"fattore futuro" McDonald's Italia

volevo segnalare questa iniziativa intrapresa da McDonald's-Italia:"Fattore Futuro-Progetto Giovani Agricoltori".Il progetto,patrocinato dal Ministero per le Attività Agricole Ambientali e Forestali,si rivolge a giovani agricoltori di età compresa tra i 20 e i 40 anni,chiunque rientri nei requisiti può inviare la propria candidatura sulla base di un progetto di sostenibilità e innovazione per la propria azienda.
L'iniziativa ha come fine quello di sostenere e aiutare i giovani agricoltori nello sviluppo delle proprie aziende.
Se si viene selezionati,oltre a diventare per tre anni fornitori della nota famosa di fast food per una delle sette filiere previste dal progetto stesso (carne bovina, carne avicola, pane, insalata, patata, frutta, latte),si ottiene anche la collaborazione per lo sviluppo del proprio progetto di sostenibilità presentato:"c’è chi punterà sul biologico, chi utilizzerà le più avanzate tecnologie d’irrigazione e il conseguente risparmio di acqua o eliminerà l’impiego di fitofarmaci e fertilizzanti, chi percorrerà la strada dell’autosufficienza energetica attraverso l’uso di fonti rinnovabili".
Ad esempio,un'azienda agricola di Montagnana(PD)è stata scelta come fornitore per le patatine perché "utilizza un sistema di irrigazione a goccia che consente di usare meno acqua e in modo più efficace. Inoltre, questa tecnica, ancora poco diffusa nella coltivazione delle patate garantisce un risparmio energetico del 50%, un risparmio di acqua dal 30% al 50% in relazione alle condizioni del terreno e un aumento della qualità sia del prodotto sia del lavoro".Come ha dichiarato l'AD di McDonald's Italia:"con il progetto Fattore Futuro abbiamo avuto la conferma che l’Italia agricola è viva e che la strategia di aumentare la percentuale dei nostri ingredienti italiani non solo è vincente, ma è anche assolutamente realizzabile”.In effetti,secondo Coldiretti,lo scorso anno vi è stato un incremento del 35% di giovani agricoltori,McDonald Italia quindi ha deciso di investire,con un progetto incentrato sui giovani,in un settore non solo in crescita che offre sempre più opportunità.
Sembra insomma che McDonald's Italia,abbia puntato sui giovani e sui loro progetti di sostenibilità per assicurare la qualità delle materie prime che vengono usate nei loro ristoranti.
cosa ne pensate?secondo voi può essere vista anche come una risposta fatti(almeno per quanto riguarda McDonald Italia)ai dubbi riguardo alla qualità dei suoi prodotti e delle sue politiche aziendali suscitate soprattutto in altri Paesi?(si veda la discussione nella sezione 4 del forum)

Trovo molto interessante il progetto, del quale ero già a conoscenza, e il quesito da te sollevato soprattutto in relazione ai "numeri" dell'azienda Mc Donald's su scala mondiale.Non sono molte le aziende che possono dire di servire quasi 100milioni di persone in tutto il mondo per cui diventa giustamente di fondamentale importanza il dibattito sul cibo stesso, sulla filiera produttiva ma anche sulla distribuzione e la fruizione da parte del cliente. Non sono mai stata personalmente una fan dei fast food e del cibo "confezionato" ma credo comunque che un'azienda con un fatturato annuo cosi alto e che opera su scala mondiale sia soggetta a parecchi controlli. Detto questo credo però che il progetto di cui si discute possa essere un'ulteriore forte garanzia per ciò che riguarda la provenienza e la lavorazione dei prodotti. La giovane età degli imprenditori coinvolti e di conseguenza la loro "freschezza" nella gestione del proprio lavoro con l'uso di tecniche innovative legate allo sviluppo sostenibile può sicuramente apportare dei benefici e anche il "ricambio" degli stessi (si diventa fornitori per un tempo non superiore a 3 anni) è una garanzia per quanto riguarda l'incremento e il ricambio occupazionale e generazionale in un momento come questo in cui il mondo del lavoro è praticamente statico e in un settore,quello agroalimentare, che sta alla base della nostra economia. Hai citato Montagnana e io vorrei invece citare l' Azienda Agricola Arcoria Giosuè nella provincia di Catania in Sicilia,terra in cui l'agricoltura è ancora prima fonte di lavoro e sostentamento e nella quale molti giovani imprenditori stanno cercando di operare una vera e propria rivoluzione: in questa azienda l’irrigazione è completamente automatizzata, e la fertirrigazione è governata da un complesso sistema di software e hardware in grado di calcolare e fornire con esattezza le sostanze nutritive di cui necessitano il terreno e le piante. Questo ha permesso, oltre che di ampliare la produzione, di mettere a dimora nuove varietà di arance resistenti ad alcuni virus che danneggiano le piantagioni di agrumi.Inoltre, per garantire alla sua azienda una fonte d’energia rinnovabile, Giosuè conta di installare a breve un nuovo impianto fotovoltaico.

Ammetto che vengo a conoscenza di questa iniziativa (a dir poco ammirevole) solo grazie al tuo post.
E' un progetto che presenta molteplici lati positivi: da un lato consente a un settore così importante per il nostro Paese quale quello agroalimentare di rinnovarsi sfruttando le forze e le idee dei nuovi agricoltori, dall'altro permette a questi ultimi di credere e investire concretamente nei loro progetti.
Si tratta di un passo a mio parere importante, non solo nell'ambito del progetto in sè, ma all'interno dell'intero settore agricolo; un passo che potrebbe essere un forte incentivo verso l'adozione di misure in materia di RSI.
Queste, infatti, le parole di Giuseppe Sala, amministratore delegato di Expo 2015: "È un segnale importante da parte di un’azienda che dimostra di avere a cuore le tematiche legate allo sviluppo sostenibile, all’innovazione e all’incremento dell’occupazione in un periodo di forte crisi. Uno sforzo che si concretizza anche nella valorizzazione della filiera alimentare locale, con utilizzo di alimenti provenienti da coltivazioni e allevamenti italiani"
E' proprio su questo che si dovrebbe puntare, sulle ricchezze del territorio e sull'innovazione rappresentata dai giovani imprenditori.
Il progetto "Fattore Futuro" non è di certo il primo segnale di un interessamento nei confronti delle forze giovanili.
Dalla prima legge sul settore, Campolibero, l'Italia ha cercato di incentivare i rapporti di lavoro che coinvolgono soprattutto imprenditori under 35.
Eppure ad oggi non si è riusciti a raggiungere i risultati che sono stati conquistati in materia da altri Paesi dell'UE.
Nel nostro Paese, infatti, solo il 5% delle imprese è gestita da giovani agricoltori, mentre la media europea è dell'8%.
Ma di certo il progetto proposto dalla multinazionale statunitense rappresenta un incentivo significativo in questa direzione.
Dobbiamo solo sperare che misure del genere vengano adottate da un numero sempre maggiore di imprese e che, soprattutto, ci sia una risposta significativa da parte dei giovani agricoltori italiani.

Ero già a conoscenza anch'io del progetto "Fattore Futuro", ma la conoscenza che ne avevo non era relazionata agli studi che abbiamo affrontato finora.

"cosa ne pensate?secondo voi può essere vista anche come una risposta fatti(almeno per quanto riguarda McDonald Italia)ai dubbi riguardo alla qualità dei suoi prodotti e delle sue politiche aziendali suscitate soprattutto in altri Paesi?(si veda la discussione nella sezione 4 del forum)"

Ho letto quanto è stato detto nella sezione 4 di questo Forum e, considerando anche altre testimonianze, di imprese e società diverse, ormai riesco poco ad avere fiducia nel totale altruismo di politiche di responsabilità sociale.
Mi spiego, chiaramente l'iniziativa presa da Mcdonald's è un'iniziativa ottima, che permette lo sviluppo di giovani imprenditori agricoli (considerando le dimensioni e l'influenza di un colosso come Mcdonald's), e inoltre la diffusione di tecniche innovative, di risparmio e crescita nel settore agricolo italiano.
La domanda è: perché Mcdonald's ha scelto di seguire questa strada?
La risposta più pura e ingenua sarebbe: per semplice spirito umanitario, considerato quanto sia importante promuovere non solo i giovani, ma il settore agricolo e il suo sviluppo.
Chiaramente la risposta non è così semplice e, considerando i numerosi scandali che hanno avuto ad oggetto il colosso alimentare di cui stiamo parlando, si tratta probabilmente di un'iniziativa che è stata presa per ragioni di marketing, per evidenziare inoltre che Mcdonald's è dal lato dell'ambiente (dopo gli scandali riguardanti i disboscamenti causati dalla società) e i suoi prodotti sono genuini, poiché gli ingredienti stessi sono forniti da italiani, italiani giovani, con tecniche innovatrici ed ecosostenibili.
Credo che questo sia da tener sempre presente.
Le politiche di RSI sono da ammirare e sono esempi da seguire, ma si tratta di azioni che, salvo rari casi che possono pur sempre esistere, si fondano anche su interessi economici. Forse dovremmo imparare a prendere questo come un fattore fisiologico dei comportamenti socialmente responsabili delle imprese, augurandoci che anche il lato buio della medaglia possa essere migliorato. Nel frattempo raccogliamo i frutti di queste iniziative, pur non dimenticandoci di avere sempre un occhio critico, altrimenti smetteremmo di chiedere il miglioramento che può sempre esserci.

0000725104 ha scritto:Ero già a conoscenza anch'io del progetto "Fattore Futuro", ma la conoscenza che ne avevo non era relazionata agli studi che abbiamo affrontato finora.

"cosa ne pensate?secondo voi può essere vista anche come una risposta fatti(almeno per quanto riguarda McDonald Italia)ai dubbi riguardo alla qualità dei suoi prodotti e delle sue politiche aziendali suscitate soprattutto in altri Paesi?(si veda la discussione nella sezione 4 del forum)"

Ho letto quanto è stato detto nella sezione 4 di questo Forum e, considerando anche altre testimonianze, di imprese e società diverse, ormai riesco poco ad avere fiducia nel totale altruismo di politiche di responsabilità sociale.
Mi spiego, chiaramente l'iniziativa presa da Mcdonald's è un'iniziativa ottima, che permette lo sviluppo di giovani imprenditori agricoli (considerando le dimensioni e l'influenza di un colosso come Mcdonald's), e inoltre la diffusione di tecniche innovative, di risparmio e crescita nel settore agricolo italiano.
La domanda è: perché Mcdonald's ha scelto di seguire questa strada?
La risposta più pura e ingenua sarebbe: per semplice spirito umanitario, considerato quanto sia importante promuovere non solo i giovani, ma il settore agricolo e il suo sviluppo.
Chiaramente la risposta non è così semplice e, considerando i numerosi scandali che hanno avuto ad oggetto il colosso alimentare di cui stiamo parlando, si tratta probabilmente di un'iniziativa che è stata presa per ragioni di marketing, per evidenziare inoltre che Mcdonald's è dal lato dell'ambiente (dopo gli scandali riguardanti i disboscamenti causati dalla società) e i suoi prodotti sono genuini, poiché gli ingredienti stessi sono forniti da italiani, italiani giovani, con tecniche innovatrici ed ecosostenibili.
Credo che questo sia da tener sempre presente.
Le politiche di RSI sono da ammirare e sono esempi da seguire, ma si tratta di azioni che, salvo rari casi che possono pur sempre esistere, si fondano anche su interessi economici. Forse dovremmo imparare a prendere questo come un fattore fisiologico dei comportamenti socialmente responsabili delle imprese, augurandoci che anche il lato buio della medaglia possa essere migliorato. Nel frattempo raccogliamo i frutti di queste iniziative, pur non dimenticandoci di avere sempre un occhio critico, altrimenti smetteremmo di chiedere il miglioramento che può sempre esserci.

E' vero che ci si trova sempre in difficolta a credere in queste iniziative, soprattutto se si parla di un mcdonald, che ha da sempre utilizzato prodotti scadenti. Nonostante ciò è da ammirare un inserimento economico di piccoli imprenditori italiani. I dati parlano chiaro: Più precisamente mc donald Italia ha acquistato:

– 9.000 tonnellate di grano, di cui 6.000 tonnellate di grano italiano, proveniente da 20 produttori italiani.

– 22.000 tonnellate di patate, di cui 2000 provenienti da produttori italiani.

– 3.200 tonnellate di insalata, metà provenienti da produttori italiani.

– 9.560 tonnellate di carne di pollo proveniente da produttori italiani.

– 10.000 tonnellate di carne bovina proveniente da oltre 15.000 allevatori italiani.

– 1.000 tonnellate di frutta, di cui la metà prvenienti da produttori italiani

– 3.000.000 di litri di latte, provenienti da 67 produttori italiani.