Storia di un lavoratore della Apple

Con quest'intervento non voglio riportare la sintesi di ricerche effettuate sul web, ma voglio raccontare un episodio che mi è capitato poco tempo addietro. Mi trovavo in macchina con un uomo di 38 anni che mi offriva un passaggio verso Bologna e che per questioni di anonimato chiamero Mr. X.
Alla mia domanda sulla natura del suo impiego, egli mi ha risposto:" Lavoro alla Apple nel ruolo di creativo". Subito ho pensato ad un inventore, in realtà il Signor X ha immediatamente chiarito la sua posizione: "un creativo è la persona che insegna ai clieni come destreggiarsi con gli aggiornamenti, come usare le applicazioni.. è quello che sta a contatto con la gente insomma." Subito gli ho chiesto se gli piacesse il suo lavoro e la sua risposta è stata: "Assolutamente sì. Dopo tanti anni ho finalmente trovato un'azienda che ha cura dei suoi dipendenti." Non ho nascosto il mio stupore dato che più volte in merito al colosso della tecnologia si è parlato di sfruttamento minorile, inquinamento, plagio. Si parla spesso delle due metà della mela: la prima composta da novità ed intraprendenza, la seconda dai sotterfugi impiegati per nascondere ciò che in molti sostengono celarsi. In ogni caso Mr. X mi racconta di essere stato licenziato dopo ben 12 anni di lavoro in una ditta di produzione cinematografica e di essere stato accolto nel punto vendita di bologna dopo poco. Mi parla del fatto che ha scelto una palestra vicino a casa e che lo stesso mese gli è stata rimborsata. Dopo il divorzio con la moglie gli sono state offerte otto sedute da un terapista di cui ha usufruito senza pagare un centesimo e che l'apparecchio della figlia sarebbe stato coperto per il 70% dalla convenzione sanitaria prevista per i lavoratori.
Ora, lungi da me qualsiasi tentativo di mettere sullo stesso piano o di bilanciare sfruttamento minorile e tutela del lavoratore, ma credo comunque che sia ammirevole constatare da chi vive questa realtà in prima persona, che si cominci a prendere in considerazione molte di quelle che al giorno d'oggi sono esigenze vere e proprie. grazie Signor X per aver condiviso con me il tuo punto di vista.

Purtroppo, è molto più 'facile' risaltare gli aspetti negativi di una qualsiasi azienda, per metterla in cattiva luce, cosa che i mass media riescono a fare con grande destrezza. Gli aspetti positivi, spesso e volentieri, vengono messi in secondo piano, come fosserono banalità, cose scontate.
Utilizzando la tua metafora, viene vista solo la metà marcia della mela. Non vi è mai una chiara, completa visione globale; in più l'influenza, presione, esercitata dai mass media (ovviamente non tutti) che tendono a distrorcere la nostra visione per interessi privati non aiuta ad avere un'idea obiettiva ed imparziale.
L'Apple, come altre aziende, sfrutta la manodopera minorile, inquina l'ambiente e tiene altri comportamenti dannosi, ma è necessario anche mettere in luce tutte le azioni positive quali ad esempio le opportunità di Mr. X da te citato.