CANON E LA FILOSOFIA DEL KYOSEI

Cari colleghi, da appassionata di fotografia oggi vorrei parlarvi di un marchio conosciuto in tutto il mondo: Canon.
Canon è un'azienda di origine giapponese, tra le maggiori produttrici mondiali di fotocamere digitali e videocamere. L’azienda fu fondata il 10 agosto 1937, è stata la prima azienda in Giappone a sviluppare e produrre fotocamere. Nel  1970 è entrata nel settore delle apparecchiature per le aziende.
La filosofia  dell’ azienda si fonda sul principio del Kyosei, un termine giapponese che significa "vivere e lavorare insieme per il bene comune". , ciò significa che il gruppo  si  assume la responsabilità dell'impatto della propria attività, avendo riguardo per tutti i clienti, delle comunità e dei paesi in cui operano e dell'ambiente.
La mission  aziendale  è infatti quella di operare in modo responsabile cercando i arricchire la vita di tutti gli stakeholder attraverso il progresso tecnologico  compiendo scelte che non danneggino l’ambiente e promuovendo una crescita economica sostenibile riducendo al minimo il bisogno di risorse naturali favorendo il riciclo dei materiali.
La responsabilità sociale di Canon si concretizza quindi in tre parole chiave: ambiente, società e azienda.
Nel gennaio 2014 Canon Europe ha aderito,  all’iniziativa Global Compact delle Nazioni Unite, impegnandosi a condividere, sostenere e applicare i 10 principi universali relativi a diritti umani, standard lavorativi, tutela dell'ambiente e lotta alla corruzione. Questo atto rende ancora più tangibile l’impegno del gruppo e consolida la storica strategia basata sul connubio tra business  cultura del sociale.
L’obiettivo a lungo termine è quello di aprire tre regional head quarters in Europa, USA e Giappone e centri specializzati in ricerca e sviluppo e capacità produttive in ciascuna di queste aree.

Buonasera.
Non si può ora non parlare di un'altra importante impresa giapponese, concorrente della sopraccitata Canon.
Anche la Nikon, fra i leader nel settore della fotografia e dell'ottica, ha deciso di adottare una politica di gestione ambientale: si ritiene infatti che sia essenziale per ridurre l’impatto negativo sull'ambiente, riuscire a minimizzare gli sprechi e massimizzare il riciclo.
Attraverso l'introduzione di programmi di gestione ecologica appropriati, le imprese possono venire a conoscenza e gestire l’impatto che le loro operazioni hanno sull'ambiente. Questa attività viene poi riportata nel Bilancio Ambientale.
Ciò determina due tipologie di vantaggi per gli stakeholder: una per la collettività e una per l’impresa. La prima è legata ad un minor impatto negativo sull'ambiente e quindi a minori costi sociali legati al degrado ambientale, alle spese di bonifica e per la sanità pubblica. La seconda è dovuta al ritorno d’immagine per l’impresa attenta a minimizzare il suo impatto sul territorio e ad una razionalizzazione nell’uso dei fattori produttivi
che può determinare, nel lungo periodo, una diminuzione dei costi. Inoltre, i prodotti eco-compatibili sono spesso beni di qualità superiore, e quindi si generare un vantaggio anche per i consumatori.
L’attenzione della Nikon per l’impatto ambientale risale al 1970, quando venne creato il primo “First Pollution Response Committee”, un comitato per l'analisi dell’impatto ambientale. Questo comitato negli anni è stato rinominato e modificato, fino a giungere al "“Environmental Improvement Committee”, nome che già da sé sottolinea un diverso approccio al problema, con lo specifico obiettivo di prevenire e ridurre i danni ambientali e tentare concretamente di migliorare l'ambiente e il contesto sociale.
La gestione ambientale ha poi subito una ristrutturazione e una forte implementazione nel 1992 con l'emanazione della “Politica di gestione ambientale di base Nikon”. Tale politica si basa sul riconoscimento dell'importanza del ridurre al minimo gli effetti dell'attività economica sull'ambiente sia a livello locale, sia globale. L’obiettivo è quello di prevenire l’inquinamento e raggiungere un uso efficiente delle risorse, così da contribuire ad un modello di sviluppo sostenibile inteso come capace di garantire alle generazioni future un ambiente sano e in grado di supportare il continuo sviluppo della società umana.
Nel marzo del 2000 inoltre la politica ambientale è stata rafforzata dall'introduzione di una strategia aziendale denominata “Vision Nikon 21”. Con questo nuovo piano furono posti degli obiettivi ambientali a medio termine, dunque più concreti e attuabili.
Nell'anno fiscale 2002, la politica della Nikon è stata sottoposta ad un’ulteriore revisione generale per rispondere ai bisogni emergenti legati al concetto di “società del riciclo”, attenta alla gestione delle risorse e dei rifiuti, coprendo anche gli anni 2004.
Inoltre è da ricordare come anche l'impresa Nikon abbia preso consapevolezza della gravità del problema del surriscaldamento globale e dell’effetto serra: così il gruppo Nikon ha annunciato che la prevenzione delle cause di questo fenomeno sarà un elemento essenziale nella sua politica ambientale, i cui obiettivi sono in continua trasformazione.
Infine, vorrei sottolineare il particolare impegno della Nikon, inoltre, per estendere il risparmio energetico e l’uso di energie alternative anche nelle case dei propri lavoratori. L'impresa è infatti conscia del fatto che una parte importante del risparmio energetico passa attraverso il comportamento del proprio lavoratore e vengono dunque organizzati seminari per la sensibilizzazione e la consapevolezza del ruolo che svolgono i dipendenti in queste politiche.
In questo modo non è solo la Nikon a responsabilizzarsi, ma qualsiasi suo membro.

Spaziando sulla passione fotografica aggiungo un'altra importante azienda non indifferente in ambito sostenibilità: kodak.
Importante è la collaborazione tra Kodak e Gam edit in tema ambientale.
Vi segnalo l'articolo
http://www.expostampa.it/novita/kodak-la-tecnologia-a-supporto-della-sostenibilita/