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Starbucks e donazione delle eccedenze alimentari

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Starbucks e donazione delle eccedenze alimentari Empty Starbucks e donazione delle eccedenze alimentari

Messaggio  0000726436 Sab Apr 23, 2016 10:04 am

La grande multinazionale Starbucks proprio all'inizio di questo 2016 ha annunciato in un comunicato il suo prossimo impegno: Starbucks donerà il 100% del cibo invenduto, mettendolo a disposizione dei meno fortunati. Il programma lanciato dalla multinazionale lo scorso 22 marzo si chiama FoodShare, e consentirà di donare cibi pronti per il consumo alle banche alimentari in 7.600 punti vendita operati negli Stati Uniti. Se tutto andrà bene, comunque, Starbucks FoodShare sarà in grado di fornire quasi 5 milioni di pasti nel solo primo anno di attività. L'alleanza con Feeding America consentirà a Starbucks di donare anche cibi freschi che verranno prelevati dai negozi con i furgoni refrigerati messi a disposizione dall'organizzazione di solidarietà.
"Nessuno dovrebbe andare a letto affamato. Non va bene" dice Teva Sakima, una dipendente della catena di caffetterie citata nel comunicato di lancio dell'iniziativa: "Ricordo quando la mia famiglia faticava e mettere insieme i pasti. Sono situazioni che non si dimenticano".
“La sfida era quella di trovare il modo di mantenere la qualità e la freschezza del cibo per tutta la fase della distribuzione”, ha raccontato Jane Maly, brand manager di Starbucks. “Siamo riusciti a consegnare il cibo avanzato esattamente come se fosse fresco, appena servito, in modo che non si notasse la differenza”.
Secondo me è proprio una bella iniziativa e spero che sia veramente realizzata. Voi che ne pensate?

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Starbucks e donazione delle eccedenze alimentari Empty Non solo Starbucks

Messaggio  0000724171 Sab Apr 23, 2016 10:28 am

Interessante, in questa direzione, è l'iniziativa adottata da molti panifici in tutta italia, che lasciano un cestino fuori dall'entrata del negozio con il messaggio " chi non può permettersi di comprare il pane può prenderne un po’ senza problemi." Cosi facendo si evita l'imbarazzo di dovere entrare nel panificio e chiedere se per caso possono regalare del pane avanzato e al contempo si evita di sprecare tanto cibo perfettamente commestibile che altrimenti andrebbe sprecato, nel cestino dei rifiuti.
Infatti una delle titolari che ha preso parte a questa iniziativa dichiara: "E’ un modo semplice per aiutare chi è in difficoltà. Dialogando con un’amica, che a Ischia gestisce la catena alimentare per i poveri, ho preso coscienza di una realtà in parte sommersa: non mancano persone che hanno difficoltà a comprare un pò di pane o una pizzetta. Il mio non è certo un gesto eclatante. Piuttosto, un invito a fare altrettanto rivolto a ristoranti, panifici, pasticcerie: mettere a disposizione le rimanenze, magari con l’ausilio delle amministrazioni, creando dei punti di raccolta a favore di chi ne ha bisogno”.“

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Starbucks e donazione delle eccedenze alimentari Empty "Tenga il resto!"

Messaggio  0000724338 Sab Apr 23, 2016 11:39 am

Il problema dello “spreco di cibo” è stato affrontato anche dall’associazione Banco Alimentare del Lazio, la quale ha dato vita al progetto “Rete Alimentare Cittadina Siticibo” per la distribuzione delle eccedenze alimentari. Questo progetto, avviato in collaborazione con Roma Capitale, ha lo scopo di risolvere, anche se solo parzialmente, le situazioni di indigenza con la distribuzione delle eccedenze alimentari della Capitale. L’iniziativa prevede il recupero di cibi freschi e di qualità in eccedenza rispetto alla distribuzione, che, grazie all’aiuto di volontari, verrebbero distribuiti. Le procedure di raccolta e distribuzione tengono conto del ciclo di vita degli alimenti. Gli alimenti cotti vengono recuperati dalle mense aziendali, mentre pane, frutta e altri prodotti da forno vengono prelevati da scuole, alberghi e ristoranti. Un’altra campagna è stata promossa dal Comune di Monza in collaborazione con Confcommercio e Cial (Consorzio imballaggi ed alluminio). Questa iniziativa, denominata “Tenga il resto”, punta alla sensibilizzazione dei cittadini contro lo spreco di cibo. Ai 25 locali che hanno deciso di aderire a questo progetto sono state fornite apposite vaschette di alluminio riciclato, in modo da permettere ai clienti di portare a casa il cibo avanzato.

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Starbucks e donazione delle eccedenze alimentari Empty Progetto "Solido"

Messaggio  0000724335 Sab Apr 23, 2016 12:38 pm

"Solido" è un progetto che vuole contrastare lo spreco alimentare ed aiutare le famiglie in difficoltà, che oggi, purtroppo, sono anche quelle “normali”, ovvero con una casa ed un lavoro che non arrivano più alla fine del mese. Si tratta di un’iniziativa coordinata dalla cooperativa sociale Babele di Corciano e da Legambiente Umbria, che vede impegnati il Comune di Narni, l’Arci territoriale e il Cesvol di Terni. A Narni è partita la mappatura delle eccedenze alimentari negli esercizi commerciali, nella ristorazione e nelle mense scolastiche ed aziendali. L’obiettivo è raccogliere alimenti confezionati, cotti e freschi che ogni giorno sul territorio finiscono nella spazzatura e che, con questo progetto, possono aiutare le famiglie inghiottite dalla crisi economica. Per incentivare le donazioni di alimenti sono stati previsti degli sgravi fiscali per le aziende che aderiscono al progetto, le quali riceveranno un bollino da poter esporre presso la propria attività, attestante l’adesione al Progetto "Solido". Ancora quest’iniziativa si estende limitatamente al territorio del Comune di Narni, ma si spera che possa aprirsi a nuovi confini.

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Starbucks e donazione delle eccedenze alimentari Empty Re: Starbucks e donazione delle eccedenze alimentari

Messaggio  0000702393 Sab Apr 23, 2016 1:41 pm

ho postato la stessa notizia nella discussione relativa alle donazioni fatte da burger king. leggendo vari articoli ho appurato che molte aziende sono attente alla tematica della donazione dei prodrotti o comunque alla riduzione del prezzo.Vi è una vera e propria lotta alla spreco alimentare anche in Italia.Al momento le aziende più attive sul fronte sembrano essere Auchan, Coop e Carrefour.Mettere in vendita i prodotti alimentari in prossimità della scadenza, permette di ridurre gli sprechi, e al tempo stesso risponde alle esigenze dei consumatori. Per questo motivo, sono sempre più numerose, anche le catene di supermercati che destinano uno spazio alla vendita di queste confezioni a prezzi drasticamente ribassati.L’organizzazione di questo servizio non è banale e ci sono diversi problemi da risolvere. Prima di tutto bisogna disporre di una quantità sufficiente di merci, poi occorre etichettare le confezioni in modo adeguato e organizzare gli appositi spazi in relazione alle modalità di conservazione previste. L’operazione pur essendo dispendiosa offre degli indubbi vantaggi in termini ambientali, visto che molti prodotti freschi quando giungono in prossimità della scadenza se vengono ritirati dalle aziende produttrici finiscono quasi sempre in discarica o vengono trasformati in mangime per animali. Metterli sul mercato a prezzo ridotto può rappresentare un costo per le aziende ma è sicuramente un bene per l’ambiente e un vantaggio per i consumatori. Gli Ipermercati Auchan per evitare sprechi di formaggi, latticini, salumi e scatolame in prossimità di scadenza già da anni li vendono con sconti fino al 50% rispetto al prezzo indicato sull’etichetta. In genere queste “offerte” sono posizionate all’interno di un banco o di una vasca frigorifero riconoscibile grazie ad un’apposita cartellonistica. Sempre da Auchan il pane fresco confezionato che rimane invenduto è proposto come “pane secco” a prezzi molto convenienti oppure trasformato in pane grattugiato. Per limitare gli sprechi e contenere la produzione di rifiuti è stato creato un reparto chiamato “Self discount” dedicato ai prodotti sfusi – cereali, dolciumi, pasta, riso, legumi, caffè, oltre ai sacchetti di cibo congelato – in vendita “a prezzi inferiori fino al 60%”.Anche Carrefour sconta fino al 50% prodotti alimentari che scadono dopo due/cinque giorni, con modalità diverse a seconda del punto vendita. Nei Carrefour Express che hanno una superficie ridotta, i prodotti vengono semplicemente contrassegnati con un’etichetta specifica, invece nei Carrefour market e negli Ipermercati gli alimenti confezionati sono raggruppati in un angolo frigo, segnalato da grandi cartelloni. Per l’ortofrutta e la macelleria lo sconto, sempre del 50%, è segnalato con un’etichetta specifica posizionata sul banco.Per quanto riguarda Coop, alcuni supermercati a fine giornata mettono in vendita a prezzi scontati dal 30% fino al 50% prodotti freschi di gastronomia, pesci, crostacei, pasticceria, polli arrosto, carni e latticini e anche il pane segnalando questa disponibilità ai clienti attraverso la radio interna. Alcuni esercizi di Coop Estense nel modenese adottano da anni iniziative di questo genere, mentre in altre regioni – Toscana, Emilia, Marche, Abruzzo, Veneto, Puglia e Liguria – le vendite last minute sono partite da poco, registrando una buona risposta da parte dei consumatori.


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Starbucks e donazione delle eccedenze alimentari Empty Non solo donazioni, ma anche istruzione!

Messaggio  0000733408 Lun Apr 25, 2016 9:10 am

Grazie all’argomento presentato dai miei colleghi, ho avuto modo di approfondire la politica responsabile della multinazionale Starbucks, la quale non si limita solo alla donazione delle eccedenze alimentari per chi è più bisognoso, ma si estende ad un’ampia gamma di azioni che esemplificano che per il gruppo essere responsabili non è solo una strategia di marketing. Il fondatore della nota catena di bar, Howard Shultz, ha lanciato una campagna per promuovere l’integrazione dei suoi dipendenti che lavorano nelle 12mila caffetterie del marchio, diffuse in tutto il mondo. Durante la crisi economica (2008-2013), i bar di Starbucks sono diventati delle agenzie di collocamento e di promozione per piccole imprese sociali. Infatti tutti i dipendenti della catena hanno assicurata l’iscrizione ad un college o ad un corso di formazione universitaria, a spese dell’azienda. Questa iniziativa non prevede alcun tipo di vincolo di età o anzianità lavorativa. Chiunque, sia che si tratti di un neoassunto o di un lavoratore part-time, ha diritto di chiedere all’azienda un contributo per sostenere i costi di istruzione. I dipendenti possono frequentare qualsiasi corso universitario, che metta in risalto le loro qualità. Una volta laureati poi potranno accettare le eventuali proposte di lavoro, senza “vincolo di riconoscenza” dovuto all’azienda benefattrice. Puntare sui giovani è un investimento remunerativo: “Anche se al raggiungimento della laurea i nostri dipendenti decidessero di andarsene- spiega Howard Shultz-penso che le ricadute sull’azienda sarebbero comunque positive. Maggiore disponibilità sul luogo di lavoro, maggior soddisfazione, aumento della produttività. I migliori, probabilmente, alla fine decideranno di restare”. Il progetto rappresenta una strategia che vuole il benessere dei lavoratori, perché tale benessere si rifletterà anche sui clienti. Ritengo quindi che la catena Starbucks sia un esempio virtuoso di società responsabile, non solo perché si preoccupa e si prende cura dei propri dipendenti, ma perché valorizza i rapporti umani, con cui ha stretto contratti di lavoro, coniugandosi al mondo del mercato apatico e spersonalizzato.

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Starbucks e donazione delle eccedenze alimentari Empty Re: Starbucks e donazione delle eccedenze alimentari

Messaggio  0000689773 Gio Apr 28, 2016 10:54 pm

Iniziativa molto interessante ed altruista, un vero esempio da seguire. Mi chiedo però il motivo per cui tutto ciò faccia così tanta notizia.
Dovrebbe essere quasi d'obbligo per le grandi catene di ristorazione donare ai meno fortunati il cibo che rimane alla fine di una giornata di lavoro al momento della chiusura del negozio. A me fa strano che tonnellate di cibo venga buttato quotidianamente quando per strada ci sono persone che manderebbero tutto ciò che trovano per strada. Anzi, a parer mio in queste grandi multinazionali dovrebbero esistere dei reparti appositi stile mensa dei poveri, dove chiunque voglia possa offrire ad una cifra simbolica un pasto caldo ai meno fortunati.

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Starbucks e donazione delle eccedenze alimentari Empty Re: Starbucks e donazione delle eccedenze alimentari

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