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Coca Cola life: anche il colosso delle bibite si responsabilizza?

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Messaggio  0000724448 Mer Apr 20, 2016 3:21 pm

Impossibile non averla notata sugli scaffali dei supermercati. Mi riferisco alla nuova bottiglia della Coca Cola, caratterizzata dall'etichetta verde e denominata "Coca Cola life". Il prodotto in questione è l'ultimo ritrovato del colosso delle bibibite analcoliche, in vendita in Italia già da due mesi, (già in commercio in altri paesi dal 2013) che possiede un contenuto calorico inferiore del 40% rispetto al prodotto tradizionale grazie al minor contenuto di zucchero dovuto all'apporto dell'edulcorante estratto dalle foglie di stelvia.
Come sappiamo la responsabilità sociale d'impresa non riguarda solo la trasparenza finanziaria delle imprese e il rispetto dell'ambiente, ma anche il rapporto con le varie categorie di stakeholder, prima fra tutti quella dei consumatori, ai quali, così come previsto dal Libro Verde dell'Unione europea, Bisogna vendere prodotti sempre più sicuri e salubri.
Stando alle caratteristiche del prodotto, la Coca Cola sembra essersi impegnata verso una maggiore integrazione della della RSI, ma dietro questa ultima trovata non si può fare a meno di notare l'ennesimo escamotage Per sostenere la concorrenza; conclusione non troppo affrettata vista la capacità della compagnia americana di trasformare in elemento di marketing tutto ciò che tocca (e un esempio è proprio il colore dell'etichetta, quel verde che richiama la salute e la natura).
Infatti, facendo riferimento a quanto sostengono gli analisti del mercato, più che ad uno slancio di premura nei confronti dei consumatori, ci troveremmo di fronte ad una mossa imprenditoriale per rilanciare le vendite della bibita gassata più famosa, che ha subito un calo di vendite su scala mondiale del 2,8% dovuto alle considerazioni fatte dai medici sulle conseguenze dannose per il nostro organismo causate dal consumo di Coca Cola e alle censure degli ultimi spot pubblicitari che invitavano i consumatori ad avere la Coca Cola sempre a tavola durante i pasti.
Sicuramente quando una grande multinazionale crea un prodotto più sano bisogna essere soltanto soddisfatti, ma, quando si deduce che l'impegno profuso è dovuto a sole questione di marketing, il grado di soddisfazione diminuisce. Non si pretende assolutamente che con la diffusione della RSI le imprese diventino totalmente altruistiche, quasi benefattrici, ma finché l'impegno per una maggior responsabilità sociale non si distaccherà un po' dagli interessi economici sarà difficile vedere risultati importanti e concreti.
Cosa ne pensate di questa ultima iniziativa della Coca Cola e di quelle simili di altre multinazionali che nascondo finalità economiche?

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Coca Cola life: anche il colosso delle bibite si responsabilizza? Empty è davvero responsabilità sociale?

Messaggio  722481 Mer Apr 20, 2016 4:27 pm

Collega, condivido con te i tuoi dubbi e le tue perplessità circa la natura reale di queste iniziative. Hai fatto bene a citare le tue idee in quanto è ormai, purtroppo, risaputo che multinazionali come queste hanno come valore guida il "Dio Profitto" e che, pur di raggiungere i loro obiettivi e vendere ai consumatori i loro prodotti, sono disposti ad "accettare" politiche sociali. Ma la domanda è sempre la stessa: si tratta veramente di tentativi di responsabilizzare l'impresa, o è il solito teatrino delle multinazionali volto ad aumentare notevolmente il loro profitto? Ognuno libero di pensarla a modo suo. Vorrei, però, aggiungere che l'iniziativa citata da te non è la prima messa in atto dalla Coca Cola. Dopo l’avvio delle campagne di sensibilizzazione al riciclo, i vertici della multinazionale hanno annunciato di voler dare il via libera ad alcuni progetti di sostenibilità industriale e ambientale. Uno sforzo che gli amministratori della compagnia vorrebbero fosse accompagnato anche dalle azioni delle altre grandi industrie. Per questo il managing director della società, Simon Baldry, a margine del convegno londinese dei produttori di bibite analcoliche, ha voluto sottolineare come i consumatori siano diventati più sensibili alle tematiche ambientali e al cambiamento climatico e stiano facendo forti pressioni affinché le industrie mettano al centro del loro business azioni realmente sostenibili. Una sollecitazione che si traduce, inevitabilmente, in un invito a adottare politiche più responsabili per non vedere crollare il proprio fatturato nei prossimi anni. Baldry ha voluto sottolineare che dovranno essere intraprese per il futuro azioni concrete sulla strada della responsabilità sociale di impresa, adottando nuove misure di eco-sostenibilità. La multinazionale si è anche impegnata a ridurre entro il 2020 del 15% la sua "impronta di carbonio". Sono molto scettico, personalmente, che queste iniziative rientrino in un'ottica responsabilizzante, ma penso siano piuttosto l'ennesimo tentativo di allargare ed espandere il mercato.

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Messaggio  0000724338 Mer Apr 20, 2016 5:43 pm

Navigando su internet mi sono imbattuta su delle iniziative promosse da Coca-Cola, tra le quali merita di essere citata la Fondazione Coca-Cola HBC Italia. Gli obiettivi che Coca-Cola vuole raggiungere attraverso l’istituzione di tale fondazione sono svariati, tra cui rileva, soprattutto, la tutela e il rispetto dell'ambiente e del territorio, attraverso la protezione dei bacini idrografici locali e aumentando il riciclo dei materiali.
Tra i tanti scopi della fondazione sono ricompresi anche: la concessione di borse di studio e di ricerca, di intesa con Università ed Istituti; il supporto ad Enti ed Associazioni che si dedicano ad interventi di solidarietà sociale; la promozione della tutela della salute e del benessere fisico, attraverso l’attività motoria e sportiva.
Inoltre, tra le tante iniziative della fondazione vi è la Media Running Challenge, una corsa organizzata al fine di raccogliere fondi da destinare a ONG locali.
A mio avviso, questi progetti e finalità sono validissimi, così come quelli da voi proposti, ma credo che non si tratti di una questione di mera responsabilità sociale, infatti, come sappiamo, il confine tra questa e l’interesse economico è labile. Questi comportamenti responsabili hanno, per l’appunto, dei riscontri positivi sul lavoro dell’azienda: ad esempio, ridimensionando l’impatto ambientale dell’attività aziendale attraverso una riduzione di acqua, energia ed imballaggi utilizzati per produrre ciascuna bevanda, la stessa Coca-Cola ne guadagnerebbe in termini di efficienza. È necessario, inoltre, non sottovalutare l’effetto positivo che tali iniziative apportano nei confronti dell’immagine dell’azienda.

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Coca Cola life: anche il colosso delle bibite si responsabilizza? Empty Re: Coca Cola life: anche il colosso delle bibite si responsabilizza?

Messaggio  0000187903 Gio Apr 21, 2016 10:19 am

A mio parere la Coca cola life è una falsa iniziativa di RSI e misero tentativo di far passare una bevanda considerata da sempre come poco salutare,la coca cola "tradizionale" perché piena di zuccheri e ingredienti artificiali,per una bevanda che all'improvviso diventa salutista,naturale.Si tratta di una finalità,come diceva il collega nel post iniziale,che mira ad incrementare le vendite del prodotto.
I punti di forza che che devono risaltare per conquistare e convincere il consumatore infatti,sono messi tutti in maiuscolo sull'etichetta:
-il verde della stessa che da l'immagina della natura,di qualcosa di incontaminato;
-il fatto che contiene il 36% di calorie in meno della coca cola rossa e soprattutto che contiene come dolcificante la stevia,un dolcificante di origine naturale,che sostituisce l'aspartame (di origine artificiale)presente nelle altre versioni dietetiche;
-la scritta "life":per richiamare qualcosa di naturale,biologico.
Come se zucchero e calorie insomma,fossero gli elementi meno salutari rispetto agli altri contenuti nella coca-cola.
Tutto quello che invece non conviene far sapere è messo in minuscolo sul retro:perché non è scritto infatti in caratteri maiuscoli che anche la coca cola life infatti contiene,come la "rossa":coloranti,acido fosforico e una alta percentuale di zucchero?Con le sue 270 Kcal non credo infatti possa considerarsi una bevanda ipocalorica.
A ciò si aggiunga poi il fatto che la stevia,decantata come dolcificante naturale,viene estratta e raffinata nelle industrie.Anche se un ingrediente naturale o quasi,inoltre,nessuno dice che non bisogna comunque esagerarne nel consumo.
Siamo quindi così sicuri che si un prodotto così naturale?Io,non credo proprio che togliendo zucchero e abbassando le calorie,un prodotto diventi più naturale.A me sembra una trovata per tutelare la salute non dei consumatori ma dell'azienda,che,puntano molte volte a far credere ai consumatori cosa conviene a loro.

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Coca Cola life: anche il colosso delle bibite si responsabilizza? Empty Re: Coca Cola life: anche il colosso delle bibite si responsabilizza?

Messaggio  0000733408 Lun Apr 25, 2016 9:55 am

Coca-Cola life nasce dall’esigenza di fronteggiare il calo di vendite che ha visto protagonista la multinazionale nel 2015: un calo del 5% in valore. I motivi si possono ricercare nella maggiore consapevolezza acquisita dai consumatori verso il profilo nutrizionale delle bevande, senza contare, inoltre, le accuse che sono state rivolte alla società: finanziamenti per ricerche al fine di dirottare le sempre più crescenti responsabilità per i tassi di sovrappeso e obesità dovuti dalla cattiva alimentazione.
La rivoluzione Coca-cola sembra essere mirata a fronteggiare il lento, ma progressivo abbandono, da parte dei consumatori, della bevanda americana più famosa del mondo. A parer mio, come dei miei Colleghi qui presenti, la scelta della multinazionale di creare una bevanda più “green” (in tutti i sensi: l’etichetta verde richiama all’ecologia, alla salute e al cibo sano) è evidentemente una scelta di marketing, più che un moto di sensibilità nei confronti della salute dei consumatori. L’obiettivo è quindi quello di inserire il nuovo prodotto a metà strada tra la bibita tradizionale e la Coca-Cola zero, che utilizza dolcificanti di sintesi (insomma un vero toccasana!). La multinazionale si cimenta perciò in una prova ardita, infatti non è detto che abbia successo questa nuova campagna, anche se analizzandola dal punto di vista strettamente economico (e anche un po’ cinico) è stata sicuramente un’idea brillante: l’etichetta rossa fiamma simbolo delle feste e della sfrenatezza si è sostituito a un verde accogliente e morigerato. Si è creata, in modo efficacemente evocativo, un’immagine ambientalista, con poche calorie (13 cucchiai di zucchero contro i 21 della sorella rossa), con un richiamo più soft a feste e divertimenti. Insomma un nuovo volto della società è sbarcato sul mercato: più attenta alla salute e al benessere dei suoi consumatori. Certamente questo è quello che vuole far credere, ma ritengo comunque, benché si tratti squisitamente di un parere personale, che sia una campagna efficace che potrà portare benefici alla multinazionale la quale finalmente sta comprendendo che non è più possibile ignorare le campane d’allarme suonate da medici e nutrizionisti. Poi se riuscirà a compiere questo passo verso un futuro più green, accompagnato da elevati profitti, tanto di cappello!

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Coca Cola life: anche il colosso delle bibite si responsabilizza? Empty Coca Cola "Life"

Messaggio  0000727567 Lun Apr 25, 2016 5:22 pm

Condivido pienamente i dubbi riportai dai colleghi. La celeberrima azienda della Coca-Cola, oltre a ricevere spinte "riformatrici" da parte dei governi per rendere la bevanda meno calorica ,pur facendola rimanere gustosa, deve fare i conti con il bisogno sempre più stringente da parte dei consumatori di consumare bevande sane ,sacrificando il gusto gassato della classica Coca-Cola. È proprio questo il messaggio che Coca-Cola ha voluto lanciare con l'abbinare il sostantivo "Life" al colore verde che richiama le foglie di stevia. Tuttavia, la realtà è ben altra: il tentativo dell'azienda sembra una mera trovata commerciale poiché , rimpiazzando lo zucchero con la stevia ,non si risolve il problema del carattere "unhealthy" della bevanda : il consumo calorico potrà anche essere inferiore, ma non bisogna dimenticare gli altri ingredienti come coloranti, caffeina, acido fosforico e il 19% della quantità di zucchero giornaliera raccomandata. È sbagliato ingenerare nei consumatori la convinzione che un consumo inferiore di calorie equivalga alla scelta più salutare; la sensibilizzazione crescente all'adozione di uno stile di vita sano sta rendendo coscienti i consumatori i quali, infatti, qualora dovessero decidere di consumare una bevanda sana, non di certo sceglierebbero la Coca-Cola "Life", comportando di fatto una diminuzione nel consumo. Pertanto l'intervento della Coca Cola ,con l'introduzione della bevanda Life, sembra essere un disperato tentativo di "correre ai ripari", in cui si intravede ben poco l'interesse ad avanzare una proposta effettivamente salutare.

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Coca Cola life: anche il colosso delle bibite si responsabilizza? Empty Coca cola: davvero così "life"?

Messaggio  0000724504 Mer Apr 27, 2016 9:46 pm

Sono pienamente d'accordo con i colleghi nel pensare che sia soltanto un'altra trovata commerciale dell'azienda; dopo la Coca Cola “light”, quella “zero”, adesso arriva una nuova versione: la Coca Cola life. Ma siamo sicuri che sia veramente così life?
Quando a produrre un prodotto più naturale è una multinazionale che, come tutte le sue simili, pensa soprattutto al profitto, i dubbi sulla effettiva naturalità della bevanda sorgono.
Tale prodotto, come già sottolineato dai colleghi, è realizzato con la stevia, una pianta aromatica, originaria del Sud America, da cui si ricava un dolcificante naturale con un potere edulcorante 200 volte più forte di quello dello zucchero tradizionale, largamente impiegato nelle normali bibite gassate. In base a quanto dichiarato dall'azienda una lattina da 33cl di questa cola avrebbe solo 64 calorie contro le 134 della Coca Cola normale. Ma la Coca Life contiene anche zucchero, ben 6,7 grammi per 100 ml, vale a dire 33,5 grammi per una bottiglietta da mezzo litro.
In particolare, Sandra Jones, professoressa dell'Australian Catholic University, ha fatto presente delle ricerche di nutrizionisti i quali hanno sottolineato che semplicemente rimuovendo (o in questo caso riducendo) lo zucchero e rimpiazzandolo con la stevia non si rende sana una bevanda o un alimento. Infatti, ha continuato Jones, Coca Cola Life contiene sempre coloranti, caffeina, acido fosforico e il 19% della quantità di zucchero giornaliera raccomandata.
Quando per anni si è prodotta una bevanda dalle dubbie qualità salutistiche, è difficile credere che all'improvviso sia nata una coscienza naturalistica, soprattutto se l'iniziativa parte proprio dalla multinazionale regina indiscussa del marketing.

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Coca Cola life: anche il colosso delle bibite si responsabilizza? Empty Re: Coca Cola life: anche il colosso delle bibite si responsabilizza?

Messaggio  0000725229 Gio Apr 28, 2016 1:56 pm

Cari colleghi, aggiungo i miei dubbi ai vostri sulla reale qualità del nuovo prodotto Coca Cola ma soprattutto riguardo la proclamata bontà della nuova iniziativa . A dirla tutta, parto un po' prevenuto nei confronti della suddetta multinazionale, essendomi sempre informato adeguatamente circa le proposte da questa introdotte nel corso del tempo. Prendendo in esame la Coca Cola Zero ad esempio, è possibile fare alcune considerazioni.
Sull'etichetta è ben visibile la scritta "zero zuccheri" e questa informazione di per sé è vera; a zuccherare la bevanda però ci pensa l'aspartame, una sostanza proteica con un potere dolcificante circa 200 volte superiore a quello dello zucchero e pertanto ne bastano quantità irrilevanti per ottenere lo stesso effetto. L'aspartame è stato testato sui topi, e si è manifestata la comparsa di tumori, probabilmente dovuti al metanolo (veleno mortale) presente nella sostanza. Il metanolo interferisce con la riproduzione del DNA e causa difetti di nascita. Data la mancanza di alcuni enzimi chiave, gli esseri umani sono molto più sensibili agli effetti tossici del metanolo rispetto agli animali. Di conseguenza, le prove sull'aspartame e sul metanolo fatte a spese degli animali da laboratorio non riflettono correttamente il pericolo per gli esseri umani.
Come precisato dal Dott Woodrow C. Monte, direttore del laboratorio di Scienza degli Alimenti e della Nutrizione dell'Università di Stato dell'Arizona, "non ci sono studi effettuati sugli umani o sui mammiferi per valutare possibili effetti mutageni, teratogenici, o cancerogeni causati dall'assunzione cronica dell'alcool metilico".
Oltretutto nel giugno del 1996, senza un pubblico avviso, l' FDA ( Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali ) ha rimosso tutte le limitazioni riguardanti l'impiego dell'aspartame permettendo così il suo utilizzo in tutto, compresi gli alimenti che vengono riscaldati o cotti.
Sinceramente, mi sembra più che lecito dubitare di un'azienda che immette prodotti del genere sul mercato.


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Coca Cola life: anche il colosso delle bibite si responsabilizza? Empty Re: Coca Cola life: anche il colosso delle bibite si responsabilizza?

Messaggio  0000723896 Ven Apr 29, 2016 6:25 pm

Condivido in pieno i dubbi esposti dai colleghi su questo argomento.
A mio avviso, la Coca Cola sta tentando di ripulirsi la coscienza (o meglio, di ricostruirsi un po' la facciata) con prodotti pseudo light e green attraverso imponenti iniziative di marketing: negli Stati Uniti ha esordito di recente una pubblicità, promossa da quest'ultima, che punta a far apparire il gruppo Coca Cola interessato alla tutela della salute dei consumatori.
Lo spot in questione vorrebbe sensibilizzare le persone su un problema come quello dell'obesità, una malattia, come sappiamo, molto diffusa nel mondo e in particolare nell'America del nord.
Negli ultimi anni la multinazionale delle bibite gassate è stata più volte accusata da nutrizionisti e medici di commercializzare prodotti che causano gravi problemi alla salute perché ricchi di zuccheri e caffeina che provocano alterazioni metaboliche, malattie cardiovascolari, diabete e obesità.
Nel tentativo di ripulire immagine e coscienza, ha ideato questo spot che non fa altro che sfruttare un grave problema di salute per lanciare nuove bibite dietetiche contenenti zero zuccheri in modo da apparire più etica e non perdere clienti tra le persone sovrappeso o che addirittura soffrono di obesità.
L'ennesima vile mossa di mercato per incrementare le vendite, poco importa se i profitti che ne derivano sono fatti sulla pelle delle persone: siamo lontani anni luce dal concetto di responsabilità sociale dell'impresa a tutto tondo.
Le grandi corporazioni in generale ci hanno dimostrato più volte di commettere azioni tra le più ignobili pur di aumentare i propri guadagni. Ma giocare così spudoratamente con patologie che condizionano la vita di una persona, oltre che essere un comportamento da condannare, è anche sintomo di disperazione da parte della Coca Cola, che evidentemente teme un crollo delle vendite che in parte si è già verificato come richiamato sopra.
La strategia di mercato che sta cercando di attuare punta ad accaparrarsi quelle persone che la compagnia stessa ha contribuito a fare ammalare nonostante alle bibite dietetiche, senza zuccheri e caffeina, vengono aggiunte sostanze dal dubbio effetto già richiamate sopra:
-Aspartame : già al centro di numerose accuse, usato appunto in molti alimenti ritenuti dietetici, aumenta il rischio di contrarre tumori, linfomi, leucemie;
- Ciclamato di Sodio: sospetto cancerogeno, vietato in America, ma il cui utilizzo in Italia è ancora permesso;
-Acesulfame K: un altro dolcificante artificiale che può causare diabete e iperglicemia.
La scelta più semplice che ogni persona può fare per se stessa e per il Pianeta è quella di evitare certi marchi, certi prodotti. Purtroppo come richiamato in altri argomenti all'interno di questo forum, forme di boicottaggio commerciale contro imprese non eticamente responsabili, in Italia, non hanno mai riscosso grande successo.

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Coca Cola life: anche il colosso delle bibite si responsabilizza? Empty Coca-Cola Life: anche il colosso delle bibite si responsabilizza?

Messaggio  746267 Sab Apr 30, 2016 11:50 am

Coca-Cola life, la nuova bibita verde della multinazionale americana, è ormai arrivata anche in Italia: si trova già nei supermercati, dove viene venduta ad un prezzo pressoché identico a quella classica.
La nuova bibita contiene meno zucchero, grazie all'apporto dell’edulcorante estratto delle foglie di stevia.
Coca-Cola life nasce perlopiù dalla necessità di fronteggiare il calo delle vendite osservato nel 2015: – 5% in valore e – 2,8% in volume.
I motivi sono da ricercare nella maggiore consapevolezza acquisita dai consumatori verso il profilo nutrizionale delle bevande gassate, e nelle accuse rivolte alla company di aver finanziato ricerche per dirottare le responsabilità dei tassi crescenti di sovrappeso e obesità dalla cattiva alimentazione alla scarsa attività fisica.
Un ruolo importante ha avuto il dibattito registrato negli ultimi mesi sul ruolo negativo nella dieta giornaliera degli zuccheri aggiunti al cibo.
La rivoluzione di Coca-Cola life riguarda anche il colore verde della lattina e della bottiglia in plastica, a dimostrazione della volontà dell’azienda di fare presa sul consumatore facendo leva sul colore simbolo dell’ambiente. La sensazione è che l’operazione sia mirata a fermare il lento ma progressivo abbandono da parte dei consumatori.
Si tratta tuttavia di una scelta di marketing con pochi intenti salutistici, considerato che le bevande ipocaloriche non rappresentano certo una strategia efficace per fronteggiare sovrappeso e obesità.
Il consiglio dei pediatri e dei nutrizionisti che invita infatti a non dare bibite zuccherate ai bambini si scontra con diverse campagne pubblicitarie firmate dalla Coca-Cola che invitavano le mamme a portare a tavola la bevanda per i loro bambini.
Nessuno schema dietetico in realtà consiglia di sostituire l’acqua con le bevande dolcificate, poiché l’acqua è una sostanza essenziale che risponde a un bisogno primario e vitale dell’organismo, mentre, al contrario, la bevanda dolcificata compensa un desiderio secondario, quindi in qualche modo superfluo, e per questo, in termini di paragone, i due aspetti non possono essere messi sullo stesso piano.
E per quanto riguarda gli "adulti" mi sento di dire non facciamoci ingannare dal fatto che Coca-Cola life sembri apparentemente un prodotto dietetico: i prodotti come Coca-Cola life non hanno proprietà dimagranti, ma soltanto meno calorie rispetto ai prodotti che non rientrano nella dieta abituale.
Le sostanze veramente “dimagranti” agiscono aumentando il metabolismo e non può bastare ridurre un po’ l’introduzione calorica, optando per una bibita light, per contrastare il sovrappeso e l’obesità. Inoltre c’è il rischio concreto che una persona pensi di poter bere un bicchiere in più perché si tratta di un alimento light.






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Coca Cola life: anche il colosso delle bibite si responsabilizza? Empty Quanto conta la reputazione.

Messaggio  660207 Sab Apr 30, 2016 6:38 pm

Non posso non essere d'accordo con i rilievi critici messi in luce dai colleghi nei post precedenti. Ritengo infatti che l'idea"CocaCola Life" rappresenti una cinica iniziativa di marketing per far fronte al progressivo calo di produzione travestita, e neanche troppo bene, da comportamento socialmente responsabile. Che non possa parlarsi di comportamento socialmente responsabile è evidente: l'idea CocaCola life nasce in un periodo relativamente recente rispetto alle informazioni (scientifiche e non) acquisite progressivamente nel tempo sulla qualità del prodotto Cocacola e sulla sua potenziale dannosità nei confronti della salute dei consumatori. Se davvero Cocacola avesse avuto a cuore la salute dei suoi consumatori e la qualità dei suoi prodotti (in termini salutistici), nonché la preoccupazione per l'ambiente, sarebbero state diverse, e necessariamente più incisive, le iniziative portate a termine da questa colossale multinazionale. Inoltre, l'aver preso a riferimento nelle campagne pubblicitarie soggetti con serie malattie (come l'obesità, il cui tasso è in progressivo aumento anche per cause imputabili a Cocacola) svela tutta la natura dell'iniziativa Cocacola life, esclusivamente strumento per far presa sul consumatore. Sul consumatore, aggiungerei, disattento e facilmente ingannabile.
Inoltre mi preme evidenziare un punto e condividere con voi questa riflessione: anche ponendo il caso, e non è questo, che Cocacola agisca nella sua attività d'impresa in modo socialmente responsabile, con iniziative, impegni concreti e attenzione verso tutti i potenziali stakeholders, come verrebbe interpretato questo modo di agire alla luce delle notizie acquisite progressivamente e dei fatti che hanno coinvolto, e coinvolgono, Cocacola? Nonostante si tratti di una delle multinazionali più a grosse a livello internazionale, la considerazione che Cocacola si è progressivamente costruita negli anni non può certo definirsi "una buona reputazione".
Ad esempio, secondo una classifica di Behind the Brands, la Coca cola company per quanto riguarda l'interesse nei confronti della terra e delle comunità che vi abitano riceve una votazione di 2/10, per le donne 5/10, per i produttori agricoli 3/10, per i braccianti agricoli 6/10, per il cambiamento climatico 6/10, per la trasparenza 5/10 e per l'acqua 5/10, con un punteggio totale di 46 su 100.
Altro esempio è quello della California, dove, dopo diverse pressioni effettuate dall'associazione a tutela dei consumatori Center for Science in the Public Interest, che ha avviato una petizione rivolta alla Food and Drug Administration per vietare alcuni coloranti (E150d oppure 4-MEI o 4-MI) cancerogeni presenti nelle lattine di Coca-Cola, la società multinazionale ha deciso di cambiare ricetta (ma solo in California dove è stato denunciato il fatto. Altra dimostrazione di totale disattenzione a temi di responsabilità sociale).
O ancora, e volendo spostare completamente il raggio di azione, si può riportare l'esempio dei massacri dei sindacalisti in Colombia: Wikipedia cita “la richiesta” – da parte dei sindacati – “per l’incriminazione ufficiale della Coca Cola e della Panamco, l’azienda di imbottigliamento della bevanda, accusate di crimini di lesa umanità in quanto mandanti delle azioni repressive (decine di morti e di sindacalisti rapiti e torturati) svolte da gruppi paramilitari mercenari nei confronti del sindacato e dei lavoratori. Sempre nel 2003 la Corte Federale di Atlanta decise l’ammissibilità del procedimento penale per la violazione dei diritti umani – commessi da forze paramilitari a nome delle imprese imbottigliatrici della Coca Cola colombiana.” Nel 2004 la New York City Fact-finding Delegation on Coca Cola ha provato quanto detto dai dipendenti. La Coca Cola, dunque, aveva ingaggiato mercenari per rapire e massacrare i sindacalisti colombiani.
Volendo concludere, ritengo dunque che sia il modo di atteggiarsi di Cocacola nei confronti di qualsiasi tipo di istanza proveniente da diversi stakeholders (sia interni che esterni) a definirla una multinazionale non responsabile socialmente, o addirittura irresponsabile. Non a caso CocaCola è tra le prime multinazionali ad essere stata oggetto di boicottaggio, e non solo perché rappresenta l'emblema della globalizzazione, ma anche perché esclusivamente attenta alla logica della produzione/profitto, totalmente a discapito di una logica di sostenibilità.

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Coca Cola life: anche il colosso delle bibite si responsabilizza? Empty Coca Cola life: anche il colosso delle bibite si responsabilizza?

Messaggio  0000723391 Mar Mag 03, 2016 4:08 pm

Purtroppo non posso che essere d'accordo con le tesi da voi sostenute.
Anche secondo me questa nuova iniziativa intrapresa da Coca-Cola non è altro che l'ennesimo tentativo, per non dire che sia l'ennesima trovata commerciale, per far risalire le vendite.
Negli ultimi anni infatti sta sempre più aumentando sul mercato la domanda di prodotti naturali, e la risposta da parte della casa produttrice di questa bevanda è stata l'immissione sul mercato di un nuovo tipo di bibita che rispondesse alle esigenze dei consumatori: dopo la Coca Cola Zero e la Coca Cola Light, ecco a voi la Coca Cola Life.
Questa nuova bevanda viene dolcificata con un misto di zucchero ed estratto di foglie di stevia, un dolcificante naturale che è 200/300 volte più dolce dello zucchero da tavola. Ci viene propinata come se fosse una bibita sana, naturale, come se in qualche modo potesse apportare dei benefici al nostro organismo o alla nostra salute, ma non è assolutamente così.

A sostegno di questa tesi vorrei riportarvi un articolo che ho letto in merito a questa questione sul sito MailOnline.it:
"Sandra Jones, professoressa dell'Australian Catholic University, ha spiegato che la stevia non causa danni, ma rimuovere lo zucchero e rimpiazzarlo con la stevia non rende sana una bevanda o un alimento. Infatti, ha continuato la Jones, "Coca Cola Life contiene sempre coloranti, caffeina, acido fosforico e il 19% della quantità di zucchero giornaliera raccomandata. Una Coca Cola con poche calorie in meno può essere parte del problema piuttosto che la risposta a come ridurre il girovita. La gente tende a consumare maggiori quantità di cibi che credono siano sani, e vedere i cibi pubblicizzati come sani porta le persone ad assumere più calorie". Il colore verde e la parola "Life" sono associati al benessere e sarebbe questo il motivo per cui l'azienda ha deciso di allontanarsi dall'iconico colore rosso per la nuova lattina: uno studio europeo ha rilevato che la gente beve meno bibite se sono contenute in una tazza rossa e di più se contenute in una tazza blu. A livello di subconscio il colore rosso opera come un segnale di stop. Coca Cola ha sottoscritto negli Stati Uniti il Government’s Responsibility Deal, con cui le industrie alimentari firmatarie si sono impegnate a promuovere una dieta più sana e attuare dei cambiamenti ai propri prodotti. Perciò l'azienda produttrice della bibita più famosa al mondo ridurrà del 5% la media delle calorie per litro entro la fine del 2014. Ma la professoressa Jones è scettica sul fatto che il lancio di Coca Cola Life sia coerente con la promessa di promuovere stili di vita più sani: "Alla fine la maggior parte di queste decisioni sono prese per aumentare il benessere dei profitti delle aziende piuttosto che il benessere dei loro consumatori. Uno sguardo ai risultati finanziari di Coca Cola mostra che i profitti derivanti dalle bibite gassate sta calando e le vendite di bibite più 'sane' stanno aumentando", ha detto la ricercatrice".


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Coca Cola life: anche il colosso delle bibite si responsabilizza? Empty Re: Coca Cola life: anche il colosso delle bibite si responsabilizza?

Messaggio  724326 Mar Mag 10, 2016 4:07 pm

Secondo me, le operazioni di responsabilità devono essere fatte senza far pubblicità, senza produrre immagine o fare comunicazioni, senza fini di marketing insomma! La Coca-Cola non lo ha mai fatto, voleva entrare nel mondo senza conoscerlo. In Italia, dopo la guerra, arrivarono le bottiglie di 2 litri, quando in Italia, non ne avevamo bisogno perchè i frigoriferi erano molto più piccoli di quelli degli USA ove erano già a tre ante. Allora si rimodernizzò sviluppando delle bottiglie molto più piccole e pratiche da poter essere prese in mano e portate nei pic-nic. La Coca-Cola, però, sottovalutava che nonostante l'"ingrediente segreto", ben presto la ricerca, soprattutto riguardo la salute, avrebbe capito e diffuso informazioni negative sul marchio, infatti così fu. Allora ecco qui Coca-Cola light, zero (zero zuccheri, si, ma altri ingredienti dannosi). Ora forse, non sapendo più dove appligliarsi e capendo che sta perdendo molta clientela tant'è vero che per la prima volta in quindici anni, la Coca Cola procederà all'attuazione di licenziamenti in massa, tagliando tra i 1'000 e i 2'000 posti di lavoro nell’arco di poche settimane all’inizio del 2015, la riduzione dei collaboratori rientra in un piano di limitazione dei costi da quasi 3 miliardi di franchi e che include anche l'addio definitivo alle limousine per i manager (che dovranno accontentarsi dei taxi) e quello ai party di Natale.
Per l’azienda con sede ad Atlanta si tratta di una rivoluzione, poiché la spinta all'austerity è uno choc culturale per una società che cresce da decenni. E gli analisti non sono neppure convinti che sia abbastanza. La Coca Cola però si difende, rimarcando che il piano è da considerare "aggressivo" e consentirà alla società di "dimagrire ed essere più veloce".
Ecco qui allora che si appiglia al tema della RSI, pur non essendo molto scettica e pur cercando di vedere il lato positivo, in questo caso non riesco a vederlo, è stato solo un modo per attirare clientela ed evitare ancora perdite nel mercato!

724326

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