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Il nuovo contratto integrativo Ducati Motor. La parola d’ordine è partecipazione.

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Messaggio  724326 Sab Mag 07, 2016 4:06 pm

La Rossa di Borgo Panigale ha avuto numerosi motivi per festeggiare: il raggiungimento dello storico record di 1 milione di moto prodotte, la certificazione di eccellenza Top Employer2015 e, last but non least, la firma del nuovo contratto integrativo e di partecipazione.

Firma sudata, che ha richiesto 20 mesi di contrattazione e che ha portato come risultato un corposo volume di 50 pagine in cui si regolamentano tutti gli aspetti della vita aziendale.

Tre i fil rouge che si snodano attraverso le pagine: il primo è certamente il concetto di partecipazione. Esemplificativo il titolo stesso del nuovo contratto di secondo livello, titolato “Contratto integrativo e di partecipazione”, come nelle migliori tradizioni tedesche.

Su tale concetto, ripreso dalla “Charta dei rapporti di lavoro del Gruppo Volkswagen”, si basa l’impostazione e la gestione delle relazioni industriali: «lo sviluppo di avanzate relazioni industriali che […] consentano l’implementazione dei diritti di partecipazione (informazione, consultazione e contrattazione) che possano assicurare all’azienda il pieno sviluppo dei livelli di professionalità delle proprie Risorse Umane, dell’occupazione (con particolare riferimento al sito di Bologna), l’incremento della produttività, dell’efficienza, dell’efficacia ed il miglioramento delle condizioni economiche e sociali dei dipendenti.». In tal senso si inserisce sia la decisione di prendere parte ai comitati mondiali, europei e nazionali del Gruppo Volkswagen, sia di creare quattro commissioni tecniche bilaterali con funzioni consultive e propositive, composte da rappresentanti di parte sindacale e di parte aziendale, per aprire tavoli di confronto e sviluppo su tematiche aziendali strategiche.

Il secondo filo conduttore è quello della valorizzazione del Made in Italy, con particolare riferimento al potenziamento delle eccellenze del settore emiliano: pur nella necessità di internazionalizzare alcuni processi produttivi, l’accordo assicura la centralità dello stabilimento di Borgo Panigale, confermando le attività di ricerca e sviluppo al suo interno e la scelta di avvalersi prevalentemente di fornitori italiani, nonché di incrementare i livelli occupazionali nel prossimo triennio.

Inoltre, da sottolineare l’importanza che l’accordo dà anche alla responsabilità sociale d’impresa, che si esplicita in diverse modalità. Dall’estensione della assistenza sanitaria complementare, all’assistenza all’infanzia, ad una maggiore attenzione all’impatto ambientale da parte dell’azienda, passando per l’innovativo progetto DESI. Quest’ultimo progetto, il cui acronimo sta per Dual Education System Italy, si presenta come uno dei primi progetti a livello italiano che prova ad introdurre il sistema di formazione duale tedesco all’interno del nostro ordinamento scolastico. Progettato in un’ottica di responsabilità sociale d’impresa a livello territoriale, si configura come uno dei fiori all’occhiello del nuovo integrativo Ducati.

Grande valorizzazione viene data nel nuovo accordo anche alla qualità del contributo di tutti i lavoratori, nonché alle competenze e ai risultati sia dell’individuo che del gruppo in cui lavora, sia attraverso il premio di risultato che attraverso il premio di team, mirando dunque alla responsabilizzazione di tutti i lavoratori dei diversi flussi produttivi attraverso un impegno comune. Oltre a ciò, il nuovo integrativo intende rafforzare ed estendere lo strumento della Polivalenza e Polifunzionalità, inteso come «strumento retributivo attraverso il quale favorire la crescita dei livelli di competenze e flessibilità professionale, favorendo nel contempo una più ampia partecipazione ai percorsi di sviluppo professionale del personale coinvolto».

Infine, certamente da non trascurare, soprattutto se riferita ad una delle aziende che è da sempre uno storico baluardo FIOM, la conquista dell’introduzione del regime dei 21 turni settimanali all’interno del reparto delle Lavorazioni meccaniche. Al fine di mantenere alti standard tecnologici e di innovazione, nonché di adottare metodologie organizzative in linea con le best practices del Gruppo Volkswagen, il nuovo integrativo introduce un sistema di turnazione di tre turni giornalieri per sette giorni alla settimana per otto ore al giorno e che prevede, nello specifico, che a tre giorni lavorativi consecutivi ne seguano due di riposo. Nel complesso dunque, gli operatori lavoreranno meno ore e percepiranno salari più elevati grazie alle indennità previste per questo sistema di turnazione. Un importante passo sia da parte aziendale che da parte sindacale, la quale ha riconosciuto la necessità di tale novità al fine di tenere in equilibro le esigenze aziendali e dei lavoratori, consolidando nello stesso tempo la stabilità e lo sviluppo aziendale.

Il nuovo contratto integrativo punta dunque a costruire un sistema aziendale che sappia valorizzare tutte le istanze aziendali, proiettando sempre più l’azienda verso un modello partecipativo e di welfare aziendale tedesco. Ed i premi ed i meriti che Ducati sta conquistando sono solo l’anticipazione di quello che questo nuovo modello potrà darle negli anni a venire!

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Il nuovo contratto integrativo Ducati Motor. La parola d’ordine è partecipazione. Empty Re: Il nuovo contratto integrativo Ducati Motor. La parola d’ordine è partecipazione.

Messaggio  0000644763 Lun Mag 09, 2016 8:46 am

Circa sei mesi fa, Ducati ha ricevuto la visita del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti, che accompagnato da Claudio Domenicali, Amministratore Delegato di Ducati, ha visitato il Museo, lo stabilimento, il laboratorio permanente Fisica in Moto e i Training Center.
Durante la sua permanenza in Ducati, il Ministro del Lavoro ha incontrato tutta la Direzione Aziendale e le Rappresentanze Sindacali Unitarie (RSU), che hanno presentato a Poletti il recente “Contratto Integrativo e di Partecipazione” e i proficui risultati raggiunti a otto mesi dalla sua introduzione. Tra i temi mostrati dalla Direzione di Ducati e le RSU al Ministro del Lavoro, ci sono stati l’innovativo sistema premiante basato su un metodo di miglioramento continuo e mirato alla riduzione degli sprechi, l’introduzione dei 21 turni nell’area delle Lavorazioni Meccaniche e dei Part Time Verticali a tempo indeterminato come strumento di stabilizzazione della forza lavoro stagionale. “Ducati rappresenta un esempio efficace di come si possano realizzare relazioni industriali e modelli contrattuali innovativi, nel segno della collaborazione e della valorizzazione delle competenze. Di particolare interesse, da questo punto di vista, il “Contratto Integrativo e di Partecipazione del triennio 2015-2017” che, oltre a prevedere nuovi investimenti e uno sviluppo dell’occupazione, incrementa il premio di risultato e introduce miglioramenti nel sistema di welfare aziendale.” ha detto Poletti. “Si tratta di due strumenti importanti per migliorare la produttività dell’impresa e il benessere dei lavoratori che il Governo intende promuovere prevedendo a questo fine, nella legge di Stabilità, un trattamento fiscale di favore”.
La Ducati è un’azienda in cui i lavoratori sono accomunati da uno straordinario amore per il prodotto e dalla convinzione che benessere e produttività sono due facce della stessa medaglia. Infatti, solo un miglioramento continuo della competitività rende possibile un aumento del welfare e una ridistribuzione, anche sul territorio, dei risultati postivi.

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Il nuovo contratto integrativo Ducati Motor. La parola d’ordine è partecipazione. Empty RE:IL NUOVO CONTRATTO INTEGRATIVO DUCATI MOTOR. LA PAROLA D’ORDINE È PARTECIPAZIONE.

Messaggio  0000725088 Mer Mag 11, 2016 4:05 pm

I pilastri che sorreggono l'accordo FIOM-Ducati sono quattro:
1. Un sistema di relazioni sindacali basato sull'adozione dei principi della "Charta" dei Lavoratori del gruppo VW (di cui Ducati fa parte dal 2011), che comprende l'istituzione di commissioni paritetiche e il rafforzamento del ruolo delle Rsu;
2. Una forte contrattazione di tutti gli aspetti della vita lavorativa, a partire dall'organizzazione del lavoro;
3. La responsabilità sociale di Ducati nei confronti dei dipendenti e della comunità in cui opera;
4. La valorizzazione del lavoro attraverso un meccanismo che, in aggiunta al tradizionale premio di risultato per tutti i lavoratori, valorizzi sia l'individuo (con il rafforzamento degli istituti della polivalenza e della polifunzionalità), sia il gruppo di lavoro.
Grande importanza viene data alla Partecipazione, "è lo strumento attraverso cui offrire ai dipendenti della Ducati l'accesso alle informazioni sull'andamento dell'Azienda, la possibilità di influenzare le scelte strategiche con la contrattazione e partecipare ai risultati (...) È intesa come volontà costante di negoziazione, con diritto di proposta, per la ricerca di soluzioni condivise e, per questo motivo, forti e di certa realizzazione".
Per quanto concerne il tema della occupazione, l'accordo Ducati segna un dato in controtendenza, in quanto ci sarà un incremento dei livelli occupazionali di 100 lavoratori assunti a tempo indeterminato nei prossimi tre anni, che si aggiungono alle 30 assunzioni già effettuate nel 2014 con contratto a tempo indeterminato e a part-time verticale. Per quanto concerne il regime dei licenziamenti, la Fiom Cgil ha formalmente chiesto all'azienda di non applicare ai nuovi assunti quanto previsto dal "contratto a tutele crescenti"; infatti, se in Ducati Motor si applicano i principi della Charta dei rapporti di lavoro nel Gruppo Volkswagen (e tutte le modalità di ingresso in azienda sono frutto di anni e anni di contrattazione aziendale), non si vede proprio perché creare un regime normativo così penalizzante per i giovani.
A conclusione di un lungo percorso che ha visto coinvolta anche la regione Emilia Romagna, prenderà vita il cosiddetto Dual education system Italy, in collaborazione con Lamborghini: 48 giovani che frequentano scuole secondarie di indirizzo tecnico potranno accedere a un percorso formativo di 1500 ore l'anno in azienda (si tratta di formazione in luogo separato dall'attività produttiva) a fronte di una borsa di studio di 600 euro mensili: scuola e lavoro si intrecciano così in un legame virtuoso senza indebite sovrapposizioni.
Per quanto concerne il "salario" l'accordo prevede un premio di risultato che ha un valore medio sul triennio pari a 2500 euro; nel 2017 il premio raggiungerà un valore massimo di 2700 euro, con una quota di anticipo annuo garantito pari al 60% del valore del premio stesso.
Alla consultazione referendaria, che si è conclusa il 26 febbraio 2015, hanno partecipato 804 lavoratori (oltre l'80% dei dipendenti dell'azienda) e i voti favorevoli sono stati il 78%.

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Il nuovo contratto integrativo Ducati Motor. La parola d’ordine è partecipazione. Empty Ducati: un modello che funziona

Messaggio  725283 Gio Mag 12, 2016 11:23 am

L'esempio fornito dal contratto integrativo della Ducati Motor dimostra come sia possibile perseguire politiche di partecipazione e collaborazione aziendale, senza intaccarne la produttività e i profitti, ma, anzi, costituendone una delle concause di tale successo. La Ducati rappresenta un modello di impresa di successo, estremamente competitivo sul mercato globale, con prodotti di prima qualità che esaltando il Made in Italy, e spero che esso possa aprire la strada ad altre esperienze del genere, per giungere (chissà quando) prima o poi a potere trovare politiche anche in relazione alle piccole-medio imprese.

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