RSI
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

CAPITALISTI Sì, MA NEL NOME DI DIO: UNA NUOVA FRONTIERA DI CSR?

4 partecipanti

Andare in basso

CAPITALISTI Sì, MA NEL NOME DI DIO: UNA NUOVA FRONTIERA DI CSR? Empty CAPITALISTI Sì, MA NEL NOME DI DIO: UNA NUOVA FRONTIERA DI CSR?

Messaggio  0000728415 Dom Mag 01, 2016 4:07 pm

Il titolo, volutamente provocatorio, vuole richiamare l'attenzione su di una scelta del tutto peculiare, ben analizzata all'interno dell'edizione odierna de "Il Corriere della Sera" . La Faac, azienda di Bologna leader mondiale nella produzione di cancelli elettrici e sponsor tra l'atro del Bologna Calcio, ha deciso di devolvere l'intero dividendo del 2015 (circa 5 milioni e mezzo di euro) in opere di carità e di investimento nel campo sociale e culturale, anche e soprattutto all'interno del capoluogo felsineo.
Il proposito appare quantomeno singolare, ma non se rapportato ad un dato di fondamentale rilevanza: la proprietà della totalità delle azioni della Faac infatti è in mano all'Arcidiocesi di Bologna, che da tempo ha introdotto la sua particolarissima "mission" all'interno della società di Zola Predosa (provincia di Bologna), ossia quella di coniugare il perseguimento del profitto alla ben più stringente volontà di non venire meno al richiamo del Vangelo.
L'azienda elettronica ha potuto dar voce alle istanze della curia bolognese anche in virtù di un andamento economico particolarmente favorevole: infatti, rispetto all'esercizio precedente, i dividendi complessivi sono risultati in aumento del 10%, i ricavi sono stati pari a 357 milioni di euro -30 in più rispetto all'anno precedente- e l'utile netto salito a 106 milioni (contro i 40 del 2014).
Dunque, come coniugare la lettera evangelica con le istanze della Corporate Social Responsibility? Il paragone può apparire a prima vista azzardato, ma entrambi poggiano su basi comuni; l'arcivescovo di Bologna monsignor Matteo Maria Zuppi, confermando l'orientamento del predecessore monsignor Cafarra, aveva già dichiarato l'intenzione di servirsi del tesoretto della Faac come leva finanziaria per opere di carità: micro credito a favore di disoccupati e persone in difficoltà, uno stanziamento a favore della Caritas, progetti per la creazione di posti di lavoro e di reinserimento degli emarginati nel tessuto sociale.
La Chiesa bolognese, del resto, si era trovata quasi per caso ad assumere ruoli imprenditoriali ed investire così nel settore dell'elettronica- un vero e proprio "unicum" in tutto il mondo! L'ex proprietario della Faac, Michelangelo Manini, poco prima della sua morte avvenuta nel marzo 2012, aveva deciso di devolvere in eredità l'intero pacchetto azionario all'Arcidiocesi: un gesto certamente di solidarietà, che aveva messo però la Chiesa di fronte a responsabilità che non le appartengono.
Così la Curia, anche per l'insorgere di contrasti con il socio di minoranza della Faac, la francese Somfy, ha rotto gli indugi acquistando anche le azioni di quest'ultima, dando un orientamento marcatamente più caritatevole al proprio operato e intaccando, forse, i confini della responsabilità sociale dell'impresa.

0000728415

Messaggi : 14
Data d'iscrizione : 26.04.16

Torna in alto Andare in basso

CAPITALISTI Sì, MA NEL NOME DI DIO: UNA NUOVA FRONTIERA DI CSR? Empty RE:CAPITALISTI SÌ, MA NEL NOME DI DIO: UNA NUOVA FRONTIERA DI CSR?

Messaggio  0000722279 Lun Mag 02, 2016 1:48 pm

Trovo che la provocazione che hai lanciato sia a dir poco azzeccata: il caso FAAC è singolare, vediamo infatti una chiesa azionista che scende in campo per creare occupazione e aiutare le famiglie tramite interventi mirati e concreti.
Questi sono gli interventi ancora in fase embrionale ma estremamente innovativi, almeno per un'istituzione come la Chiesa, annunciati dal Vescovo-Imprenditore Matteo Maria Zuppi che verranno realizzati grazie al 'tesoretto' Faac:
-microcredito per chi vorrà lanciarsi in un'attività imprenditoriale
-fondo per i disoccupati e gli esodati in cerca di lavoro
-incentivi mirati alle aziende per un anno
Il piano annunciato ricalca lo stampo di interventi statali di incentivo alle aziende. Mi colpisce il fatto che non si opti per una semplice elemosina, ma si scelga una direzione con la quale si mira a rendere il lavoratore autonomo cercando di reinserirlo nel mondo del lavoro tamite incentivi e appositi fondi.
Tutte queste prospettive sono perfettamente in linea sia con i principi della CSR sia con i precetti della Chiesa Cattolica: entrambi, in questo caso, mirano alla massima emancipazione del lavoratore tramite aiuti concreti e progetti a lungo termine.
Che dire, per ora il piano è ineccepibile: ma verrà davvero realizzato o il vescovo Zuppi verrà ostacolato?


0000722279

Messaggi : 18
Data d'iscrizione : 04.04.16

Torna in alto Andare in basso

CAPITALISTI Sì, MA NEL NOME DI DIO: UNA NUOVA FRONTIERA DI CSR? Empty Re: CAPITALISTI Sì, MA NEL NOME DI DIO: UNA NUOVA FRONTIERA DI CSR?

Messaggio  0000725652 Gio Mag 12, 2016 2:13 pm

Credo che al dilà di tutto non possa configurarsi una questione di RSI sotto il profilo religioso. Nel senso che - seguendo la provocazione -  " essere  in missione per conto di Dio" come direbbe Jhon Belushi in Blues Brothers non possa essere considerato RSI, perchè è agire, fare seugire  un nome e non un vero fine sociale.
Però, creare micro reddito, sussidi e possibilità di esercitare i propri diritti SI è RSI.
Certamente la Dottrina Sociale della chiesa cerca ( per quel poco che ci riesce - mio punto di vista) di stare dalla parte del lavoratore, dalla parte di chi subisce ingiustizia.- Si ricordi che la dottrina sociale della chiesa nasce come risposta della chiesa a tutti i movimenti operai per l'affermazione dei diritti del lavoratore a fine 800 con la de rerum novarum di Leone  XIII nel 1891. ( una risposta certamente conservatrice...)
Quello che c'è da valutare che le misure prese siano a favore del lavoratore, della sua figura profesisonale con le sue capicità e che ha dei DIRITTI che DEVONO essere rispettati e una posizione se possibile migliore rispetto agli stadard  minimi.
Personalemente ritengo l'agire del pensiero religioso sbagiato qualora punti a concetti di mera carità quando il discorso dovrebbe vertere su forme mutualistiche, ma sinceramente penso anche che se  in questo momento di crisi, ci mettiamo a fare gli schizzinosi con chi cerca di migliorare la condizione del lavoratore sicuramente perdiamo il punto di vista della rsi : condizione migliore per il lavoratore e la società. Il valore umano di TUTTE le persone, le proprie capcità e i diritti credo che arrivino prima di alcuni modi.

0000725652

Messaggi : 16
Data d'iscrizione : 30.03.16

Torna in alto Andare in basso

CAPITALISTI Sì, MA NEL NOME DI DIO: UNA NUOVA FRONTIERA DI CSR? Empty Re: CAPITALISTI Sì, MA NEL NOME DI DIO: UNA NUOVA FRONTIERA DI CSR?

Messaggio  0000725074 Gio Mag 12, 2016 5:50 pm

E' sicuramente un caso particolare; ma non poi così particolare se osservando bene scopriamo che varie diocesi sparse sul territorio nazionale sono spesso e volentieri titolari di pacchetti azionari o titoli d'investimento presso società terze. Capita spesso che l'imprenditore sia un "mezzo" di Dio nel mondo. E' sicuramente meritorio e onorevole l'atteggiamento che l'arcidiocesi di Bologna ha voluto assumere nel merito della gestione degli utili della società FAAC. Ma mi chiedo quanto si rientri effettivamente nella definizione di RSI. Quanto invece si tratti di filantropia, effetto sociale della fede cristiana o semplicemente di messaggio che l'arcidiocesi voleva mandare, per far rientrare il proprio operato nelle parole del papa "Una Chiesa povera per i poveri, che sia madre e non imprenditrice, perché quando crede di poter andare sulla strada dei farisei è sterile". Forse diventerà una nuovo modo di gestire gli affari per questi player del mercato con la tonaca, o forse si tratta davvero di RSI ma credo sia necessario aspettare ed attendere per capire se si tratta di un azione sporadica a sé stante e scollegata dal resto, o se invece è il primo passo di un piano più complesso ed ampio che comprende in sé strumenti già affermatisi di responsabilità sociale: codici etici, certificazioni sociali, bilanci sociali etc.

0000725074

Messaggi : 5
Data d'iscrizione : 30.03.16

Torna in alto Andare in basso

CAPITALISTI Sì, MA NEL NOME DI DIO: UNA NUOVA FRONTIERA DI CSR? Empty Re: CAPITALISTI Sì, MA NEL NOME DI DIO: UNA NUOVA FRONTIERA DI CSR?

Messaggio  Contenuto sponsorizzato


Contenuto sponsorizzato


Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.