RSI
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

Caso Nestlè tra Tigers e OGM

+3
724859
0000725243
0000733408
7 partecipanti

Andare in basso

Caso Nestlè tra Tigers e OGM Empty Caso Nestlè tra Tigers e OGM

Messaggio  0000733408 Dom Apr 10, 2016 8:37 am

“Tigers” è un film di Danis Tanovic sui metodi immorali usati da Nestlé per vendere il latte artificiale in Pakistan, ma partiamo dall’ inizio. Correva l’anno 1860 quando Henri Nestlé, farmacista svizzero, inventò un sostituto del latte materno per i neonati che non potevano nutrirsi a causa di particolari intolleranze. Il signor Nestlé grazie a quest’invenzione salvò la vita di un bambino e la sua idea, brevettata e testata, trovò spazio in tutta Europa, diffondendosi a macchia d’olio. Nel 1866 nacque Nestlé che ora noi tutti conosciamo come essere una delle più grandi società del mondo: produce e distribuisce prodotti alimentari dai latticini, all’acqua minerale, dagli omogeneizzati, ai surgelati. Per citare solo alcuni dei marchi di cui è proprietario il gruppo: Nescafè, Levissima, Galak, Motta, Lion, Cheerios, Formaggio Mio e tantissimi altri. La società viene accusata di politiche commerciali irresponsabili, soprattutto per quanto riguarda promozione e vendita di latte artificiale alle madri nei paesi in via di sviluppo. Proprio nel merito di ciò si inserisce il film di Tanovic: “Tigers” (“tigri”), così venivano chiamati i venditori addestrati per convincere ingenui madri che l’allattamento al seno materno era una pratica superata e vetusta e che nel mondo moderno occidentale nessuna lo praticava più: si usava ormai solo il latte riformulato. Il film citato mi ha permesso di aprire uno dei tanti scandali che ha visto coinvolto uno dei colossi societari più potenti del mondo. Infatti la politica corretta e responsabile, propagandata dal gruppo, nasconde del marcio. L’ UNICEF ha dichiarato che la sostituzione dell’allattamento con il latte artificiale, ha provocato la morte di milioni di bambini nel Terzo mondo, legati alla mancata sterilizzazione dei biberon e dell’acqua. In ordine a ciò il 22 maggio del 1981 l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) adottò l’ International Code of Marketing of Breast-Milk Susbtitute , in un primo momento Nestlé apparentemente promosse e condivise questo regolamento. In seguito a controlli emerse, invece, che il gruppo aveva violato molteplici norme. Il regolamento non aveva carattere legalmente vincolante, perciò Nestlé interruppe la sua collaborazione con l’OMS. Nell’agosto del 2004 grazie a un test effettuato Greenpeace, si portò alla luce la presenza di organismi geneticamente modificati in una confezione del rinomato e noto Nesquik, non appare come una coincidenza che nel 2005 il gruppo si oppose alla norma svizzera che vietava l’utilizzo degli OGM. Il gruppo è stato accusato non solo sul versante dell’alimentazione, ma anche in merito alle condizioni di lavoro dei suoi dipendenti in paesi del Terzo mondo: traffico di minori da Mali alla Costa d’Avorio. In quelle zone la multinazionale svizzera è la terza compratrice di minori i quali vengono forzati a lavorare dalle 12 alle 14 ore al giorno, in condizioni pietose.
Il gruppo Nestlé è senza ombra di dubbio tra le potenze più influenti e pericolose del mondo, basti pensare che il marchio vale circa 25 miliardi di franchi! Non per questo però le dovrebbe essere permesso di travalicare e scavalcare la dignità umana. Quando infatti si parla di responsabilità dell’impresa non si parla solo di rispetto per l’ambiente, bensì di rispetto per l’uomo e per la vita che dovrebbe essere tutelato e rispettato a priori. A fronte di certi eventi,però, sorge spontaneo chiedersi: alla fine dei giochi, quando sui piatti della bilancia si porranno da un lato gli interessi delle multinazionali e dall’ altro il rispetto per la vita (dell’uomo e del Pianeta), pensiamo davvero che la risposta sarà quella più umana?

0000733408

Messaggi : 19
Data d'iscrizione : 31.03.16

Torna in alto Andare in basso

Caso Nestlè tra Tigers e OGM Empty Nestlè: una multinazionale da incubo

Messaggio  0000725243 Dom Apr 10, 2016 11:25 am

Navigando sul sito della Nestlè, campeggia a caratteri cubitali la scritta: “Nestlè, tra le aziende migliori in CSR”.
La multinazionale si fa forte di essere l’unica nel settore del food and beverage a rientrare nella top ten dell’indagine KPMG Corporate Responsability.
Ma cosa si cela dietro tutte queste belle iniziative “socialmente responsabili”?
Un paradosso, considerando la molteplicità di scandali di cui l’azienda si è macchiata, cominciando da quello del latte in polvere, fino ad arrivare all’ultimo in ordine di tempo degli spaghetti istantanei Maggi, avvenuto in India.
I noodles sono stati bollati dall’Agenzia nazionale per la sicurezza alimentare come pericolosi per il consumo umano, a causa degli elevati livelli di piombo rintracciati (accusa prontamente smentita dalla casa svizzera).
Si è trattato di un ritiro prolungato, durato ben sei mesi (da Giugno a Novembre 2015), che ha generato un colpo d’immagine notevole: sottolineo solamente che gli utili dell’azienda sono crollati del 39% nel 2015.
E’ dal Luglio del 1977 che hanno avuto inizio in tutto il mondo campagne di boicottaggio dei prodotti Nestlè, che hanno coinvolto migliaia di persone e centinaia di organizzazioni.
Eppure sappiamo che nel nostro ordinamento una storia di sanzioni sociali non esiste, che a differenza di altri Paesi l’opinione pubblica non è sempre in grado di punire in modo forte le imprese che non si dimostrano responsabili.
Forse è anche per questo che nonostante la sua storia, quella di una multinazionale da incubo, la Nestlè riesca ancora a preferire la strada del mero interesse, a quella rispetto per la vita dell’uomo e del pianeta.

0000725243

Messaggi : 19
Data d'iscrizione : 30.03.16

Torna in alto Andare in basso

Caso Nestlè tra Tigers e OGM Empty Smascherare comportamenti socialmente irresponsabili attraverso l'opinione pubblica?

Messaggio  724859 Dom Apr 10, 2016 5:25 pm

Credo che le informazioni presentate dai miei colleghi siano illuminanti per discernere ciò che l’azienda Nestlè professa di attuare e ciò che attua concretamente. Il fatto di spingere le madri a fare uso di latte in polvere sostituendo quello materno, di violare norme dell’International Code of Marketing of Breast-Milk Substitute,di fare ricorso ad organismi geneticamente modificati in noti prodotti come quello del Nesquick non trova corrispondenza, infatti, con il comportamento socialmente responsabile che viene professato. Diverso è il modus operandi che lo stesso presidente della Nestlè Peter Brabeck-Letmathe afferma di seguire:” Per noi, la responsabilità sociale d’impresa non è un concetto imposto dall’esterno ma qualcosa di intimamente collegato alla nostra strategia e ai Principi Aziendali Nestlé, linee guida per il nostro modo di operare.” e ancora “Crediamo che la prova concreta per un’azienda responsabile sia quella di creare valore per la società, che duri a lungo nel tempo.” A cosa è dovuta questa scissione così forte tra le due linee di pensiero? È dunque possibile ritenere che il buon viso a cattivo gioco messo in atto dalla Nestlè sia finalizzato a migliorare la sua immagine sociale ed accrescere i propri profitti? Se così fosse, in un’azienda che produce e distribuisce prodotti alimentari, quanto risulta forte l’interesse della multinazionale e quanto questa è disposta a rischiare, in termini umanitari, pur di raggiungerlo? Comportamenti socialmente irresponsabili come questi sarebbero da denunciare pubblicamente e , considerando che a di fuori delle sanzioni sociali non vi è altro strumento coercitivo, si potrebbe partire da questo per attuare un cambiamento?

724859

Messaggi : 19
Data d'iscrizione : 30.03.16

Torna in alto Andare in basso

Caso Nestlè tra Tigers e OGM Empty Non solo la Nestlé

Messaggio  0000724303 Dom Apr 10, 2016 9:08 pm

La vicenda Nestlé è una tra le tante che smaschera le vere intenzioni di una multinazionale "socialmente responsabile". Ma, purtroppo, dietro ogni episodio del genere, si cela uno scenario ancora più grande. Infatti dal rapporto citato nel testo UNICEF dimostra che ben 32 società hanno violato sistematicamente il Codice che avevano sottoscritto. Fra queste aziende c'è sì Nestlé, ma ci sono anche molti altri nomi : Gerber, Mead Johnson, Milupa, Heinz,Wyeth, Chicco, Johnson & Johnson, Abbott, Snow, Hipp, per esempio.
Quindi limitarsi a coinvolgere solo la Nestlé è scorretto, anche se questo si giustifica sostenendo che la Nestlé è quantitativamente la principale colpevole e che se la si convince a mettersi in regola, gli altri pesci "piccoli" seguiranno a ruota.
Da notare, come emerge dal rapporto, è che le pratiche scorrette non sono limitate al terzo mondo, ma avvengono, per esempio in Italia. Chiaramente, in un paese abbiente promuovere il latte artificiale è eticamente meno grave che in un paese povero, dato che la mamma "del primo mondo" ha facile accesso sia ad informazioni obiettive da altre fonti, sia ad acqua pulita, e quasi sicuramente può permettersi il latte artificiale in modo economico.
L'altra considerazione importante è che parte della colpa spetta anche ai governi che non fanno le leggi. Per esempio, viene segnalato che nel 2001 il Brasile introdusse leggi severe che vietano di usare immagini di bambini, biberon o giocattoli nelle confezioni del latte artificiale e degli omogeneizzati e di apporre chiare avvertenze del fatto che questi prodotti non vanno utilizzati prima dei sei mesi di vita. Gerber e Nestlé furono le prime aziende ad adeguarsi.
Ma certamente gli interessi delle multinazionali continueranno a prevalere sul resto, realtà oramai consolidata. Perchè possiamo fare ragionamenti etici, morali, giuridici e filosofici, ma la realtà è che davanti al potere e alla ricchezza, tutto diviene di secondo piano, persino la salute e la vita.

0000724303

Messaggi : 4
Data d'iscrizione : 05.04.16

Torna in alto Andare in basso

Caso Nestlè tra Tigers e OGM Empty considerazioni sul caso Nestlè

Messaggio  0000727606 Lun Apr 11, 2016 10:27 am

vorrei esporre alcune osservazioni critiche sul caso nominato come sopra.
lo scrittore si indigna accusando apertamente la Nestlè di politica scorretta e irresponsabile utilizzata dalla multinazionale nella vendita dei propri prodotti. In particolare richiama a sostegno delle proprie tesi il film "tigers" di Danis Tanovic sui "metodi immorali" usati da nestlè per vendere il latte artificiale in Pakistan oltrechè l'utilizzo di ogm nel noto prodotto nesquik, per concludere in fine richiamando la cessazione della collaborazione della multinazionale con l'organizzazione mondiale della sanità dovuta, sempre secondo lo scrittore, alla violazione di molteplici norme da parte della Nestlè.
Prima di esporre compiutamente il mio pensiero tengo a precisare di scrivere queste righe con un atteggiamento assolutamente neutral, ovverosia di ricerca della vera realtà dei fatti senza posizioni preconcette.
In tale ottica ritengo assolutamente abnorme, senza citare ulteriori fonti o prove certe, richiamando il film di Tanovic per dichiarare indirettamente che si dovrebbe pensare che la Nestlè abbia usato in Pakistan "venditori addestrati per convincere ingenue madri che l'allattamento al seno materno era una pratica superata... e che nel mondo moderno si usava ormai solo latte riformulato". Dire ciò senza senza poi precisare se effettivamente la Nestlè sia stata realmente ritenuta responsabile di tale politica commerciale mi sembra un fatto assai grave in quanto, almeno per quanto riguarda l'articolo in questione, non viene detto altro al di là del richiamo del film di Tanovic.
Altrettanto censurabile mi sembra quanto detto sulla interruzione dei rapporti tra Nestlè e OMS motivato con la locuzione: " in seguito a controlli emerse che il gruppo aveva violato molteplici norme". E' evidente che una dizione così generica e priva di riferimenti e dal tono chiaramente diffamatorio debba essere, per essere credibile, quantomeno supportata da precisi riferimenti a supporto delle gravi accuse mosse.
Vorrei infine esprimere la mia opinione per quanto riguarda il vantato uso sempre da parte della Nestlè di organismi geneticamente modificati in alcune confezioni di nesquik ( utilizzo attribuito a Greenpeace, anche in questo caso senza troppe specificazioni).
Orbene, non mi sembra e spero di non errare che le attuali conoscenze scientifiche in materia abbiano confermato in qualsiasi modo la dannosità degli ogm per la salute umana. Tanto che numerosissime nazioni evolute in primis gli USA, sicuramente non deficitario nei controlli soprattutto alimentari, utilizzano normalmente gli ogm nella produzione delle materie prime alimentari.
Anche l'Italia, per quel che mi risulta vi è un largo uso di ogm di cui nessuno parla. Prime fra tutte le sementi cerealicole delle quali si producono in laboratorio in continuazione sempre nuove specie, caratterizzate da fusti più bassi, maggior resistenza ai funghi patogeni e soprattutto maggior produttività.
Esiterei per tanto prima di definire la Nestlè una delle "potenze più pericolose al mondo".

0000727606

Messaggi : 9
Data d'iscrizione : 05.04.16

Torna in alto Andare in basso

Caso Nestlè tra Tigers e OGM Empty Ci muoveremo mai in altra direzione?

Messaggio  0000726436 Lun Apr 11, 2016 11:43 am

Mi sembra assurdo come in questo mondo non si dia alcun valore alle parole spese. Grandi campagne pubblicitarie, grandi prospettive e promesse, grandi propositi che finiscono dove? Mi stupisce leggere di ciò che dicono i “grandi esponenti della Nestlè” continuando a mostrare come la grande multinazionale sia impegnata sul fronte della responsabilità sociale.
“Crediamo che la prova concreta per un’azienda responsabile sia quella di creare valore per la società, che duri a lungo nel tempo.” Dice Peter Brabeck-Letmathe, Presidente e CEO, Nestlé.
Ma quale valore? Ma dove siamo arrivati?
Rabbrividisco pensando che le imprese, pur di massimizzare il profitto, possono diffondere menzogne come quella che l’allattamento al seno è una pratica ormai superata e che nel mondo moderno nessuno la pratica più, al solo scopo di indurre le madri inesperte ad acquistare un prodotto.
Addirittura nel 2014 uno spot pubblicitario del Formaggino Mio è stato ritirato perché Nestlè aveva deciso di presentare il suo prodotto come sostituto di spinaci, carote e altre verdure nell’alimentazione del bambino. Ma cosa ci vogliamo raccontare?
E poi: quante contraddizioni! Nestlé è uno dei principali promotori della nuova associazione “Unione italiana per l’olio di palma sostenibile”. Il messaggio che la Nestlè vuole mandare? Consumare prodotti con olio di palma non è rischioso. Ma questo non contrasta forse con quanto risulta pubblicato nel Nestlè Nutrition Institute che invita a limitare l’assunzione di grassi saturi, di cui sappiamo essere particolarmente ricco l’olio di palma?
Io credo che oggi l’importanza per l’essere umano sia riconosciuta sulla carta, sì, ma che nella realtà su di esso prevalga l’interesse al profitto.
Questa è davvero una triste verità. Ci muoveremo mai in altra direzione?

0000726436

Messaggi : 21
Data d'iscrizione : 31.03.16

Torna in alto Andare in basso

Caso Nestlè tra Tigers e OGM Empty opinione pubblica e pratiche irresponsabili

Messaggio  724953 Mer Mag 11, 2016 9:35 am

Ricollegandomi alle provocazioni fatte del collega, difficile sembra muoversi in un’altra direzione quando pratiche e politiche socialmente irresponsabili per non dire aberranti di multinazionali come la Nestlè sono sconosciute, o peggio ancora, ignorate da gran parte dell’opinione pubblica. L’opinione pubblica nel nostro paese, a mio avviso, non è in grado di punire od esercitare pressione in modo decisivo a tutte quelle imprese che non si dimostrano responsabili, specialmente quando non veniamo toccati e coinvolti direttamente dalle conseguenze di tali comportamenti.
Per fermare le pratiche dell’azienda Nestlè relative alla promozione del latte in polvere è nata la rete italiana boicottaggio, un associazione no profit che promuove il consumo critico e azioni di boicottaggio facendo leva sul fatto che i comportamenti delle multinazionali dipendono proprio dalle nostre scelte. Che cosa ne pensate di questa iniziativa? Insieme ad un adeguata informazione e con l’appoggio e sostegno dei governi possono essere delle buone soluzioni?

724953

Messaggi : 3
Data d'iscrizione : 28.04.16

Torna in alto Andare in basso

Caso Nestlè tra Tigers e OGM Empty Re: Caso Nestlè tra Tigers e OGM

Messaggio  Contenuto sponsorizzato


Contenuto sponsorizzato


Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.