RAI medaglia d’oro in Europa: prima emittente radiotelevisiva con bilancio sociale certificato

Sono completamente d'accordo sull'importanza assunta da questo avvenimento, vorrei solo far riferimento ad un altro fattore della rai in tema di responsabilità sociale, in quanto negli ultimi anni si è sempre di più sviluppato il sistema delle "pubblicità progresso" all'interno degli intermezzi pubblicitari della rai.

la Fondazione per la comunicazione sociale, operante dal 1971 come associazione e dal 2005 come fondazione ha uno spazio a lei dedicato anche sul sito web della rai e presenta regolarmente video e/o iniziative sulle principali tematiche sociali ponendo lo spettatore davanti a problematiche e questioni molto rilevanti ma attraverso scatch "pubblicitari" che a differenza di servizi al tg o programmi monotematici hanno proprio la caratteristica di "pillole", permettendo così una trasmissione del messaggio molto più ampia e "trasversale".

<<"Making the difference": questo è il primo comandamento cui intendiamo rispondere come servizio pubblico radiotelevisivo anche nel mondo multipiattaforma e digitale.>>
Questo viene affermato nella lettera agli stakeholder del Presidente del Consiglio di Amministrazione e del Direttore Generale .
Come già detto dai miei colleghi, penso anch'io che la strada aperta dalla Rai costituisca un esempio fondamentale, importante non solo per la RSI, ma anche per il carattere pubblico della Rai. Un esempio positivo del genere, posto in atto da un servizio pubblico statale, dovrebbe avere un valore superiore: la strada da seguire, per qualunque società, non dovrebbe essere solo quella della ricerca del beneficio economico, bensì anche quella del beneficio sociale, degli stessi stakeholder e in questo caso di tutti gli italiani.
Sulla piattaforma che si può trovare online (http://www.bilanciosociale.rai.it/), contente il bilancio sociale della Rai, troviamo i vari elementi, sopraccitati, che lo caratterizzano: identità, governance, i riferimenti economici, etica ed efficacia e trasparenza nella gestione, la componente tecnologica offerta radiofonica e televisiva, il linguaggio della memoria, impegno diretto sui temi del sociale, responsabilità veso le risorse umane, responsabilità nei confronti dell'ambiente.
Ognuno di questi punti è approfondito, con anche l'inclusione di dati, e tra il mare di queste informazioni, vorrei sottolineare l'importanza che viene data all'uomo, all'uomo in quanto individuo o, meglio ancora, in quanto persona.
Le persone sono infatti ritenute il vero "valore aziendale": valore che passa attraverso la ricerca e la selezione, la formazione ed il percorso professionale, il welfare, la salute e la sicurezza, il dialogo con le associazioni sindacali, le relazioni industriali, la comunicazione.
Inoltre, la Rai, quale concessionaria del servizio pubblico radiotelevisivo, ha tra i propri obiettivi quello di contribuire a creare percorsi e regole socio-culturali che aumentino la consapevolezza ed il rispetto per le pari opportunità nonché la corretta rappresentazione della dignità della persona nella programmazione radiotelevisiva, con particolare riferimento a quella della figura femminile, per la promozione di una immagine reale e non stereotipata della donna, nel rispetto della libertà di espressione, della diversità di genere e del pluralismo. E' stata dunque adottata, tra le tante cose, una forte e chiara policy di genere.
Questa è la via che è stata intrapresa e si auspica che non si trattino di semplici parole scritte, ma di un vero e concreto progetto e di una direzione che sia seguita sinceramente, senza secondi fini, da tutta Italia.