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CSR NEL SETTORE SPORTIVO: CALCIO PADOVA E BILANCIO SOCIALE

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Messaggio  0000725523 Gio Mag 12, 2016 10:10 am

La Responsabilità Sociale delle Imprese (RSI), come ormai sappiamo, è una stella nascente che occupa un posto di prim’ordine nei business a carattere politico, accademico e dei media. I motivi sono da ricercare nella grande varietà di vantaggi offerti dall’integrazione della RSI nel business dell’impresa, come ad esempio, il miglioramento della reputazione, l’incremento della fiducia, la gestione del rischio e la creazione di relazioni con la comunità. Mentre gli approcci alla RSI e alla sua gestione stanno raggiungendo livelli di maturità in molti settori, è solo recentemente che lo sport professionistico, in particolare il calcio, ha iniziato ad abbracciare il concetto e a farlo proprio e oggi solo poche squadre sono rimaste quello che si potrebbe chiamare un "club tradizionale."  Allo stesso tempo, lo sport in generale e il calcio in particolare, sono una piattaforma per chi aspira ad un cambiamento sociale positivo (ad esempio, iniziative di salute pubblica) e per le imprese che vogliono includere lo sport alla base dei loro progetti in ambito di RSI. Di fronte alla maggiore domanda di comportamenti socialmente ed eticamente responsabili da un lato e all’offerta di opportunità significative per definire se stessi come istituzioni sociali di grande rilevanza dall'altro, le organizzazioni calcistiche devono considerare seriamente la discussione in materia di CSR.

Il caso Calcio Padova: L’impegno sociale di una società è descritto dal suo Bilancio Sociale, che altro non è che un documento consuntivo, attraverso il quale si desidera comunicare con i propri stakeholder. Gli argomenti trattati si allontanano dal mero interesse economico e questo è sottolineato dall’utilizzo di un linguaggio semplice, chiaro e di facile comprensione anche da chi non fa parte dell’ambiente societario. Pur mantenendo le distanze dal tradizionale bilancio d’esercizio, il bilancio sociale può essere considerato come un’integrazione di quest’ultimo, al fine di migliorarne la comprensibilità, descrivendone in modo più approfondito i risultati. Ogni azienda entra in contatto e collabora con un numero elevato di persone come, fornitori, clienti, dipendenti e molti altri, i quali si impegnano a fornire beni e servizi, in cambio di un ritorno economico. Il bilancio sociale è rivolto principalmente a loro, a tutti gli stakeholder aziendali, per rendere noti i benefici diretti e indiretti che l’azienda è riuscita a produrre.
In ambito sportivo e in particolar modo calcistico il Padova Calcio è stata la prima società a realizzare il Bilancio Sociale. L’idea è nata nel 2005 quando l’argomento responsabilità e bilancio sociale era in piena espansione, fino a diventare quasi “di moda” in molte realtà economiche al di là di quella sportiva. È nata così quella che per il Padova Calcio è stata una vera e propria sfida, poiché privi di un qualsiasi riferimento sia teorico-accademico che pratico, dato che nessun’altra società di calcio l’aveva mai realizzato. Dopo un’analisi preventiva, la società è giunta alla conclusione, che i parametri metodologici di studio e di analisi del bilancio sociale potevano essere applicati anche in ambito sportivo, seppur con qualche aggiustamento sempre giustificato e deciso dai responsabili. Il documento è stato fin dall’inizio valutato in chiave pratica per la sua utilità, sul piano di marketing, per comunicare all’esterno l’impegno sociale della società e sul piano dell’organizzazione interna, per soffermarsi su elementi che spesso sono sottovalutati. In termini quantitativi, sono state realizzate delle statistiche e delle ricerche sui dati, per poterle poi analizzare in chiave prospettica e di miglioramento. Una società sportiva ha un core business economicamente molto problematico, perché tutte le società di serie B sono fallimentari dal punto di vista strettamente economico-finanziario; mentre, in ambito sociale sono impegnate in molte attività importanti, realizzate sia per motivi di immagine, sia per motivi di responsabilità nei confronti della comunità in cui sono inserite. Per rendere partecipe la comunità di queste iniziative è fondamentale poterle comunicare in un modo che sia più incisivo di un trafiletto sul giornale, garantendo così visibilità alla società e il coinvolgimento della comunità. Il Bilancio Sociale del Padova Calcio è stato strutturato nel modo seguente; dopo una parte descrittiva di presentazione dello strumento, si passa ad un’analisi per dimensioni. Prima tra tutte è trattata la dimensione societaria, la quale è introdotta dalla presentazione dell’organizzazione aziendale e del suo Consiglio di Amministrazione, si passa poi ad una breve rievocazione della storia del club calcistico e dei rapporti con i suoi stakeholder. La seconda dimensione presa in esame è quella economica nella quale è analizzato il valore aggiunto che la società è stata in grado di creare. La terza dimensione rappresenta il cuore del documento, si tratta, infatti, di quella sociale, in cui sono descritte e analizzate tutte le attività sociali in cui l’impresa si è impegnata, con particolare riferimento al settore giovanile. Da ultimo, ma non per importanza, troviamo la dimensione ambientale, dove è posto l’accento sull’impegno e sul contributo della società nella lotta all’inquinamento. Nel complesso sono state realizzate due edizioni del Bilancio Sociale, relative alle stagioni 2004/2005 e 2006/2007, nella seconda edizione è stato possibile realizzare un’analisi comparativa per evidenziare il trend e la direzione dei dati analizzati.

Quando si realizza un documento che deve essere pubblicato, finalizzato quindi a svolgere una funzione comunicativa, è fondamentale rispettare alcuni principi, come quello di trasparenza e correttezza, al fine di non perdere credibilità nel pubblico di riferimento. I principi che la società Calcio Padova ha rispettato e attuato sono i seguenti:
- Principio di rispondenza, attraverso un’accurata analisi dei bisogni e delle necessità dei propri stakeholder, la società si è impegnata a porre in essere attività che li potessero soddisfare.
- Principio di rilevanza, all’interno del documento sono state inserite tutte le informazioni rilevanti e indispensabili, per permettere agli stakeholder la massima chiarezza espositiva e essere in condizioni ottimali per esprimere un giudizio.
- Principio di evidenza e di accessibilità, il bilancio è stato reso pubblico e facilmente consultabile da chiunque ne manifesti interesse, senza costi diretti per gli stakeholder.
- Principio di trasparenza, il linguaggio utilizzato all’interno del documento è stato studiato appositamente, per permettere una facile comprensione a chiunque, sono stati, infatti, evitati termini tecnici e inglesismi.
- Principio di inclusività, questo principio racchiude l’esigenza primaria di un bilancio sociale, cioè la raccolta di informazioni tra gli stakeholder. Attraverso dei questionari anonimi predisposti dalla società è stato possibile includere all’interno del documento anche le opinioni degli stakeholder.
- Principio di neutralità, questo principio assicura la massima oggettività della società nel descrivere il proprio operato, concedendo medesimo spazio sia agli elementi positivi che a quelli negativi, al fine di un miglioramento futuro.

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