UEFA, CALCIO D'INIZIO ALLA RSI

Il suo saldo economico è negativo da anni: -28 milioni di euro nei conti chiusi a fine febbraio 2016. I risultati della Uefa, che nell’annata 2014-2015 ha avuto ricavi per oltre 2 miliardi, non sono dei migliori, ma certo non mettono in pericolo la sostenibilità finanziaria di una società che gestisce i diritti dello sport più amato al mondo.
Eppure il fair play finanziario è uno dei valori su cui sta battendo di più. Tanto che il primo aprile la Uefa ha annunciato la squalifica di tre squadre, la ukraina Dnipro (finalista di Europa League dello scorso anno), l’Inter Baku (Azerbaigian) e il Targu Mures (Romania), che resteranno fuori dalle competizioni europee nei prossimi tre anni per non aver coperto i debiti nei tempi previsti, cioè il 31 gennaio 2016.
Ma come la mettiamo con la sostenibilità sociale e ambientale delle federazioni calcistiche e dei loro associati? Le società calcistiche sono costantemente alle prese con problemi quali razzismo e omofobia, gestione dei giocatori quando sono pulcini e quando arrivano a fine carriera, mobbing, etica sportiva e soprattutto comportamento dei tifosi. Qualcosa si sta muovendo.
Nel bilancio della Uefa, le uscite comprendono i contributi alle federazioni nazionali. E in questa voce di spesa c’è una novità. Come ha detto a ETicaNews James Osborne, responsabile Csr e content strategy di Lundquist: «La Uefa distribuisce fondi in tutti i 54 Paesi soci per promuovere il calcio, centinaia di milioni provenienti dai campionati europei. Parte di questi fondi -10 milioni di euro in quattro anni, per esempio alla Figc Italia andranno 50mila euro – sarà destinata a finanziare progetti di responsabilità sociale che la Uefa definisce in salute, inclusione, ambiente, rapporti con i fan. Per la prima volta, la Uefa vuole capire se questi progetti sono scelti grazie a processi di dialogo con gli stakeholder, un elemento che ha caratterizzato il nostro approccio in Lundquist».
Da qualche anno la Uefa ha lanciato il Programma Respect e, come organismo di governance interna, si è dotata di una Commissione Fair Play e Responsabilità Sociale. Sul sito, ha una sezione dedicata alla responsabilità sociale.

Ma adesso sembra spingere anche per portare i suoi associati a fare altrettanto. In febbraio, la Uefa ha invitato Lundquist a fare una presentazione sulla sostenibilità nel calcio all’interno di un incontro dedicato alla Csr durato un giorno e mezzo.

«Ci ha invitati per raccontare che cosa abbiamo fatto sul tema sostenibilità e calcio – spiega Osborne – Abbiamo portato l’esempio della Juventus e dello DJurgarden, una squadra serie A svedese che ha lavorato molto sulla sicurezza e sul rapporto con i tifosi, sulla creazione di Enable, un network tra club, polizia, giornalisti e accademici. Varie associazioni nazionali hanno portato esempi del loro lavoro per quanto riguarda la CSR: lo stadio nazionale senza fumo in Irlanda, l’integrazione di rifugiati attraverso il calcio in Germania».

Certo, 10 milioni di euro in quattro divisi in 54 federazioni non sono molti. Ma è pur sempre un inizio. Un calcio d’inizio alla RSI.

Buon giorno, senza dubbio il calcio è uno degli sport più visti e seguiti al mondo da un pubblico di ogni età e genere. Dietro al calcio si celano molte realtà concernenti l'organizzazione interna della FIFA, della UEFA e nel nostro paese della FIGC. L'articolo in esame è interessante perchè svela un aspetto del calcio, poche volte discusso in manifestazioni sportive. giornalistiche e televisive varie; il saldo interno della UEFA. L'utilizzo degli strumenti Commissione Fair Play e Responsabilità Social sono senza dubbio un ottimo ausilio per la correttezza economica e sociale, e per dar trasparenza al mondo del calcio e non solo. E' , perciò, giusto che anche il calcio, al di là delle inchieste scommesse, e via dicendo che sono strumento di propaganda e vendita giornalistica, sia trasparente nei confronti del mondo sportivo tutto. Ovviamente è importante portare alla luce il tema sostenibilità e calcio, che avrà sezn'altro margini di grande importanza, per il futuro.