Unicef e RSI

Unicef è un fondo per le nazioni unite, creato nel 1946 per aiutare i bambini vittime della seconda guerra mondiale. Con sede a NY, è presente in vari paesi (151) e si occupa dell'assistenza e del sostegno ai bambini sotto i quindici anni per far sì che vengano garantiti i loro diritti.
Sul sito ufficiale si legge: "i diritti dei bambini e dei ragazzi possono essere semplicemente definiti come il migliore investimento possibile per il nostro futuro; promuovere e rafforzare questi diritti è indispensabile per creare processi economici stabili e produttivi. Le aziende che integrano il rispetto dei bambini all’interno del proprio core business generano reali benefici: azioni di successo nella promozione dei diritti rafforzano la reputazione aziendale e diminuiscono il risk management garantendo un supporto dalle persone che vivono e lavorano dove l’azienda opera.
L’UNICEF definisce la Responsabilità Sociale di Impresa (CSR | Corporate Social Responsibility) come un insieme di azioni volte a cambiare positivamente pratiche e comportamenti aziendali che, direttamente o indirettamente, coinvolgono bambini e ragazzi, in collaborazione con tutti gli stakeholder interessati (imprese, governo, società civile, bambini e giovani, famiglie, associazioni)"
L'Unicef, in tema di RSI, vuole perseguire uno scopo importante, cioè quello di promuovere la responsabilità delle imprese per rispettare e tutelar e i diritti dei bambini "attraverso le proprie attività e relazioni, sul luogo di lavoro (workplace), nel mercato (marketplace), nella comunità e nell’ambiente (community and environment), in collaborazione con i governi che hanno il dovere di proteggere e salvaguardare i diritti dei bambini.
Nell’Aprile 2011 l’UNICEF è stata la prima organizzazione per i bambini a creare un team dedicato alla CSR, con sede a Ginevra, che supporta i team nazionali".

Cara/o collega,
indubbiamente un fondo come Unicef, presente in 156 Paesi, con una permanente attività sul territorio, può svolgere un ruolo fondamentale come propulsore delle politiche di carattere sociale da parte delle imprese. Ritengo che l'interesse e la promozione da parte di un ente con una così alta reputazione sociale possa stimolare in maniera decisiva l'adozione di impegni di CSR, anche con riguardo alle esigenze dei bambini. In primo luogo la stessa Unicef pone l'accento sulla piaga dello sfruttamento del lavoro minorile, tema sul quale le imprese dovrebbero assumere impegni al fine di combattere questo tipo di abuso e arrivare volontariamente laddove la legge non è ancora riuscita ad arrivare, per tutelare e salvaguardare i diritti delle future generazioni. Inoltre il comportamento responsabile delle imprese si riverbera sui bambini anche con riferimento ai salari e al trattamento dei genitori, alle campagne di marketing che influenzano la crescita e gli stili di vita e la mancanza di servizi sociali.
L'Unicef è andata oltre i principi generali, predisponendo una mappa concettuale, la Children’Rights Framework, per supportare le aziende nell'implementazione della propria strategia di RSI. Questo schema declina i diritti della costituzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, identificando tre aree di operatività delle imprese che coinvolgono, anche indirettamente, i ragazzi: luogo di lavoro, mercato, comunità e ambiente.
Ha istituito un apposito team, il CSR team di Unicef Italia, che opera sul territorio istruendo percorsi di formazione, momenti di confronto peer to peer, strumenti specifici per policy e analisi aziendali, sempre al fine di indirizzare le imprese verso il rispetto dei diritti e degli interessi dei bambini e degli adolescenti.
Risulta evidente l'impegno quotidiano di Unicef nella diffusione delle tematiche di responsabilità sociale, con l'auspicio che l'impegno fattivo di un organismo così autorevole possa convincere numerosi imprenditori a contrarre impegni sociali, a vantaggio della comunità, dell'ambiente e degli stakeholders.

Cari colleghi, vorrei aggiungere un paio di considerazioni in più circa l'impegno di Unicef Italia. Sul sito ufficiale, nella sezione dedicata al CSR-team, possiamo leggere: "Rispettare e supportare i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza non significa solo migliorare la reputazione aziendale. Significa investire a lungo termine in una società sostenibile dove i diritti umani si realizzino a pieno, promuovere una società sana e ben istruita, dove i bambini di oggi possano diventare consumatori responsabili, lavoratori e leader di domani". In tale frase penso si possa rinvenire la conferma di quanto già espresso dal/dalla mio/a collega, "Unicef come propulsore". In secondo luogo, vorrei portare alla vostra attenzione un ulteriore progetto in tema di CSR andato in porto lo scorso 9 Giugno 2015, di cui Unicef Italia si è fatto portavoce. Si tratta di Unicef Business Lab, una piattaforma che coinvolge le istituzioni, le imprese, il mondo accademico, quello dei media e i principali stakeholder dell'economia italiana (tra cui il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e l'Università Bocconi) sui temi dell’Impresa e dei Diritti Umani, dei Bambini e degli Adolescenti. La prima giornata di lavori si è svolta proprio presso l'SDA Bocconi e in questa occasione il Direttore Generale dell’Unicef Italia, P. Rozera, ha spiegato l'obiettivo di tale progetto (che cercherò di sintetizzare senza riportare l'intero intervento). Tale piattaforma opera sulla base della constatazione che cambiare prospettiva e integrare il rispetto dei bambini all’interno del core business aziendale genera reali benefici all’impresa e conseguentemente buone pratiche nella promozione dei diritti rafforzano la reputazione aziendale e il risk management. Non bisogna soffermarsi sul singolo caso dello sfruttamento minorile, ma deve tenersi in considerazione anche la condizione di lavoro dei genitori che ha un forte impatto sui figli. Perciò obiettivo delle aziende deve essere quello di porre grande attenzione alle loro strategie di comunicazione e di marketing con cui possono influenzare i valori, gli stili di vita e la salute di bambini e ragazzi.