RSI
Vuoi reagire a questo messaggio? Crea un account in pochi click o accedi per continuare.

LICENZIATA PERCHE' NON INDOSSA TACCHI

+7
730495
0000723106
764397
723186
0000658795
0000731829
723910
11 partecipanti

Andare in basso

LICENZIATA PERCHE' NON INDOSSA TACCHI Empty LICENZIATA PERCHE' NON INDOSSA TACCHI

Messaggio  723910 Gio Mag 12, 2016 2:33 pm

Licenziata perché si rifiuta di indossare i tacchi, accade a Londra uno dei simboli dell’economia e del lavoro  europeo, la protagonista è Nicola Throp una ragazza di 27  al suo primo giorno come receptionist presso Pwc(pricewaterhouseCoopers), colosso che fornisce servizi di revisione di bilancio, consulenza legale e fiscale, con sedi in 158 Paesi , e che fa parte delle cosiddette «Big Four», le quattro più grandi aziende di revisione del mondo.
Nicola si era presentata sul posto di lavoro con scarpe nere eleganti ma senza tacco e le è stato intimato di compararne un paio tacco dieci o di non presentarsi al lavoro il giorno seguente. Cosi prevede infatti il dress code aziendale il quale però non tiene conto che per il lavoro di receptionist è previsto un turno di nove ore in piedi. Nicola si è  rifiutata, lamentando che niente di simile era previsto per i colleghi uomini i quali potevano indossare scarpe analoghe alle sue.
La ragazza si è dunque rivolta un’associazione che si occupa di diritti dei lavoratori. La risposta? «Le aziende hanno il diritto di imporre un dress code formale sul posto di lavoro». In Gran Bretagna infatti la legge vigente lo consente.
Nicola non si è persa però d’animo ed ha deciso di portare una petizione al parlamento inglese, sono già state raggiunte le 100 mila firme inoltre la ragazza ha intrapreso una battaglia social per cercare di impedire che quello che è successo a lei possa capitare  ad altre donne.
L’episodio accaduto in Inghilterra non è un caso isolato vorrei infatti portare la mia esperienza personale, ad una mia cara amica e collega qualche mese fa è stato detto mentre lavorava: “ti paghiamo per indossare i tacchi!” quanto può essere degradante  una simile esclamazione per una donna? Eppure ancora nel 2016 accadono cose del genere.

723910

Messaggi : 15
Data d'iscrizione : 02.04.16

Torna in alto Andare in basso

LICENZIATA PERCHE' NON INDOSSA TACCHI Empty Esperienza italiana

Messaggio  0000731829 Gio Mag 12, 2016 3:09 pm

Sono perfettamente d’accordo con ciò che ha scritto. Crescono, infatti gli episodi di discriminazione che coinvolgono donne lavoratrici, che purtroppo devo fare ricorso agli organismi di competenza per denunciare episodi di mobbing e vari tipi di penalizzazioni che toccano spesso le retribuzioni così come le aspettative di carriera. Solo nel 2010 i casi di discriminazione localizzati nella provincia di Firenze sono stati trentacinque. Questi dati sono emersi grazie all’attività svolta dalla Consigliera di Parità operante nel territorio del capoluogo toscano. Maria Grazia Maestrelli ha sottolineato come nove dei trentacinque episodi di discriminazione abbiano avuto come protagoniste donne straniere, mentre la maggioranza si sia verificata all’interno di aziende private. Nel settore pubblico, infatti, questo spiacevole fenomeno sembra capitare meno, inoltre le segnalazioni di discriminazione riguardano per lo più la situazione che precede, o segue, il congedo per maternità. Sembra quindi che le condizioni lavorative delle donne in Italia siano problematiche anche da questo punto di vista, che non riguarda quindi la difficoltà nel trovare un’occupazione ma nel mantenere alto il livello qualitativo del lavoro che si svolge. Moltissime lavoratrici affermano di essere state vittime di mobbing una volta rientrate in ufficio dopo la nascita di un figlio, penalizzate nelle mansioni e nelle responsabilità proprio per l’errata convinzione che una madre di famiglia non possa garantire il medesimo rendimento di una donna senza figli. Sulla carta ci sono molte tutele per le donne, ma in concreto, si riuscirà mai a fare qualcosa?

0000731829

Messaggi : 22
Data d'iscrizione : 05.04.16

Torna in alto Andare in basso

LICENZIATA PERCHE' NON INDOSSA TACCHI Empty Re: LICENZIATA PERCHE' NON INDOSSA TACCHI

Messaggio  0000658795 Gio Mag 12, 2016 6:31 pm

Rintengo assolutamente assurdo che un lavoratore possa essere licenziato sulla base di una motivazione simile poichè lo stesso deve essere giudicato sulla base delle proprie capacità e non per la sua fisicità o vestiario. Un caso simile però è all'ordine del giorno e sul punto, segnalo una sentenza molto significativa anche se risalente nel tempo, secondo la quale, “Il comportamento del dirigente che, in un contesto lavorativo caratterizzato da fastidiosi e rumoreggianti apprezzamenti da parte dei lavoratori maschi in ordine all’abbigliamento di una lavoratrice, inviti quest’ultima a modificare l’abbigliamento anziché invitare i lavoratori ad astenersi da comportamenti offensivi deve considerarsi illecito perché lesivo dei diritti di non discriminazione per motivi di sesso ai sensi degli artt. 3 Cost., 1 L. 903/77 e 4 L. 125/91, nonché sotto il profilo della violazione della dignità e della riservatezza della lavoratrice ex art. 2 Cost., con conseguente obbligo del datore di lavoro di risarcire il danno, ai sensi degli artt. 2049 e 2087 c.c., eventualmente da liquidarsi in via equitativa (nella fattispecie, il responsabile del reparto aveva detto alla lavoratrice di non indossare più la minigonna ed evitare vestiti troppo scollati, che turbavano gli addetti al reparto, invitandola a indossare una tuta da metalmeccanico) (Pret. Milano 12/1/95, est. Curcio, in D&L 1995, 349, nota VETTOR, Minigonna e discriminazione sessuale)”. Ritengo che la sentenza di cui sopra possa costituire un ottimo referente anche nel caso in questione anche se nella vicenda prospettata dal collega non sussiste alcun tipo di apprezzamento. Rilevo infatti una congruità di situazioni sulla base del fatto che l'invito rivolto al dipendente di mutare il proprio abbigliamento contrasta con la sua dignità e la sua riservatezza.

0000658795

Messaggi : 23
Data d'iscrizione : 06.04.16

Torna in alto Andare in basso

LICENZIATA PERCHE' NON INDOSSA TACCHI Empty Re: LICENZIATA PERCHE' NON INDOSSA TACCHI

Messaggio  723186 Gio Mag 12, 2016 8:07 pm

La questione dell’abbigliamento sui luoghi di lavoro è stata più volte esaminata per i risvolti che può avere circa l’esigenza di tutelare, da un lato, la dignità e la libertà dei lavoratori, e dall’altro le esigenze legate all’attività produttiva svolta dal datore di lavoro. Pertanto, non troppo paradossalmente, anche in circostanze quali l’aspetto fisico o l’abbigliamento del dipendente, possono verificarsi atti o comportamenti da parte del datore di lavoro diretti ad additare il dipendente con riferimento al suo modo di essere sul luogo di lavoro. Al di là dei casi generali, un obbligo relativo all’abbigliamento sul luogo di lavoro potrebbe essere previsto dal contratto individuale di lavoro, ovvero dal Contratto collettivo nazionale, sulla base. ad esempio, delle peculiarità delle mansioni svolte che obbligano per la loro natura ad abbigliarsi in un certo qual modo. Quindi, laddove nel contratto individuale di lavoro non vi siano specifici obblighi circa l’abbigliamento in azienda (obbligo di vestire necessariamente con tailleur, tacchi ecc.), né un tale obbligo possa emergere dal Contratto collettivo applicato dall’azienda, non si è obbligati a vestirsi come vuole il capo. Di conseguenza, se non sono previsti specifici obblighi, l’aspetto fisico del lavoratore o il suo abbigliamento non possono essere elementi validi per sostenere un richiamo o un licenziamento. Occorre precisare che una sanzione disciplinare quale il richiamo, ovvero l’estrema sanzione del licenziamento, devono essere sempre sostenuti, da giusta causa o da giustificato motivo soggettivo, quali gravi atti di insubordinazione, furto o frode sul posto di lavoro, violazione degli obblighi contrattuali e disciplinari o da giustificato motivo oggettivo. Infatti, il lavoratore deve essere giudicato solo in base alla sua capacita’ lavorativa e non certo in funzione del suo modo di essere o di pensare o di vestire.

723186

Messaggi : 15
Data d'iscrizione : 07.04.16

Torna in alto Andare in basso

LICENZIATA PERCHE' NON INDOSSA TACCHI Empty Discriminata per le rughe

Messaggio  764397 Gio Mag 12, 2016 8:30 pm

Un clamoroso esempio di discriminazione,stavolta fondato sull'età oltre che sul genere, è quello che nel diritto anglosassone è definito 'ageism' e riguarda una conduttrice televisiva inglese, licenziata perchè aveva 'troppe rughe'. I fatti: Miriam O'Reilly, conduttrice nel programma televisivo della BBC 'Countrylife', era stata allontanata dallo schermo a causa delle sue rughe; il responsabile del programma le aveva suggerito di rimediare ai "piccoli segni di invecchiamento sulla sua pelle" rivolgendosi ad un chirurgo plastico. Lei ha subito fatto ricorso con una causa legale, che ha vinto.  Il genio "suggeritore" è stato licenziato subito dopo il verdetto, mentre la  O'Reilly potrà scegliere se continuare a lavorare (senza doversi sottoporre ad alcun lifting) e riprendersi il suo posto o negoziare una interessante buona uscita.Sullo schermo, a un uomo le rughe vengono spesso perdonate. Ma per una donna la questione è diversa. Basta qualche segno di invecchiamento per incrinare la carriera di una presentatrice di successo.

764397

Messaggi : 9
Data d'iscrizione : 03.04.16
Località : bologna

Torna in alto Andare in basso

LICENZIATA PERCHE' NON INDOSSA TACCHI Empty Re: LICENZIATA PERCHE' NON INDOSSA TACCHI

Messaggio  0000723106 Ven Mag 13, 2016 8:12 am

Per quanto possa essere umiliante e degradante un'imposizione simile, non si può neanche nascondere il fatto che l'impresa abbia un suo interesse a mostrare una certa immagine di se e tra gli elementi che determinano la sua reputazione il dress code è uno di questi.
Ma nonostante ciò sostengo la battaglia di Nicola, perchè spesso e volentieri quando si tratta di imporre canoni di immagine per il bene dell'impresa questi riguardano specialmente le donne e quasi mai toccano i lavoratori di sesso maschile.

Questo perchè spesso se un uomo non è di bella presenza, ma sa svolgere adeguatamente il suo lavoro, sa convincere la clientela e contribuisce alla crescita dell'impresa è una grande risorsa da proteggere.
Parallelamente se una donna non è ''di bella presenza'' (requisito che viene spesso richiesto anche negli annunci di lavoro) può anche essere brava, ma non rispetta le esigenze dell'impresa.

Una lotta sociale molto importate è quella di prescindere l'aspetto, l'abbigliamento, l'età e il sesso, dalle mansioni. Se una receptionist indossa scarpe basse è automaticamente incapace di svolgere il suo lavoro? Shocked

0000723106

Messaggi : 17
Data d'iscrizione : 01.04.16

Torna in alto Andare in basso

LICENZIATA PERCHE' NON INDOSSA TACCHI Empty Re: LICENZIATA PERCHE' NON INDOSSA TACCHI

Messaggio  730495 Ven Mag 13, 2016 9:17 am

Si parla spesso di essere ormai tutti moderni, all’avanguardia ed emarginati, ma stoltezza umana e l’arretratezza, purtroppo, ci sono ancora. Il caso presentato dal mio collega, è solo uno dei numerosissimi che si verificano ogni giorno, dove la stoltezza umana, appunto, fa da padrone. Questa è stata la volta di una donna che si vede lanciato un ultimatum da parte del suo datore di lavoro, il quale, solo per un egoistico bisogno di far apparire la sua azienda come la reincarnazione della perfezione, impone alla medesima di dover indossare dei tacchi, altrimenti questa può considerarsi licenziata. E’ inutile dire che le perplessità che sorgono sono tante, poiché, non ritengo che siano le scarpe di una dipendente a fare la grandiosità si un’azienda, ma piuttosto ne dimostra la sua superficialità. Senza considerare poi, che in questo modo, l’azienda in questione, ha perso magari una buona lavoratrice, capace di portare a termine i lavori che le vengono assegnati nel migliore dei modi, in favore di un’altra, magari non altrettanto brava nel settore, ma disposta invece a portare un paio di scarpe con il tacco. Ora, alla luce dei fatti, l’azienda in questione dovrebbe porsi una domanda, è meglio avere una brava dipendente che non si presenta al lavoro come le modelle sulle riviste di moda, oppure è meglio avere una modella come dipendente che rovina l’azienda non dal punto di vista estetico, ma dal punto di vista lavorativo? A cos’è più giusto rinunciare?

730495

Messaggi : 9
Data d'iscrizione : 02.04.16

Torna in alto Andare in basso

LICENZIATA PERCHE' NON INDOSSA TACCHI Empty Re: LICENZIATA PERCHE' NON INDOSSA TACCHI

Messaggio  728362 Ven Mag 13, 2016 6:29 pm

E' davvero sconvolgente come al giorno d' oggi, in una società cosi moderna e all' avanguardia, si possano trovare ancora norme che discriminano la donna sul posto di lavoro. E' impensabile, a parer mio, che il lavoro di qualcuno sia condizionato maggiormente dal suo abbigliamento ed aspetto esteriore piuttosto che dall' impegno che ci mette nel suo lavoro e dalle capacità che possiede. Per fare alcuni tipi di lavoro è vero che è necessario un abbigliamento consono ed elegante, ma non di certo sono necessari dei tacchi di 10 cm! Fino a quando i datori di lavoro daranno più importanza a questo tipo di cose piuttosto che all' intelligenza o meno del lavoratore che hanno assunto, non si potranno lamentare se le loro aziende saranno popolate da gente ben vestita, ma magari poco astuta.

728362

Messaggi : 5
Data d'iscrizione : 01.04.16

Torna in alto Andare in basso

LICENZIATA PERCHE' NON INDOSSA TACCHI Empty Re: LICENZIATA PERCHE' NON INDOSSA TACCHI

Messaggio  0000725229 Sab Mag 14, 2016 7:58 am

La vicenda, ad ogni modo, si sta evolvendo in senso positivo. La campagna si sensibilizzazione sociale avviata da Nicola ha avuto successo, grazie soprattutto al sostegno di alcune importanti associazioni.
Le aziende possono imporre ai dipendenti un codice di abbigliamento, con regole diverse per uomini e donne ma con lo stesso obiettivo (per esempio per ragioni di decoro) e purché siano "ragionevoli". Se con l'obbligo dei tacchi alti "l'azienda pensa che le donne sembrino più sexy, ci sono gli estremi per fare causa", commenta Lawrence Davis, avvocato di Equal Justice. "I tacchi alti dovrebbero essere una scelta, non un'imposizione", concorda Frances O'Grady, direttrice del Trade Union Congress, la federazione dei sindacati britannici. E il College of Podiatry (podologia) chiede da tempo alle aziende di non imporre i tacchi alti alle donne per motivi medici. La PwC ha reso noto di avere appaltato l'assunzione del personale di segreteria a un'altra azienda e di non essere stata a conoscenza del codice d'abbigliamento. E Portico, la società a cui la PcW ha dato l'appalto, ha già annunciato di avere cambiato "con effetto immediato" le norme del codice d'abbigliamento.

0000725229

Messaggi : 14
Data d'iscrizione : 22.04.16

Torna in alto Andare in basso

LICENZIATA PERCHE' NON INDOSSA TACCHI Empty Re: LICENZIATA PERCHE' NON INDOSSA TACCHI

Messaggio  0000653714 Dom Mag 15, 2016 6:30 pm

Trovo anche io inaccettabile che fatti del genere avvengano ancora nel 2016, evidentemente l'azienda non è interessata tanto alla qualità del lavoro e alla capacità dei suoi dipendenti, quanto all'aspetto estetico e alla femminilità delle donne che ci lavorano. Si tratta di vera e propria discriminazione, se non di umiliazione nei confronti delle lavoratrici! E come è stato già detto sopra, sicuramente atteggiamenti del genere non verrebbero mai adottati nei confronti degli uomini, una donna DEVE essere di bella presenza per lavorare a contatto con i clienti, ma non importa a nessuno se l'uomo è in sovrappeso o senza capelli. Purtroppo devo concordare anche con il/la collega che sopra ha fatto menzione al trattamento riservato purtroppo a volte (troppe volte) alle lavoratrici madri. Io lavoro proprio con i bambini e purtroppo sono tante, troppe, le madri che raccontano di essere umiliate e trattate in modo pessimo quando rientrano dalla maternità, vengono affidati loro lavori molto pesanti, vengono modificati gli orari di lavoro, sono spesso derise e umiliate quando si assentano per malattia dei figli. Tutto questo è una vergogna, è inaccettabile, mi auguro davvero che tutto ciò cambi al più presto.

0000653714

Messaggi : 31
Data d'iscrizione : 14.04.16

Torna in alto Andare in basso

LICENZIATA PERCHE' NON INDOSSA TACCHI Empty Licenziata perchè troppo bella

Messaggio  0000727597 Lun Mag 16, 2016 10:12 am

Ci troviamo indubbiamente di fronte ad un ulteriore caso di discriminazione femminile sul luogo di lavoro. E’ assurdo vedere come dopo anni di lotta femminile nel 2016 si parli ancora di questo. Apprezzo comunque la tenacia della giovane Nicola che non si è persa affatto d’ animo ,anzi ha voluto lanciare una petizione sul sito “parliament UK”per cambiare la legge . Riporto a tal riguardo un altro caso simile a questo che ha visto partecipe una giovane donna dell’ Iwoa. Melissa Nelson 32 anni,ex assistente dentista ,sposata con figli è stata licenziata dal suo datore di lavoro perché stando a quanto l’ uomo ha riferito “troppo bella per lavorare”.La donna aveva lavorato per tanti anni come cameriera ,poi ad un tratto la svolta ,un lavoro migliore con una retribuzione più elevata . L’ uomo ha riferito che essendo la donna troppo bella avrebbe messo seriamente in discussione il suo matrimonio. Ma la cosa più ridicola di questa storia consiste nel fatto che la donna si è rivolta alla Corte Suprema dell’ Iwoa ,la quale ha sentenziato :”«Questa decisione è una vittoria per i valori della famiglia poiché la signora Nelson è stata licenziata per salvare un matrimonio, non perché è una donna”. Da questa sgradevole storia di discriminazione ,come ha riferito l’ avvocato della donna ,si evince un cattivo messaggio. E’ come se i giudici (in questo caso una corte formata da soli uomini) non siano responsabili dei proprio impulsi sessuali,sono le donne a dover adottare un vestiario meno attraente e se la cosa dovesse sfuggire di mano ,i datori di lavoro saranno legittimati a licenziare . Trovo che questo sia un caso assolutamente deplorevole di discriminazione femminile, soprattutto perché la donna in questione non avrebbe potuto far nulla per cambiare la sua posizione ,se non che accettare di essere licenziata . Se aggiungessimo il fatto che la donna ha figli da sostenere ,non ci sono parole per descrivere l abominio della sentenza della Corte Suprema .

0000727597

Messaggi : 14
Data d'iscrizione : 12.04.16

Torna in alto Andare in basso

LICENZIATA PERCHE' NON INDOSSA TACCHI Empty Re: LICENZIATA PERCHE' NON INDOSSA TACCHI

Messaggio  Contenuto sponsorizzato


Contenuto sponsorizzato


Torna in alto Andare in basso

Torna in alto

- Argomenti simili

 
Permessi in questa sezione del forum:
Non puoi rispondere agli argomenti in questo forum.