Il gusto di un caffè sostenibile: dagli scarti una risorsa.

Tra i numerosi esempi di imprese che hanno adottato le più disparate politiche di responsabilità sociale, una mi ha colpito particolarmente, per aver fatto di alcuni dei punti cardine della RSI (rapporto con l' ambiente e con il territorio) la stessa ragion d' essere dell' azienda, che risulta inoltre essere particolarmente innovativa ed originale. Si tratta della "Kit Funghi Espresso", una S.r.l. nata in Toscana dall' idea di due giovani neolaureati, con tanta inventiva e la passione per l' ecologia ed il riciclo. L' idea di base è stata di progettare e commercializzare dei kit che permettessero di coltivare dei funghi del genere pleurotus a casa propria, partendo dai fondi del caffè riciclati. Antonio Di Giovanni e Vittorio Sangiovanni infatti, hanno iniziato raccogliendo i fondi del caffè prodotti dai bar e locali della zona, iniziando una coltivazione biologica e ad impatto zero dei funghi. UN' iniziativa che permetteva ai locali del luogo di risparmiare sullo smaltimento dei fondi, ed al contempo di trasformare uno scarto in risorsa tutto all' insegna della sostenibilità. Nell’aprile del 2014 Funghi Espresso riceve il suo primo riconoscimento come “Miglior progetto di qualità” all’interno dell’Incubatore Universitario Fiorentino, e dall' estero arrivano i finanziamenti dal lungimirante imprenditore Tomohiro Sato, che ha creduto nella volontà di questi giovani ed ha fornito un capitale iniziale che ha consentito la produzione in scala di kit casalinghi che permettono il riciclo degli scarti di caffè anche a casa propria e, grazie al substrato arricchito di spore fornito dall' azienda, di produrre funghi utilizzabili in cucina a costo zero e ad impatto zero.
L' azienda, che ha aperto la prima sede a Capannori (LU), è nata e sta crescendo con la base strettamente ancorata ai principi di responsabilità sociale di cui discutiamo, a partire dalle istanze ecologiche del riciclo fino al rapporto con il territorio e lo smaltimento dei rifiuti, creando comunque un sistema che produce ricchezza, innovazione, posti di lavoro. Credo siano queste le iniziative che andrebbero maggiormente incentivate, quelle che permettono ai giovani di creare un futuro per sè e per il territorio avendo come punto di partenza, e non di arrivo, i temi della responsabilità sociale.