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Pegatron ed Apple: ennesimi dubbi sulla sinceritàdelle politiche RSI

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Messaggio  0000725126 Mar Apr 26, 2016 4:50 pm

Non è la prima volta che ci troviamo a parlare del rapporto che sussiste tra la RSI e i benefici pubblicitari delle aziende, voglio proporre un altro caso che analizza la questione, che per me è centrale.

Un articolo apparso in questi giorni su Repubblica.it mostra le immagini di una fabbrica apple a Shangai, fotografata per la prima volta. Possiamo vedere come al suo interno sussita un invidiabile modello organizzativo, volto a tutelare i dipendenti ed assicurarsi che vengano rispettati i turni di lavoro.

Tutto questo accade però in una fabbrica dove nel 2013 un ragazzo minorenne è morto a seguito di turni massacranti che, secondo alcune fonti, erano state incoraggiate dall' azienda stessa (che per dovere di cronaca è a Pegatron, una società controllata da ASUS) tramite l' utilizzo di cartellini falsi.

Sul forum abbiamo già discusso delle iniziative in campo di RSI della Apple, ipotizzando che forse le sue attività erano mirate ad ottenere qualche punto in più alla voce guadagni: questo servizio (realizzato da un fotografo locale) è secondo voi in linea con questo tipo di "speculazioni" a scapito della mela? Aprire le porte alla stampa non è una mera operazione di marketing o può essere letta (per me in maniera utopica) come un modo per mostrare come funziona una grande azienda attenta alla RSI?

Altro dato che stride è che fin dal 2008 Petragon fa parte della EICC (Electronic Industry Citizenship Coalition), ossia un' associazione di aziende elettroniche che sostengono una gestione del lavoro più sostenibile. L' adesione alla EICC è quindi ben antecedente al caso del minorenne morto per il troppo lavoro e l' azienda ha quindi preso provvedimenti in questo senso solo quando si è sentita minacciata dai media. Sembra inoltre, ma le fonti non sono certe, che lo stipendio medio di uno di questi dipendenti sia inferiore al costo netto di un Iphone al pubblico, dato che desterebbe, se confermato, ulteriori perplessità.
Pegatron inoltre sostiene progetti ambientali che "pubblicizza" con dei rapporti annuali (sono stati sospesi nel 2014), ma come può essere ciò conciliabile con la sua politica lavorativa interna? La RSI non dovrebbe presupporre una coerenza a tutto campo?

Attendo di conoscere le Vostre opinioni

FONTI
http://www.repubblica.it/tecnologia/2016/04/25/foto/cina_shanghai_fabbrica_apple_iphone-138430156/1/#11

http://www.repubblica.it/tecnologia/2013/12/12/news/cina_iphone-73438678/?ref=search

https://en.m.wikipedia.org/wiki/Pegatron

http://www.pegatroncorp.com/sustainability/csrReport.php

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Pegatron ed Apple: ennesimi dubbi sulla sinceritàdelle politiche RSI Empty Re: Pegatron ed Apple: ennesimi dubbi sulla sinceritàdelle politiche RSI

Messaggio  0000724464 Gio Mag 12, 2016 7:33 pm

Sono totalmente d'accordo con te, collega. Credo che la RSI richieda un impegno a tutto tondo, soprattutto quando parliamo di grandi multinazionali che pubblicizzano il loro operato "responsabile" in campi come ad esempio la tutela ambientale, terreno fertile per far breccia sulla sensibilità del grande pubblico. Ma molto spesso queste stesse aziende, che producono nei paesi in cui la manodopera è meno costosa, non prestano particolare attenzione alle condizioni di lavoro (spesso disumane), ai salari degli operai che in moltissimi casi non consentono loro di condurre una vita decorosa. Non a caso, le grandi società iniziano ad investire risorse in questo senso soltanto a seguito di qualche "scandalo" mediatico, che potrebbe arrecare loro gravi danni di immagine. La stragrande maggioranza delle multinazionali è caratterizzata da grandi contraddizioni in tema di RSI: ad un impegno (di solito fortemente sponsorizzato) su un ambito, corrisponde un quasi totale disinteresse sotto altri aspetti, non meno importanti. Non credo che in questi casi si possa parlare di aziende "socialmente responsabili". Dopo tutto, le tematiche della RSI, dovrebbero divenire un fine per le aziende stesse (anche per il semplice fatto che, essendo volontarie, dovrebbero essere perseguite per autentica convinzione), che accompagnino quello che rappresenta lo scopo per eccellenza dell'attività d'impresa: il perseguimento del profitto; purtroppo, molto spesso diventano un mezzo.

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