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Life Cycle Assessment

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Messaggio  0000724030 Dom Mag 08, 2016 10:02 am

Metodologia utilizzata sempre in ambito RSI è la Life Cycle Assessment( LCA).Essa consiste in una analisi del ciclo di vita utile a quantificare e misurare  gli impatti ambientali complessivi e confrontare tra loro prodotti e processi. L’analisi del ciclo di vita valuta in modo sistematico i flussi di materia ed energia durante tutta l’esistenza di un prodotto, dall’estrazione delle materie prime, alla produzione, all’utilizzo, fino alla sua dismissione che può portare al riutilizzo sottoforma di materia (riciclaggio) o di energia (termovalorizzazione), oppure alla trasformazione in rifiuto. Nel primo caso si parla di ciclo “dalla culla alla culla”, nel secondo caso di ciclo “dalla culla alla tomba”. L’obiettivo generale di una LCA è quindi quello di valutare gli impatti ambientali associati alle varie fasi del ciclo di vita di un prodotto anche nella prospettiva di un miglioramento ambientale. La caratteristica fondamentale della LCA è rappresentata dal modo assolutamente nuovo di affrontare l’analisi dei sistemi industriali:essa consiste  in una visione globale del sistema produttivo in cui tutti i processi di trasformazione della filiera sono presi in considerazione. Una tipologia di codesto tipo di analisi è per esempio la "Carbon footprint" :
La carbon footprint o ’impronta di carbonio” è la quantità di emissioni di gas climalteranti che un’azienda produce durante il suo ciclo di vita.L'analisi serve a :
⦁ mappare tutte le fonti dirette ed indirette di emissioni di gas climalteranti all’interno dei confini definiti;
⦁ misurare le emissioni attribuibili ad un singolo prodotto, servizio o organizzazione.
Questo strumento è utile alle aziende per monitorare la quantità di gas serra derivanti dal proprio processo produttivo; è inoltre il punto di partenza fondamentale per attuare azioni di riduzione che oltre a benefici in termini ambientali possono portare ad un risparmio economico per l’azienda. Per il calcolo del carbon footprint di un’organizzazione o di un’azienda lo standard di riferimento più diffuso a livello internazionale è il GHG protocol, sviluppato dal WBCSD e dal World Resources Nell’analisi vengono considerate tutte le fonti di emissione dell’azienda: dai combustibili usati, all’energia elettrica, ai mezzi di trasporto. Questi dati di consumo vengono poi trasformati in emissioni dei 6 principali gas serra, grazie a fattori di conversione riconosciuti a livello internazionale. Tutti i gas considerati sono poi convertiti in CO2 equivalente attraverso dei coefficienti di trasformazione. Il risultato finale della carbon footprint è quindi una quantità di CO2.Indica è partner tecnico e membro dell’advisory board del progetto LIFE+ Promise e del progetto LCA di Coop Italia finanziato dal Ministero dell’Ambiente.

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Life Cycle Assessment  Empty Re: Life Cycle Assessment

Messaggio  0000726160 Lun Mag 09, 2016 10:27 pm

A dimostrazione di ciò che hai sostenuto credo sia necessario portare un esempio concreto e questo è il caso del BedZED.
Il Beddington Zero Energy Development (BedZED) è un piccolo quartiere nella periferia sud di Londra realizzato tra il 2000 e il 2002.
Si tratta del primo insediamento a zero emissioni di CO2 composto da:
87 case, 17 appartamenti, 1405 metri quadrati commerciali ,tutti progettati dall'architetto Bill Dunster, senza emissioni fin dal momento della sua costruzione.
I materiali naturali e riciclati, infatti, provengono da un raggio di 60 chilometri, così serve meno petrolio per trasportarli; il legno di quercia che isola le facciate esterne deriva da foreste locali; anche i mattoni, i blocchi e le lastre di gesso sono realizzati da fabbricanti della regione e i mobili degli appartamenti sono in plastica riciclata.
Le case sono tutte dotate di pannelli fotovoltaici e di convogliatori d'aria, i quali, servono per garantire un giusto ricircolo dell'aria, in quanto le finestre non possono essere aperte per far sì che il calore nei mesi invernali non venga disperso. L'acqua piovana e l'acqua di scarico vengono raccolte e depurate e usate dagli abitanti del quartiere per irrigare le piante.
L'arch. Dunster preoccupato dall'inquinamento creato dalla food miles (distanza percorsa dal cibo dalla produzione al consumatore finale), ha previsto che si realizzino aree adibite al giardinaggio e piccoli orti.
Nel quartiere,inoltre, sono presenti delle stazioni di servizio dotate di impianti per ricaricare le auto elettriche, e le persone che non ne sono in possesso cercano sempre di condividere la propria auto (car-sharing) inoltre è previsto un progetto per l'utilizzo di veicoli elettrici utilizzati dai residenti versando una tassa annuale di £100 a cui vanno aggiunti chilometraggio e ore di utilizzo.
Non solo LCA può quindi aiutare nella fase della produzione ma può ispirare lo stesso progetto a condizionare ,in senso positivo ,la vita del prodotto stesso( in questo caso il complesso residenziale), il quale per rispettare la natura e l'ambiente ,in coerenza con i suoi presupposti, diventa un centro di innovazione e di sviluppo sostenibile.

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