Codice Etico e la sua efficacia

Il codice etico è un insieme di regole di condotta per i partecipanti all’organizzazione dell’impresa, e anche un mezzo di governance e di gestione strategica dell’impresa; sono strumenti volontari, non vincolanti per la legge. Le regole contenute nel codice etico non sono imposte, ma sorgono dalla condivisione dei valori sentiti come comuni. Riporto i dati di una ricerca dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) realizzata su un campione di 236 codici etici di imprese che agiscono in 23 Paesi diversi, dove emerge che le condizioni di lavoro siano il tema principale, sviluppato dal 60% dei codici esaminati, seguito dalla protezione ambientale, rapporti con i consumatori, corruzione, concorrenza e trasparenza delle informazioni. L’efficienza e la credibilità del codice etico dipende dal livello di serietà con cui è preso dall’impresa, dai consumatori, dai governi e dai sindacati; dipenderà anche dal controllo della sua utilizzazione da parte dell’impresa attraverso gli strumenti previsti per il controllo. Il codice etico produce incentivi per il rispetto dei principi e delle norme in esso presenti, poiché che dalla loro osservanza dipende la reputazione dell’impresa. Nel nostro paese un sostegno alla promozione dei codici etici si è verificata con l’emanazione del decreto legislativo 231 dell’8 giugno 2001, che ha introdotto nell’ordinamento italiano la responsabilità in sede penale degli enti, regolando anche la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni per illeciti amministrativi commessi all’interno della propria impresa.
La struttura del Codice Etico può variare da impresa a impresa, ma generalmente è sviluppato su quattro livelli:
I) I principi etici generali che trattano  della missione imprenditoriale ed il modo più corretto di realizzarla;
II) Le norme etiche per le relazioni dell’impresa con i vari stakeholder (consumatori, fornitori, dipendenti, etc.);
III) Gli standard etici di comportamento quali: il principio di legittimità morale, la tutela della persona, onestà, imparzialità, diligenza, riservatezza, trasparenza, protezione della salute, tutela ambientale;
IV) Le sanzioni per la violazione delle norme del Codice

Indubbiamente l'applicazione di un codice etico consente di mettere in pratica tutti quei principi enucleati nel concetto stesso di responsabilità sociale d'impresa.
A mio modesto parere, però, prima di valutare se un'impresa applichi o meno il suo codice etico, bisognerebbe verificare se, in quella stessa impresa, vengano rispettati gli obblighi previsti dalla legge; cosa che non sempre accade.
La responsabilità sociale d'impresa, come anche l'applicazione di un codice etico, rientrano sempre nell'ambito della volontarietà, non essendo, appunto, vincolanti.
Ed è per questo che vorrei riportare, in questa sede, uno stralcio dell'articolo di Bartolo Anglani, pubblicato sul Corriere del Mezzogiorno, proprio in relazione all'efficacia di un codice etico all'interno dell'Università.

"A cosa serve un codice etico? Se rispecchia e amplifica le leggi vigenti, è pleonastico; se va oltre le leggi o le mette in mora, è illegittimo. Tertium non datur. Un codice etico può essere solo individuale, come quando un docente rinuncia a far parte di una commissione perché teme di essere sottoposto a pressioni di colleghi. Altro è quando i contenuti “etici” diventano norme erga omnes. Quale valore costrittivo possono avere per chi non ne riconosce la legittimità? Quando le leggi sono sbagliate, ci si batte perché esse vengano modificate o abrogate, ma bisogna rispettarle finché esse sono in vigore: anche obtorto collo. Così, mi pare, dovrebbe accadere in una società democratico-liberale."

Sono perfettamente d'accordo con Lei collega, far rispettare le leggi nel nostro consumistico mondo, dove l'unico obiettivo è il maggior guadagno, è molto difficile. Personalmente credo che il codice etico in sé, sia un tentativo di responsabilizzare le imprese e la società più in generale: le leggi si sa, si fa fatica a riconoscerle ed utilizzarle; ma delle norme riconosciute da tutti i membri interni all'impresa, e anche da quelli esterni non le si guarda come "leggi" (a volte questo termine fa un po' paura) ma come semplici linee guida per il buon andamento aziendale, e quindi, sempre a mio modesto parere, si tende a rispettarle di più, forse. Se tutte le imprese cominciassero ad applicare tali codici, non sembrerebbe strana, o fuori dal comune, un'impresa che li utilizza, e di sicuro si arriverebbe ad un maggiore livello di responsabilità nelle imprese.

Cari colleghi , condivido le vostre opinioni riguardo del rischio che il codice etico sia solo uno strumento ,per così dire, di "facciata", un mezzo per attirare clientela , risultando assolutamente inutile rispetto a quello che sarebbe l'ottimale utilizzo. Penso che nell'ideale e nella teoria sia impeccabile come strumento di attuazione della CSR , pur tuttavia, nello studio del diritto ,come ce lo ha insegnato Kelsen, non esiste norma che abbia un'efficacia vincolante senza che l'ordinamento, al verificarsi della fattispecie prevista dalla norma stessa, ricolleghi una sanzione specifica e concreta . Oggigiorno l'unica sanzione disposta per la violazione o disapplicazione del codice etico , si configura come un alterazione del rapporto fiduciario e di equilibrio tra l'imprenditore e il sindacato. Sanzione che ovviamente non ha nessuna efficacia giuridica. Sappiamo che però la giuridificzione del codice etico si presenterebbe come un ostacolo all'impresa stessa e fungerebbe da disincentivo all'adozione dello stesso. Gli ostacoli derivanti dall'inadempimento delle norme del codice etico avrebbero conseguenza paralizzanti dell'attività aziendale. Rendere il codice etico vincolante farebbe venir meno la volontarietà dell'introduzione dello stesso ,dimostrando ancora una volta che spesso le imprese ragionano con un fine egoistico e di puro raggiungimento del profitto ;motivo per cui coloro le quali ,una volta adottato il c.e., non lo rispettano, lo fanno perché coscienti della mancanza di conseguenze sanzionatorie concrete.(facendo sospettare così l'adozione del c.e. per un solo fine di marketing). Se solo si avesse una Responsabilità e una Coscienza sociale realmente sentita si potrebbe garantire un ' applicazione del codice etico sensata e priva di incongruenze , attuando il precipuo scopo che quest'ultimo ha sin dalla nascita : dare un'identità all'impresa ,mostrando i valori in cui quest'ultima crede; migliorando le condizioni di vita della società e nello specifico degli stakeholders .