Francia e trasparenza nella gestione delle società
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Francia e trasparenza nella gestione delle società
Nella "legge sui nuovi regolamenti economici" risalente al Maggio 2001, è stata resa obbligatoria, per la direzione aziendale delle imprese quotate in borsa, la redazione di un report annuale che tenga conto di tre elementi fondamentali, quali: economia, ambiente ed affari sociali.
Il report deve offrire dati in relazione al bilancio d'azienda come assunzioni, dimissioni, ore di lavoro, quantità forza-lavoro.
Interessante è anche il regolamento del 20 febbraio 2002 che richiede, alle imprese francesi quotate in borsa, di descrivere dettagliatamente le relazioni tenute con le imprese subappaltatrici e di dimostrare di aver incoraggiato queste aziende a rispettare le regole fondamentali dell'OIL.
Indubbiamente questo sistema, garantito dall'efficacia erga omnes, generale ed astratta della legge, può offrire più trasparenza nella gestione delle società.
Il report deve offrire dati in relazione al bilancio d'azienda come assunzioni, dimissioni, ore di lavoro, quantità forza-lavoro.
Interessante è anche il regolamento del 20 febbraio 2002 che richiede, alle imprese francesi quotate in borsa, di descrivere dettagliatamente le relazioni tenute con le imprese subappaltatrici e di dimostrare di aver incoraggiato queste aziende a rispettare le regole fondamentali dell'OIL.
Indubbiamente questo sistema, garantito dall'efficacia erga omnes, generale ed astratta della legge, può offrire più trasparenza nella gestione delle società.
0000727032- Messaggi : 15
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Re: Francia e trasparenza nella gestione delle società
Oltre alle leggi da lei citate vi sono anche altre principali iniziative degli enti pubblici in Francia per quanto riguarda la responsabilità sociale delle imprese:
• La rifusione del codice degli appalti pubblici nel 2006 che traspone le direttive europee 2004/18/CE e 2004/17/CE ha permesso l’adozione di diversi strumenti di legge e regolamentari che consentono di tenere conto dello sviluppo sostenibile e delle politiche d’inclusione attive nelle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici.
• La legge del 15 maggio 2001 sulle nuove regolamentazioni economiche (legge NRE) obbliga le società, i cui titoli sono ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato, a indicare nella relazione di gestione il modo in cui affrontano le conseguenze ambientali e sociali derivanti dalla loro attività.
• Il rapporto del consiglio di amministrazione o del comitato esecutivo deve indicare in modo particolare il modo in cui la società promuove ai subfornitori e si assicura il rispetto da parte delle filiali delle disposizioni delle convenzioni fondamentali dell’OIL. Deve comunicare come le filiali straniere dell’azienda affrontano l’impatto delle loro attività sullo sviluppo regionale e sulla popolazione locale.
• La legge francese del 17 luglio 2001 che stabilisce il Fondo riserva pensioni (Fonds de Réserve pour les Retraites - FRR) prevede che il comitato esecutivo di quest’ultimo comunichi al consiglio di controllo in che modo gli orientamenti generali della politica di investimento del fondo hanno tenuto conto dell’orientamento sociale, ambientale ed etico. Il consiglio ha chiesto al comitato esecutivo di « contribuire attivamente alla promozione delle buone prassi », incoraggiando così le società di gestione a integrare, nelle loro analisi dei beni finanziari, valori che si traducano in uno sviluppo economico, sociale e ambientale equilibrato. Il fondo riserva pensioni ha aderito ai PRI (principles of responsible investment) delle Nazioni Unite. A fine di marzo 2009, dichiarava 28,1 miliardi di euro di portafoglio gestito.
• La legge del 19 febbraio 2001 sul risparmio salariale prevede che la regolamentazione dei fondi comuni di investimento nel quadro del piano di risparmio salariale volontario deve precisare, se necessario, le considerazioni a carattere sociale, ambientale o etico che la società di gestione deve rispettare nella compravendita dei titoli. Il rapporto annuale del fondo deve rendere conto riguardo la loro applicazione.
• La legge di modernizzazione dell’economia del 4 agosto 2008 prevede che i lavoratori che aderiscono a un piano di risparmio aziendale possono destinare una parte dei loro averi a un fondo comune di investimento « imprese solidali ».
• La rifusione del codice degli appalti pubblici nel 2006 che traspone le direttive europee 2004/18/CE e 2004/17/CE ha permesso l’adozione di diversi strumenti di legge e regolamentari che consentono di tenere conto dello sviluppo sostenibile e delle politiche d’inclusione attive nelle procedure di aggiudicazione degli appalti pubblici.
• La legge del 15 maggio 2001 sulle nuove regolamentazioni economiche (legge NRE) obbliga le società, i cui titoli sono ammessi alla negoziazione in un mercato regolamentato, a indicare nella relazione di gestione il modo in cui affrontano le conseguenze ambientali e sociali derivanti dalla loro attività.
• Il rapporto del consiglio di amministrazione o del comitato esecutivo deve indicare in modo particolare il modo in cui la società promuove ai subfornitori e si assicura il rispetto da parte delle filiali delle disposizioni delle convenzioni fondamentali dell’OIL. Deve comunicare come le filiali straniere dell’azienda affrontano l’impatto delle loro attività sullo sviluppo regionale e sulla popolazione locale.
• La legge francese del 17 luglio 2001 che stabilisce il Fondo riserva pensioni (Fonds de Réserve pour les Retraites - FRR) prevede che il comitato esecutivo di quest’ultimo comunichi al consiglio di controllo in che modo gli orientamenti generali della politica di investimento del fondo hanno tenuto conto dell’orientamento sociale, ambientale ed etico. Il consiglio ha chiesto al comitato esecutivo di « contribuire attivamente alla promozione delle buone prassi », incoraggiando così le società di gestione a integrare, nelle loro analisi dei beni finanziari, valori che si traducano in uno sviluppo economico, sociale e ambientale equilibrato. Il fondo riserva pensioni ha aderito ai PRI (principles of responsible investment) delle Nazioni Unite. A fine di marzo 2009, dichiarava 28,1 miliardi di euro di portafoglio gestito.
• La legge del 19 febbraio 2001 sul risparmio salariale prevede che la regolamentazione dei fondi comuni di investimento nel quadro del piano di risparmio salariale volontario deve precisare, se necessario, le considerazioni a carattere sociale, ambientale o etico che la società di gestione deve rispettare nella compravendita dei titoli. Il rapporto annuale del fondo deve rendere conto riguardo la loro applicazione.
• La legge di modernizzazione dell’economia del 4 agosto 2008 prevede che i lavoratori che aderiscono a un piano di risparmio aziendale possono destinare una parte dei loro averi a un fondo comune di investimento « imprese solidali ».
0000724514- Messaggi : 8
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