La carica degli eco nidi: per bimbi a crescita sostenibile

Bavaglini, asciugamani, lenzuola, sacche per il ricambio in tessuto biologico certificato. Poi pannolini lavabili, cibo biologico e giochi realizzato con materiale riciclato. Infine pannelli solari per l’acqua e fotovoltaici per l’elettricità; acqua piovana il giardino, tinte e vernici naturali sui muri; baby orto e corsi di psicomotricità. Benvenuti nell’asilo nido tutto eco e molto sostenibile che si sta affermando in Italia tra bio architettura e risparmio energetico.
Il primo nido famiglia vegano e sostenibile a Milano è il Nido Famiglia Naturà, nato a novembre 2015 grazie all’Associazione di solidarietà famigliare Kune e ad alcune giovani famiglie del territorio, che offre ai suoi piccoli ospiti pranzi e merende vegane. Il nido nato nel cuore di Città Studi a Milano, accoglie un massimo di 5 bambini, con un’età, dai 3 mesi ai 3 anni, proponendo loro cibo 100% vegetale, in un contesto educativo ampio, che ha come primaria finalità, quella di porre l’attenzione sulle tematiche ambientali, ed educare i più piccoli all’ecologia, al rispetto per la natura e gli animali.I bimbi infatti, tramite strumenti educativi, quali il riciclo creativo, la raccolta differenziata, giochi in legno, e giochi fatti con materiali di recupero, imparano divertendosi nel modo più naturale possibile.
Nel nido è bene altresì sottolineare come si usano esclusivamente pannolini lavabili e prodotti green, sia per la detergenza dei piccoli che per le pulizie; inoltre gli arredi sono bio-ecologici, cioè privi di sostanze tossiche.La cucina poi, è un vero e proprio laboratorio creativo, ove ogni giorno si preparano i pasti secondo le indicazioni di un nutrizionista esperto di alimentazione vegana, in grado di garantire i nutrienti e l’apporto calorico utile ad una crescita sana e forte dei bimbi ospiti; pietanze sane, gustose e sempre nuove a base di cereali, legumi, oli vegetali, frutta fresca e frutta essiccata, e dolcificanti naturali.Il nido famiglia inoltre, mira a coinvolgere le famiglie nell’educazione dei piccoli, e a tal fine, oltre l’orario “scolastico”, organizza corsi di musica e di baby massaggio, ed incontri con esperti psicologi, nutrizionisti, pediatri, e molti altri, onde affrontare tematiche specifiche. Altre iniziative dello stesso genere sono state promosse in varie città italiane. Anche a Bologna si chiama “Gaia Nido“, si trova in via Felice Battaglia ed è una produzione della Cooperativa Sociale Cadiai, che ha creato questo “format” di eco nido. La struttura risponde ai criteri della bio architettura.Alla sostenibilità ambientale della costruzione si è voluta affiancare una sostenibilità declinata quotidianamente nelle prassi organizzative e nei comportamenti. Ho sentito e letto inoltre per rimanere in tema di tanti progetti che riguardano l'aiuto delle famiglie e soppratutto delle mamma!avete sentito parlare di MammaSOStenibili? Credo comunque che iniziative di questo genere siano di fondamentale importanza, ed è bene che le nuove proposte innovative interessino anche o forse soprattutto i più piccoli, dato che rappresentano il futuro!

"Cambiare mentalità, per salvare vite", questo è il motto della Croce Rossa, che riconosce l'impatto dei cambiamenti climatici sulla salute delle persone.
In un comune limitrofo al mio, l'Associazione ha dato vita al "Piedibus", i Volontari accompagnano a piedi i bambini a scuola. Questo sia per ridurre l'emissione di CO2, sia per insegnare ai più piccoli uno stile di vita sano e sicuro, in quanto "camminare fa bene", fa tenere in allenamento e non ha un impatto ambientale.
Inoltre, con tale servizio, si da un contributo anche alle madri lavoratrici che possono usufruire di questa attività gratuita.
Cambiare la mentalità di persone adulte non è facile, ritengo che la diffusione di uno stile di vita più sano e rispettoso debba riguardare tutte le età, con la speranza che i più piccoli possano insegnare qualcosa a chi piccolo non è più.

Le strutture di questi asili sono semplici e intuitive, a misura di bambino. L'obbiettivo di conciliare qualità e funzionalità con un approccio sostenibile ha condotto a scelte che riguardano la progettazione secondo le regole della bio climatica, l'uso di energie rinnovabili, la riduzione del consumo d'acqua e la selezione di materiali costruttivi certificati e riciclabili. Condivido ció che è stato detto nel commento precedente: tale iniziativa fa sì che i bambini crescano e sviluppino le loro capacità motorie e intellettuali imparando a condividere uno stile di vita sano e rispettoso dell'ambiente in cui vivono. Qualità del tutto apprezzabile visto che le nuove generazioni rappresentano il futuro. È importante potere e sapere sfruttare le risorse che ci circondano in prospettiva di un mondo più salubre e pulito.

723186 ha scritto:Le strutture di questi asili sono semplici e intuitive, a misura di bambino. L'obbiettivo di conciliare qualità e funzionalità con un approccio sostenibile ha condotto a scelte che riguardano la progettazione secondo le regole della bio climatica, l'uso di energie rinnovabili, la riduzione del consumo d'acqua e la selezione di materiali costruttivi certificati e riciclabili. Condivido ció che è stato detto nel commento precedente: tale iniziativa fa sì che i bambini crescano e sviluppino le loro capacità motorie e intellettuali imparando a condividere uno stile di vita sano e rispettoso dell'ambiente in cui vivono. Qualità del tutto apprezzabile visto che le nuove generazioni rappresentano il futuro. È importante potere e sapere sfruttare le risorse che ci circondano in prospettiva di un mondo più salubre e pulito.

Condivido ovviamente l'importanza che i bambini crescano con determinati valori e consapevoli dell'importanza del consumo dell'acqua, del riciclo, con uno stile di vita sano e sostenibile. L'utilizzo di energie rinnovabili, la selezione dei materiali certificati e riciclabili è di certo lodevole e come dici tu è assolutamnte importante sfruttare le risorse nel modo migliore possibile.
Mi chiedo però, senza accusare in alcun modo tale scelta di vita e tale dieta a cui in realtà sono anche piuttosto vicina, quanti genitori siano disposti a mandare i propri figli in un nido vegano...

Esiste un altro asilo ecosostenibile a Guastalla, creato dopo due anni dal terremoto in Reggio Emilia che aveva raso al suolo anche due istituti scolastici per bambini. Questa struttura è costruita interamente in legno e vetro, con l’impiego di materiali riciclati, privi di sostanze chimiche che, inalate nel tempo, possono risultare nocive. Gli ambienti vengono riscaldati con un sistema di canalizzazione dell’acqua calda che passa attraverso i pavimenti, inoltre è presente un sistema di recupero dell’acqua piovana, poi riutilizzata per annaffiare il giardino. Tutte le attività si svolgono intorno all’importanza dell’ambiente, infatti, peri bambini, la struttura costituirà un nuovo metodo per essere a stretto contatto con la natura. Questo progetto potrebbe essere un nuovo esempio ecosostenibile per le scuole del futuro.

Credo che creare degli “eco nidi” come quello di Milano sia un’ottima iniziativa per avvicinare ed abituare i bambini, fin dalla tenera età, al rispetto per l’ambiente e indirettamente per la propria salute. Purtroppo, quando andavo all’asilo io (ho 20 anni, quindi credo di parlare a nome di molte persone che partecipano a questo forum) non si dava una tale importanza alla raccolta differenziata o all’utilizzo di giocattoli e impianti “green” tanto è vero che la maggior parte dei miei coetanei non sono cresciuti con una solida cultura del rispetto per l’ambiente ma magari vi si sono avvicinati più tardi a seguito di un interessamento volontario alla materia.
Rimango scettica riguardo alla fornitura di pasti vegani perché credo che una scelta alimentare del genere debba essere fatta con una certa maturità e consapevolezza. Non voglio entrare nel dettaglio di questo regime alimentare né giudicare se sia giusto o meno perché non ne ho le competenze, ma personalmente trovo sbagliato “imporre” a dei bambini così piccoli uno stile di vita di questo tipo.
Come la ragazza che ha scritto il commento precedente, anche io inizialmente mi sono chiesta quanti genitori siano disposti a mandare i loro figli in un nido vegano ma dopo aver visto, nell’hotel dove lavoro, moltissime famiglie con figli vegani, mi viene da dire che “riempire” questi asili non dovrebbe essere difficile.