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LA GRANDE SFIDA DI FAIRTRADE

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Messaggio  0000728415 Lun Mag 02, 2016 1:38 pm

L'esperienza di Fairtrade e la battaglia etica che questa organizzazione quotidianamente porta avanti, anche in tema di CSR, credo meriti un approfondimento.
<<Immaginiamo un mondo nel quale tutti i produttori possano vivere e lavorare in modo sicuro e sostenibile, realizzare le proprie potenzialità e decidere del proprio futuro. La nostra aspirazione è trasformare il commercio globale promuovendo condizioni di scambio più eque>>; così si presenta Fairtade sul proprio sito, una sfida non di poco conto.
Fairtrade è un ente "not for profit" internazionale che da oltre vent'anni si propone di garantire miglori condizioni di vita per i produttori dei Paesi in via di sviluppo, creando sinergie con le aziende a supporto dei piccoli lavoratori e degli agricoltori locali e promuovendo il marchio FAIRTRADE, il marchio di certificazione etica più riconosciuto al mondo e sul quale dovremo necessariamente tornare.
L'esperienza di quest'organizzazione globale è, a mio avviso, molto interessante: anzitutto perché incarna la CSR come un valore di basilare importanza. Volendo fare una considerazione di carattere generale, gli enti non profit hanno di per sè una particolare vocazione alla responsabilità sociale che spesso è già intrinseca alla loro "mission", tuttavia l'attenzione che Fairtrade ha nei confronti delle comunità locali e il rispetto per l'ambiente sono aspetti che la caratterizzano fortemente da un punto di vista competitivo.
In secondo luogo, poi, Fairtrade è un soggetto attivo di CSR e si pone come punto di riferimento per lo sviluppo sostenibile e il commercio equo certificato, cogliendo la sfida di coniugare in modo concreto impegno sociale e obiettivi strategici e cercando in tal modo di dare pari dignità al microproduttore e alla grande azienda. Infatti, è noto l'impegno di Fairtrade nel garantire ai produttori il pagamento di un prezzo equo (Fairtrade Minimum Price) e di una somma ulteriore per investire nella crescita della propria comunità (Fairtrade Premium), il tutto nel rispetto dei diritti dei lavoratori dei Paesi in via di sviluppo. Lavorare per garantire che i produttori di cacao, caffè, cotone, zucchero frutta e molto altro possano sviluppare le proprie attività localmente e, in utima istanza, renderli autonomi, è molto più che un impegno socialmente corretto: è uno strumento credibile di CSR.
Infine, qualche considerazione circa il marchio promosso dall'associazione. Il marchio FAIRTRADE, dicevamo, è il marchio di certificazione etica più riconosciuto al mondo: citando Fairtrade, le ricerche di mercato evidenziano come 6 consumatori su 10 lo abbiano visto e 9 su 10 dichiarino di averne fiducia. I prodotti a marchio FAIRTRADE si trovano attualmente distribuiti in oltre 30 mila referenze distribuite in 125 Paesi (in Italia tra le catene della grande distribuzione che collaborano annoveriamo Conad, Pam, Despar, Famila, Carrefour, Crai, Eataly e moltri altri) e rivestono un ruolo di garanzia, oltre che per le aziende partner, soprattutto per il consumatore finale, attore fondamentale di questa catena.
<<Tutti insieme abbiamo già dato una nuova opportunità a 1,4 milioni di agricoltori nel mondo, cambiando la loro vita, ma molto possiamo ancora  fare insieme>>.

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Messaggio  0000690678 Ven Mag 06, 2016 4:58 pm

Ricordando che fairtrade International è l'organizzazione internazionale non profit responsabile del Marchio di Certificazione del commercio equosolidale con la quale si garantisce che i prodotti che recano il marchio Fairtrade siano stati realizzati nel rispetto dei diritti dei lavoratori in Asia, Africa, America Latina e siano stati acquistati secondo i criteri del commercio equo.
Volevo far notare che Il dato italiano sulla spesa pro-capite è il più basso d'Europa: trentacinque centesimi di Euro a testa. Le botteghe solidali sono circa seicento in tutta Italia e sono concentrate prevalentemente nel nord-ovest e nel nord-est, rispettivamente il 38% e il 22,6% del totale. Come mai in un paese in cui si parla tanto di CSR I punti vendita che trattano prodotti equosolidali si limitano a cinquemila ?

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Messaggio  0000763029 Lun Mag 09, 2016 11:11 am

Credo che la motivazione di questa lentezza, tipicamente italiana, nel recepire, diffondere e sfruttare al meglio la realtà del mercato equo e solidale derivi per lo più dall'ignoranza collettiva, dalla scarsa capacità di avvicinarsi al nuovo e a ciò che non si conosce ma sopratutto dall'esistenza e dall'imperio, sul nostro territorio nazionale,dei grossi marchi che in qualche modo sembrano regolare ancora in maniera oligopolista il commercio dei prodotti. La buona pubblicità che fairtrade mette in atto sia con i consumatori che con le grosse aziende sicuramente è un ottimo strumento per avvicinare ogni tipo di clientela: da un lato i consumatori più sensibili alle problematiche del commercio, del biologico, della produzione e distribuzione a chilometro zero, dall'altro le aziende che "scoprono e assoldano" nuovi produttori e nuove filiere, d'altra parte ancora una nuova e diversa politica di sensibilizzazione sembrano velocizzare questo processo anche nel nostro paese. Il dato del/la collega è comunque un dato importante dato che il mercato equo e solidale esiste sul territorio italiano da più di 20 anni. Credo che un apporto decisivo sia oggi dato dalla ritrovata centralità dell'agricoltura nel nostro paese e dal suo ritrovato ruolo di attività base della nostra economia: questo, unito al numero sempre crescente di giovani che "tornano" alle campagne decidendo di investire o riprendendo le fila dell'attività dei genitori e dei nonni con un nuovo e diverso approccio sta indubbiamente supportando la crescita e la diffusione del "marchio" equo e solidale. Senza contare l'importanza del passaparola che coinvolge più di ogni altra cosa coloro i quali prestano particolare attenzione a temi quali l'etica nella produzione e nel commercio, il biologico, l'attenzione all'ambiente e alle condizioni dei dipendenti in special modo per quelli che prestano il proprio lavoro all'interno del marchio fairtrade.

0000763029

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