o che siano gravemente responsabili della distruzione dell’ambiente; le attività di ricerca in campo scientifico che conducano ad esperimenti su soggetti deboli o non tutelati o su animali; la mercificazione del sesso ed il gioco d’azzardo.

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LA BANCA ETICA Empty Re: LA BANCA ETICA

Messaggio  0000690678 Ven Mag 06, 2016 4:08 pm

Una banca etica fornisce alla propria clientela i normali servizi bancari muovendosi, però, nell'ambito di particolari criteri nella selezione degli investimenti sui quali concentrare il risparmio raccolto; inoltre, al pari delle cosiddette banche dei poveri, le banche etiche operano spesso anche nell'ambito del microcredito fornendo, a clientela particolarmente disagiata , prestiti di importo anche molto basso ed a interesse relativamente basso.
L'attenzione all'etica nell'operatività bancaria comporta che un altro obiettivo di queste banche sia, solitamente, garantire al cliente la massima trasparenza su quali investimenti verrà impiegato e come sarà gestito il risparmio raccolto:
escludendo impieghi in settori che, pur maggiormente remunerativi, possono non essere consoni ad una visione etica dell'impiego del denaro (es: fondi di investimento che comprendono azioni di aziende implicate in produzione o compravendita di armamenti, o aziende inquinanti, ecc.): uno degli strumenti utilizzati per la selezione degli investimenti è l'Ethical Screening (o selezione etica), cioè la pratica di includere o escludere determinati investimenti dal portafoglio selezionabile dai clienti dell'istituto bancario sulla base di giudizi etici sulle attività sottostanti ciascun investimento;
fornendo direttamente al cliente la possibilità di scegliere i settori di impiego del risparmio (es: socio-educativo, tutela del territorio, ecc.).

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LA BANCA ETICA Empty Banca etica: un modello da imitare

Messaggio  0000722691 Ven Mag 06, 2016 4:33 pm

Ho voluto approfondire le mie conoscenze su questa tipologia atipica di banca e ho constatato, leggendo diversi articoli, che la banca Etica dal 1998, anno di fondazione, ad oggi ha avuto uno sviluppo notevole. Nata in Italia, ha anche delle filiali in Spagna e sempre di più sono le persone e le organizzazioni che scelgono la finanza etica per gestire i propri risparmi e la propria operatività bancaria: sono più di 45mila i clienti risparmiatori di Banca Etica nel 2015. Un risultato rilevante è il mantenimento della sofferenza netta (ossia la situazione in cui la banca si trova costretta a procedere legalmente nei confronti del debitore) allo 0,65%, percentuale nettamente inferiore rispetto al media nazionale del 4,7%. La banca, inoltre, ha permesso l’avvio di oltre 11.000 progetti e, nonostante abbia concesso crediti a coloro che già erano stati considerati inaffidabili da altre banche, ha ottenuto nel 98% dei casi il rispetto delle condizioni contrattuali. Considerando questi dati, quindi, si comprende come l’esperienza di una banca etica è sicuramente positiva e questo mi ha portato a concludere che puntare sull’adozione dei principi di RSI, tramite l’utilizzo di criteri di eticità nell'attività di intermediazione, possa essere una mossa vincente. A questo punto, sorge spontaneo chiedersi come mai le altre banche non adottino gli stessi criteri selettivi e gli stessi principi di RSI e quali possano essere i rischi che ne conseguono.

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LA BANCA ETICA Empty Perchè le altre banche non adottano gli stessi criteri selettivi di banca etica ?

Messaggio  0000588170 Lun Mag 09, 2016 5:50 pm

0000722691 ha scritto:Ho voluto approfondire le mie conoscenze su questa tipologia atipica di banca e ho constatato, leggendo diversi articoli, che la banca Etica dal 1998, anno di fondazione, ad oggi ha avuto uno sviluppo notevole.  Nata in Italia, ha anche delle filiali in Spagna e sempre di più sono le persone e le organizzazioni che scelgono la finanza etica per gestire i propri risparmi e la propria operatività bancaria: sono più di 45mila i clienti risparmiatori di Banca Etica nel 2015. Un risultato rilevante è il mantenimento della sofferenza netta (ossia la situazione in cui la banca si trova costretta a procedere legalmente nei confronti del debitore)  allo 0,65%, percentuale nettamente inferiore rispetto al media nazionale del 4,7%. La banca, inoltre, ha permesso l’avvio di oltre 11.000 progetti e, nonostante abbia concesso crediti a coloro che già erano stati considerati inaffidabili da altre banche, ha ottenuto nel 98% dei casi il rispetto delle condizioni contrattuali. Considerando questi dati, quindi, si comprende come l’esperienza di una banca etica è sicuramente positiva e questo mi ha portato a concludere che puntare sull’adozione dei principi di RSI, tramite l’utilizzo di criteri di eticità nell'attività di intermediazione, possa essere una mossa vincente. A questo punto, sorge spontaneo chiedersi come mai le altre banche non adottino gli stessi criteri selettivi e gli stessi principi di RSI e quali possano essere i rischi che ne conseguono.

Rispondere alla domanda sul perché le altre banche non adottino gli stessi criteri selettivi e gli stessi principi di RSI di Banca Etica si presenta allo stesso tempo paradossalmente facile come difficile. Nel mio precedente intervento ho riportato i settori che Banca etica evita di finanziare: la produzione e commercializzazione di armi; attività con evidente impatto negativo sull’ambiente; l'utilizzo e sviluppo di fonti energetiche e di tecnologie rischiose per l’uomo e l’ambiente; lo sfruttamento del lavoro minorile, violazione dei diritti della persona; chi non rispetta le garanzie contrattuali; gli allevamenti animali intensivi che non rispettino i criteri previsti dagli standard della certificazione biologica; l'esclusione/emarginazione delle minoranze o di intere categorie della popolazione; rapporto diretto con regimi che notoriamente non rispettino i diritti umani e/o che siano gravemente responsabili della distruzione dell’ambiente; le attività di ricerca in campo scientifico che conducano ad esperimenti su soggetti deboli o non tutelati o su animali; la mercificazione del sesso ed il gioco d’azzardo.
Una delle possibili risposte all'iniziale quesito è che sarebbe utopico pensare che queste realtà economiche potessero improvvisamente non ricevere finanziamenti, per quanto sia piacevole immaginarselo. Le ragioni sono ovviamente politiche ed economiche, ma anche sociali. Alcune delle realtà elencate richiamano argomentazioni delicate dove il conflitto di interessi si fa delicato. La CSR, come definita dal Libro Verde, è " l'integrazione su base volontaria da parte delle imprese, delle preoccupazioni sociali ed ecologiche nelle loro operazioni commerciali e nei rapporti con le parti interessate" come volontaria resta la scelta di questa "élite" di clienti che scelgono banca etica, sicuramente i dati positivi riportati dal collega sono incoraggianti e magari potranno influenzare altre banche all'adozione dei predetti standard, ma l'evoluzione anche da parte delle c.d. Banche dei poveri (se vi sarà) probabilmente sarà lenta ed andrà di pari passo con la cultura della società.

0000588170

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